Auto elettriche: la diffusione passa dalla colonnine di ricarica

Per fare in modo che la mobilità a batteria possa pienamente decollare serve una rapida e piena diffusione a livello nazionale delle infrastrutture di ricarica.

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Non c’è niente da fare, se si vuole che la mobilità elettrica possa prendere pienamente piede serve in primis una infrastruttura di ricarica adeguata e ben sparso lungo tutto il territorio. Le criticità che più affliggono le auto a batteria sono ancora ad oggi la scarsa autonomia, la mancanza di una adeguata infrastruttura di ricarica, tempistiche per il ripristino della carica ancora troppo lunghe e costi di acquisto ancora troppo elevati. Uno di questi fattori, quello del numero di colonnine sparse per il territorio, deve però essere risolto quanto prima. Se si vuole, infatti, che un automobilista medio possa prendere pienamente in considerazione una nuova auto a batteria al posto di una comune auto con motore endotermico, si deve in primis offrirgli la possibilità di poter ricaricare un po' ovunque e in qualsiasi momento, una condizione simile a quella che oggi avviene quando andiamo dal benzinaio a rifornire il serbatoio delle nostre auto con del comune carburante.

Una condizione che dovrà valere tanto all’interno del centro urbano quanto al di fuori delle città, lungo le statali e tangenziali e soprattutto lungo e all’interno delle autostrade. Fatto questo si dovrà pensare a velocizzare i processi di ricarica, dimezzando le tempistiche di attesa alle colonnine, e a incrementare quanto più possibile l’autonomia chilometrica disponibile con una sola ricarica, almeno per quelle vetture come SUV o Station Wagon che non sono state concepite per essere utilizzate all’interno dell’habitat urbano. In ultima istanza ci permettiamo di aggiungere che un ulteriore fattore molto importante sarà il costo al kWh della ricarica, specie in quelle situazioni in cui si utilizzano le colonnine fast charge per la ricarica rapida. Già ad oggi, infatti, stiamo assistendo a situazioni in cui la ricarica rapida per percorrere 100 chilometri porta a una spesa maggiore rispetto al rifornimento di una vettura diesel per percorrere la medesima distanza. Non osiamo immaginare, quando buona parte se non quasi al totalità delle vetture sarà alimentata a batteria, come lo Stato incrementerà ulteriormente il costo al kWh della ricarica, rincarandoci sopra tutte le accise che ad oggi affliggono il rifornimento di carburante.

Per approfondire però questi discorsi vi rimandiamo ad altri nostri precedenti articoli in cui vi spieghiamo QUANTO COSTA ricaricare una vettura elettrica (https://www.automobilismo.it/auto-elettriche-quanto-costa-ricaricarle-alle-colonninet-35130), come CAMBIERANNO in futuro i COSTI di ricarica (https://www.automobilismo.it/auto-elettriche-in-futuro-addio-convenienza-economica-35048) e quali sono le REGOLE per l’INSTALLAZIONE delle COLONNINE CONDOMINIALI (https://www.automobilismo.it/colonnine-ricarica-regole-e-agevolazioni-per-quelle-domestiche-31474).

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