Nuova Volkswagen Golf 8, l’attesa è finita

Giunta all’ottava generazione, la media di Wolfsburg vanta un elevatissimo livello tecnologico tanto dal punto di vista dell’infotainment quanto sotto l’aspetto dei powertrain. Con 2 versioni plug-in e 3 mild hybrid arriverà nelle concessionarie italiane entro e non oltre marzo 2020.

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A tutto Led

Ieri sera i dubbi, le domande e la forte attesa sono stati finalmente soddisfatti. La Casa di Wolfsburg ha, infatti, svelato al grande pubblico l’ottava generazione della Volkswagen Golf, il suo modello di maggiore successo. Il modello che forse più di ogni altro ha fatto la storia del Colosso tedesco si rinnova nuovamente pur mantenendo intatte tutte le sue caratteristiche peculiari che fin dal lontano 1974, anno nel quale è stata presentata per la prima volta, la caratterizzano e ne hanno fatto innamorare di lei numerosi automobilisti.

Dal punto di vista estetico non si tratta di una rivoluzione ma molto più di una evoluzione, andando a evolvere pur senza stravolgere lo stile e le linee delle sette generazioni precedenti. Quasi identica anche nelle misure esterne, i centimetri in più sono davvero pochissimi, nella silhouette esterna ha apportato una leggera ventata di freschezza che si traduce in alcune piccole modifiche alla parte anteriore con i nuovi e tecnologici proiettori full led, nella vista laterale con una linea del tetto più sinuosa e bassa, al posteriore con i moderni proiettori full led e nel rinnovato logo.

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Tecnologica e connessa

Ma la vera rivoluzione, se così si può definire, la ritroviamo negli interni dove a farne da padrone è un elevatissimo contenuto tecnologico e un avanzato pacchetto di connettività. La moderna plancia è ora impreziosita da un quadro strumenti digitale con schermo touchscreen da 10,25 pollici, da un monitor touch dell’infotainment da 10 pollici, dai comandi vocali con Vocal Assistant, da numerosi ausilii tecnologici come infatti lo streaming, la web radio, la “mobile key” e l’hotspot per il Wi-Fi. La nuova Golf è poi la prima che di serie dispone della connettività Car2X, che le permette di dialogare con il mondo esterno di Golf, ovvero con le infrastrutture e con le altre vetture.

Benzina e diesel

Sotto al cofano troveranno, invece, posto ben 8 diverse motorizzazioni di cui 5 con omologazione ibrida. Tutti propulsori ecologici, parchi nei consumi, efficienti e puliti che si affidano tanto alla benzina quanto al diesel per raggiungere i propri obiettivi. Sul fronte della verde si parte dal 1.0 TSI a tre cilindri turbo da 90 e 110 CV e si arriva al il quattro cilindri 1.5 TSI da 130 e 150 CV. Sul fronte del gasolio inizialmente si potrà optare per il motore 2.0 TDI 4 cilindri da 115 e da 150 CV. Cambio manuale che automatico doppia frizione e trazione sia anteriore che integrale.

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Mild e plug-in hybrid

Novità vera però saranno le versioni mild-hybrid da 48 Volt, con un motore eTSE da 110, 130 o 150 CV, sistema a 48V e cambio automatico DSG 7 rapporti che riducono le emissioni fino al 10% oppure le versioni e-hybrid, vale a dire le ibride plug-in, caratterizzate dal 1.4 benzina affiancato da un motore elettrico, alimentato da un pacco batterie da 13 kWh che garantisce un’autonomia di 60 chilometri in full electric, con due varianti di potenza: la GTE da 204 CV e una versione ancora più potente che raggiunge quota 245 CV.

Sicurezza in primis

Immancabili, infine, i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida come il Cruise Control Adattivo che garantiscono la sicurezza dei passeggeri fino a una velocità massima di 210 km/h. Cruise che acquisisce capacità predittive, regolando in automatico la velocità nei pressi di curve, rotatorie e incroci e adattandosi ai limiti presenti sulla strada che si sta percorrendo. Il tutto condito dal Lane Assist e dal Travel Assist e dalla frenata di emergenza automatica che si avvalgono di sensori, telecamere, radar ecc ecc.

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