Regno Unito: benzina e diesel bandite dal 2032?

Il divieto di vendita nazionale delle auto sia benzina che diesel potrebbe avere inizio persino tre anni prima di quanto in precedenza preventivato. La scadenza è ora fissata al 2032.

1/5

Solo qualche giorno fa (QUI il nostro articolo) vi avevamo annunciato di come la Gran Bretagna stesse valutando di bloccare con cinque anni di anticipo (nel 2035) la vendita di qualsiasi tipologia di veicolo con motore a combustione (benzina, diesel, metano e GPL), ibridi compresi. Una decisione presa nientemeno che dal primo ministro Boris Johnson da un lato per incentivare la transizione verso una mobilità elettrica ed ecosostenibile e dall’altro per cercare di rispettare l’obiettivo di portare il Regno Unito a diventare una nazione carbon neutral entro il 2050.

Bene, pur ben consapevole che questo obiettivo non sarà di facile attuazione perché ad oggi i modelli diesel e benzina rappresentano ancora il 90% delle vendite complessive nel Paese, Boris Johnson sarebbe persino favorevole nell’accelerare di qualche ulteriore anno la dipartita di tutti i veicoli con motori a combustione, ibridi compresi, se si dovesse riuscire a instaurare una transizione più rapida e concreta verso una mobilità elettrica ed ecosostenibile. E’ notizia, infatti, di questi giorni che il Regno Unito vorrebbe persino anticipare al 2032 il divieto di vendita nazionale delle auto sia benzina che diesel, una data particolarmente vicina per i costruttori di auto ma che è stata presa con l’intento di scongiurare una crisi climatica senza precedenti.

A confermare la notizia trapelata in rete è stato poi il segretario ai trasporti del governo britannico a guida Johnson, Grant Shapps, il quale a BBC Radio ha dichiarato che il divieto potrebbe essere anticipato di ben 3 anni al 2032 se le consultazioni politiche lo decreteranno. Una decisione che, se dovesse essere confermata, potrebbe essere un bell’assist per molte altre nazioni che in questo modo avrebbero una scusa per attuare una polita ambientale simile con tutti i risvolti negativi del caso sul settore automotive e sulla sua filiera. Una nuova e più severa decisione che ha nuovamente scombussolato l’industria automobilistica. Mike Hawes, CEO di SMMT (Society of Motor Manufacturers and Traders), ha detto seccamente che quella del 2032 è una “data senza un piano“. Lo stesso “The Guardian” ha riportato come la lobby cercherà di persuadere il governo che l’industria automobilistica avrà bisogno di più tempo per sopravvivere al cambiamento.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA