09 August 2012

BMW Serie 3, al volante della 320d

A bordo con noi sulla sesta generazione della fortunata berlina di Monaco. Crescono dimensioni e abitabilità e il comportamento dinamico è stato ulteriormente affinato...

Linea e Interni

E’ l’ennesima ma, soprattutto, inedita interpretazione della Bmw più venduta. La Serie 3 edizione 2012 si distacca con decisione dalla precedente per molti fattori pur conservando l’inconfondibile profilo. Il nuovo modello si avvantaggia di tutte le più recenti tecnologie sviluppate dalla casa bavarese e, a prescindere dal motore che ospita sotto il cofano, sfodera una personalità assai atletica. Inoltre, si ripresenta fra le berline di taglia medio-  grande del settore Premium con un corredo di optionals che include anche soluzioni esclusive. Insomma, la Serie 3 è cresciuta, grazie anche al contributo di soluzioni ereditate dalle consanguinee di taglia più grande. Alle quali si allinea anche per i canoni stilistici che però non rinunciano a riproporre soluzioni patrimonio delle Bmw come il “gomito” che chiude i finestrini posteriori piuttosto che il powerdome che sovrasta il lungo cofano motore o ancora l’abitacolo arretrato verso la coda che riprende in scala ridotta i lineamenti di quella della Serie 5, ai quali però aggiunge anche inedite soluzioni che accentuano la personalità sportiva della nuova Serie 3. Un risultato raggiunto tanto con l’incremento delle dimensioni rispetto al modello precedente – la lunghezza cresce di una decina di centimetri, larghezza e carreggiata sono più ampie - che rende più slanciata la linea quanto con il maggiore sviluppo orizzontale del frontale, che assume un’espressione grintosa grazie all’affilata fanaleria che si collega alla tipica calandra “a doppio rene”.

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Interni

L’evoluzione della specie è ben percepibile anche nell’abitacolo ma non tanto per le maggiori dimensioni impresse dalla crescita di quelle esterne, tanto più che nella parte posteriore lo spazio sembra modellato addosso ai passeggeri, quanto per l’atmosfera impressa dall’arredamento e la funzionalità generata dalla presenza di molti pratici vani portaoggetti. La simbiosi si deve a un’ulteriore evoluzione del design d’interni di casa Bmw, incentrato sullo sviluppo orizzontale che genera anche una plancia specifica, forse un po’ troppo elaborata, ma sempre definita insieme con la consolle centrale rivolta verso sinistra per mettere comandi e strumenti in posizione ideale per chi guida. La finitura è curata, anche se non mimetizza del tutto l’impiego nelle zone meno invase dal campo visivo di rivestimenti plastici meno pregiati di quelli utilizzate in quelle più esposte alla vista. L’ambiente, poi, può assumere sfumature differenti secondo l’allestimento che, ora, si declina in 4 varianti - normale, Sport, Modern e Luxury – che propongono anche equipaggiamenti che ne rimarcano la denominazione. In ogni caso la dotazione include sempre tutto ciò che riguarda la sicurezza, il confort, oltre che il sostegno alla guida e l’attenzione verso il contenimento dei consumi.

Tecnologia a bordo..
A questo fattore provvede la logica Eco Pro che setta la reattività dell’acceleratore e gestisce l’attività dei servizi (per esempio, il condizionatore) in modo da alleggerire la richiesta di carburante. S’innesta sfruttando il comando del Dynamic Control che attraverso le logiche Confort, Sport e Sport+ influisce anche sulla risposta dei sistemi di controllo del dinamismo, del motore ed eventualmente delle sospensioni attive, del cambio automatico a 8 marce e del Variable Sport Steering (propone un elevato rapporto di trasmissione del movimento del volante nella posizione intermedia, un rapporto basso per i movimenti restanti per assicurare precisione e reattività in ogni situazione e a ogni velocità) che sono optionals al debutto sulla serie 3. Si può anche cedere ai richiami dell’Head Up Display a colori, del collegamento a Internet, del Collision Warning, della telecamera per la retromarcia, del Surround Wiew che nelle fasi di parcheggio dà anche una vista dall’alto della situazione che si sta affrontando e del Park Assistant, che effettua automaticamente le manovre di parcheggio, oltre a tanti altri accessori hi-tech e qualificanti, sebbene a costo di fare lievitare il prezzo finale della vettura in maniera consistente.

 

 

 

Stabile e sicura

La 320d Modern - soprattutto quando è agghindata con cambio automatico al posto di quello manuale a 6 marce comune a tutta la gamma, sospensioni attive, sterzo a demoltiplicazione variabile e cerchi da 18” con pneumatici 225/45 che innalzano il prezzo finale di 4.570 euro – mette in campo una personalità capace  adeguarsi a ogni situazione di guida e di marcia che si concilia, grazie al pacchetto EfficientDynamics che include lo Start/ Stop insieme all’attivazione intelligente dei servizi ausiliari del motore, con la spiccata propensione a non eccedere nei consumi. Come del resto confermano le percorrenze medie dichiarate dalla casa, che superano i 22 chilometri con un litro di gasolio, per di più a fronte di performance di tutto rispetto. Anzi, di stampo sportiveggiante che ben si allineano con il comportamento che, con i settaggi più sportivi del Dynamic Control, stupisce tanto per la reattività quanto per la sincerità e la docilità che, in situazioni estreme, consentono di ridimensionare eventuali nervosismi in maniera assai istintiva. Passa insomma da un comportamento neutro a un sovrasterzo progressivo, e i cambi di direzione sono rapidi con riallineamenti sempre sicuri.

Grazie anche all’equilibrata riparazione della massa e alle doti dello sterzo sportivo, la 320d s’appoggia e s’inserisce in curva prontamente e percorre le traiettorie in maniera molto pulita, mettendo in campo sia una notevole agilità e una notevole affidabilità – propiziata anche dal lavoro dell’impianto frenante e dalla sofisticata rete elettronica di gestione del dinamismo, che comunque non è chiamata in causa molto spesso. Le due logiche Sport e Sport+, rendono  assai appagante guidare questa berlina e che valorizza le possibilità d’espressione del più potente turbodiesel di 2 litri della famiglia.

Motore

Un’unità a 4 cilindri a 4 valvole per cilindro, con turbocompressore a geometria variabile, capace di erogare 184 cv a 4.000 giri/min dal temperamento brillante che propizia buone performances sin dalle basse andature. In entrambi i casi entrano in gioco tanto la distribuzione vantaggiosa della massiccia quantità di coppia (38,7 kgm a 1.750 giri) che imprime all’erogazione fluidità, prontezza e incisività sino a quasi 5.000 giri quanto la reattività e l’estesa scalatura del cambio automatico-sequenziale a 8 marce, ovviamente azionabile anche con i paddles dietro il volante, che mette sempre in campo il rapporto ideale alla situazione. Tutte sensazioni confermate dall prestazioni dichiarate dal Costruttore bavarese con una velocità massima di 235 km/h, un'accelerazione 0-100 km/h in 7,5 secondi a fronte di un consumo medio di 4,5 l/100 km (22,2 km/l).

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