Quel musetto da Aston Martin potrà sembrare forse un po’ troppo pretenzioso, ma di carte da giocare la nuova Mondeo ne ha davvero tante. Appaga l’occhio con un look più moderno e tagliente, ma anche sottopelle mostra una serie di contenuti tali da farne sicuramente una valida alternativa alle migliori concorrenti, che però, soprattutto nel caso della VW Passat, nel frattempo non hanno certo dormito sugli allori. Sicurezza innanzitutto, ma sommata a una dotazione multimediale di tutto rispetto, a una meccanica moderna e raffinata e a una maggiore cura costruttiva rispetto al passato, anche se è un vero peccato, in un insieme così riuscito, riscontrare alcuni materiali plastici ancora un po’ troppo rigidi al tatto.
INTERNI
Se l’estetica suscita consensi pressoché unanimi, l’abitacolo dà adito a qualche perplessità in più, soprattutto di primo acchito a causa di alcuni materiali plastici dall’aspetto un po’ economico per una vettura che, nel caso dell’esemplare in prova, raggiunge la ragguardevole somma di 45.000 euro. Poi si scende nel dettaglio e si notano alcune raffinatezze, come, per esempio, lo scenografico quadro strumenti digitale che integra un generoso display per visualizzare una moltitudine di dati. Certo, gestirlo attraverso i comandi al volante è tutt’altro che intuitivo, ma c’è da dire che, dopo un periodo iniziale di disorientamento, tutto diviene più facile, soprattutto perché ormai smartphone e tablet sono divenuti per molte persone oggetti di uso comune. Casomai è la gestione dell’impianto di climatizzatore a creare qualche disagio in più, sia per il fatto che i comandi sono posizionati in basso sulla consolle, sia per le loro dimensioni ridotte e perché, in genere, regolazione di temperatura e portata d’aria sono demandate a manopole, mentre, nel caso della Mondeo, l’unica manopola è quella per la regolazione del volume dell’impianto audio.
Facile invece raggiungere immediatamente la posizione di guida più adatta alle proprie esigenze grazie alla regolazioni elettriche (optional) di piantone dello sterzo e sedile, con quest’ultimo dalla conformazione piuttosto avvolgente ma con la seduta e lo schienale piuttosto stretti. Gradevole da impugnare poi anche il volante a tre razze, dalla corona abbastanza sottile ma rivestito in morbida pelle, mentre alla classica leva centrale del cambio si sommano le palette replicate dietro le razze del volante, abbastanza piccole ma non si tratta di un grosso limite per una vettura che presumibilmente verrà utilizzata nella maggior parte dei casi in automatico.
Se davanti la disponibilità di spazio è nella norma, dietro colpisce l’abbondanza di centimetri riservati alla zona delle gambe, con l’unico appunto, peraltro comune a gran parte delle vetture in commercio, della sistemazione dell’occupante centrale del divano, che sconta l’ingombro del tunnel, oltre alla sporgenza del mobiletto che accoglie le bocchette dell’impianto di climatizzazione. Pur non raggiungendo i livelli della nuova VW Passat Variant, anche il vano bagagli promette bene, con una capacità dichiarata variabile da 525 a 1.630 litri, una forma regolare che ne facilita lo stivaggio, oltre alla possibilità di richiedere il portellone ad azionamento elettrico, nel caso specifico incluso nel pacchetto Titanium.