Alla guida della nuova Tourer, l’ultima cosa che viene in mente è che sia un’auto da famiglia tanto è agile e piacevole da condurre anche sui tracciati più tortuosi. Merito di uno sterzo molto preciso e diretto, ma anche di un assetto reattivo, che invoglia alla guida sportiva e che non fa affatto percepire la massa rilevata di circa 1.400 giri. La guida è sempre precisa e rigorosa quindi, esattamente come il cambio manuale a 6 marce, che si aziona davvero con piacere tanta è la facilità con cui entrano le marce, sia che lo si utilizzi con una guida rilassata, sia quando ci si spinge nella direzione della sportività e del dinamismo. Condizione quest’ultima in cui anche i freni soddisfano, tenendo però conto del fatto che per ottenere decelerazioni di una certa entità il pedale va premuto con una discreta determinazione e che nelle frenate di emergenza la coda tende ad alleggerirsi leggermente più del dovuto.
MOTORE
Il motore è invece orientato prevalentemente verso il contenimento dei consumi e delle emissioni: la coppia non gli manca certo, è vero, ma predilige restare intorno ai 2.500/3.000 giri, dove sfoggia un discreto brio e una altrettanto apprezzabile fluidità di funzionamento. Oltre questa soglia inizia ad alzare un po’ troppo la voce e la sua generale rotondità cede il posto a una sgradevole ruvidità che non invita certo a insistere verso il regime di potenza massima, collocato intorno ai 4.000 giri. I rapporti del cambio non troppo distanziati tra loro aiutano poi in accelerazione, ma soddisfa parecchio anche la velocità massima, visto che la Tourer ha raggiunto una punta addirittura vicinissima ai 200 km/h effettivi. In ripresa la wagon giapponese sconta invece la pigrizia del motore sotto i 1.800 giri e gli ultimi due rapporti del cambio volutamente lunghi per contenere i consumi.
CONSUMI
Un obiettivo quest’ultimo confermato dai dati rilevati dal nostro Centro Prove, che evidenziano qualcosa come 18,9 km/litro nella marcia autostradale a velocità Codice, una dato che pochissime altre vetture di pari caratteristiche riescono ad avvicinare. Nonostante l’assetto orientato al dinamismo, associato alla spalla ribassata delle ruote da 17 pollici dell’allestimento in prova, la capacità di assorbimento delle sospensioni sullo sconnesso resta sempre accettabile, così come i dati di rumorosità non si discostano molto da quelli delle migliori rivali dirette. Ma solo ad andatura stabilizzata, perchè in piena accelerazione e con il motore alto di giri, la sonorità del 4 cilindri td resta un po’ sopra le righe.