Colonnine ricarica: regole e agevolazioni per quelle domestiche

Alcune semplici regole, una burocrazia un po' lunga ma soprattutto una detrazione del 50% fino a 1.500 euro sui costi di installazione in ambito domestico e condominiale.
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Con il sempre maggior avvento delle auto a batteria (elettriche, ibride ed ibride plug-in) si renderà inevitabilmente necessario un numero sempre maggiore di colonnine di ricarica. Questa volta però non stiamo parlando solamente di quelle installate o da installare lungo la nostra rete stradale e autostradale ma anche di quelle altrettanto utili dislocate presso le abitazioni o i condomini. Si perché per chi possiede un’auto elettrica non è necessario solamente riuscire a rifornirsi lungo la strada che sta percorrendo o all’interno dei posteggi, dei supermercati, degli autogrill o delle piazzole di sosta ma è altrettanto necessario poterlo fare anche comodamente a casa propria, per esempio sfruttando una wall box privata all’interno del proprio garage o una wall box condominiale installata all’interno degli spazi condominiali comuni.

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Grazie al nuovo decreto la normativa sulle colonnine prevede ora che siano predisposti punti di ricarica nei nuovi edifici residenziali con almeno 10 unità abitative, includendo anche edifici a diverso uso con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e gli edifici soggetti a ristrutturazione profonda. In tutti questi casi sarà obbligatorio predisporre un numero di punti di ricarica pari al 20% dei posti auto presenti. Se però uno volesse installare una colonnina di ricarica all’interno della propria casa privata o del proprio condominio, abitazioni che non rientrano nelle casistiche sopra descritte, potrà da oggi, grazie alla nuova Legge di Bilancio, usufruire di una detrazione del 50% sui costi di installazione per una somma massima di 1.500 euro di spesa.
Nello specifico l’utente, intenzionato ad installare la wall box all’interno della propria abitazione, potrà usufruire di una detrazione fiscale (agevolazione) che si tradurrà in soldi risparmiati dalle tasse che dovrà pagare allo stato. Le spese detraibili saranno quelle sostenute a partire dal 1 marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021. La detrazione raggiungerà una percentuale massima del 50% sulle spese sostenute (compresi i costi iniziali per la richiesta al gestore di una potenza di erogazione addizionale fino a 7kW) ma non potrà superare un ammontare complessivo massimo di 3.000 euro. La detrazione, infine, verrà suddivisa in 10 rate annuali di uguale importo. Attenzione però che queste colonnine, per usufruire della detrazione, non dovranno essere accessibili al pubblico, potranno avere uno o più unti di ricarica di potenza standard e potranno essere installate tanto nelle parti comuni degli edifici condominiali quanto all’interno dei box o dei parcheggi privati.
Ma come si fa per richiedere l’installazione di una wall box all’interno di un garage privato o di uno spazio condominiale comune? Se all’interno del proprio box è sempre consentita mentre se è all’interno di un’area comune allora si deve portare la questione in assemblea per avere l’approvazione da parte della maggioranza dei condomini. Se questa maggioranza non dovesse essere raggiunta allora il condomino richiedente potrà comunque procedere all'installazione a patto di sostenere autonomamente le spese, incluse quelle per la manutenzione e il ripristino degli spazi dopo i lavori. Se altri condomini dovessero cambiare idea e decidere solo in seguito di aderire all’iniziativa e di utilizzare la colonnina per le loro vetture allora questi condomini dovranno retroattivamente pagare la quota relativa alle spese sostenute.

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