Smog Milano: bloccate anche le diesel Euro 4

Il blocco interessa circa 78 mila veicoli dell’hinterland milanese, una decisione appoggiata dal Comune meneghino ma osteggiata dalla Regione lombarda.
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A causa dei continui sforamenti dei limiti sulle polveri sottili, da ieri, martedì 23 ottobre 2018, sono entrate in vigore le misure preventive contro lo smog urbano a Milano e nell’hinterland milanese. La misura prevede, infatti, il blocco alla circolazione per le automobili diesel Euro 4 in tutte le giornate previste dal blocco dalle ore 8:30 alle ore 18:30. Si salvano, invece, tutte le auto a gasolio Euro 5 ed Euro 6 oltre alle vetture a benzina da Euro 1 in poi e ai veicoli commerciali.

Troppi giorni oltre il limite

Oltre a Milano i comuni dell’hinterland coinvolti sono: Abbiategrasso, Bollate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Legnano, Paderno Dugnano, Pioltello, Rho, Rozzano, San Donato, San Giuliano, Segrate e Sesto San Giovanni. Una lista ricreata con l’Accordo Aria del 2017 che però non ha ancora trovato riscontro sui siti internet ufficiali dei rispettivi comuni coinvolti nello stop al traffico, lasciando i cittadini in una confusione senza precedenze. La misura è scattata a causa del superamento per almeno cinque giorni consecutivi del valore di 50 microgrammi di Pm10 (le polveri sottili) al metro cubo d'aria. Nonostante, infatti, le misurazioni vengano prese unicamente il lunedì e il giovedì, è dallo scorso mercoledì con un valore di 54 microgrammi per metro cubo che si registrano valori oltre la norma con un picco di 60 microgrammi misurati a domenica. Il blocco quindi è scattato e coinvolgerà i giorni di martedì, mercoledì e giovedì, quando si deciderà se continuare o meno con le misure.

La Regione non ci sta

Come ogni anno però, allo scattare di queste misure restrittive, non possono che nascere numerose polemiche sull’efficacia e utilità o meno di queste blocchi del traffico. Questa volta a scagliarsi contro il provvedimento vi è anche la Regione Lombardia con nello specifico l'assessore regionale per l'Ambiente e il Clima, Raffaele Cattaneo, che ha precisato che: "Servono meno automatismo e più buonsenso: in Lombardia dobbiamo combattere gli inquinanti e non la mobilità. Se avessi gli strumenti avrei impedito questo blocco, ma con i provvedimenti attuali non c’è margine di discrezionalità". Lunedì, infatti, "sono state registrate dall’Agenzia regionale per l’ambiente concentrazioni di Pm10 di venti microgrammi, martedì è previsto un leggero incremento, ma poi le previsioni sono ancora molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti, quindi noi blocchiamo il traffico in tre giorni in cui avremo valori al di sotto dei 50 microgrammi. Serve uno strumento per cui, in casi come quello di oggi, i dati se sono altalenanti possano essere interpretati facendo prevalere il buonsenso, altrimenti si finirà per creare solo difficoltà alle persone".

Servono misure strutturali

L’assessore si riferisce al fatto che, nel caso in cui vi dovessero essere le condizioni climatiche idonee alla dispersione degli agenti inquinanti nelle giornate successive allo sforamento, allora si dovrebbe agire con un po' più di elasticità e buon senso per evitare di bloccare inutilmente la viabilità e la circolazione di numerose vetture utili per pendolari e non solo. Lo stesso assessore ha poi espresso la sua volontà di voler presentare una deroga nella quale si chiede una maggiore elasticità alle regole, delle deroghe per le auto diesel Euro 3 per chi ha un reddito basso e per le persone con più di 70 anni e una serie di misure strutturali, utili a risolvere il vero problema, e non solo emergenziali, cioè adatte allo specifico momento di crisi. “È molto più efficace agire strutturalmente, ad esempio per finanziare il trasporto pubblico locale, favorirne l'uso e incentivare il cambio dei mezzi attraverso contributi che portino ad usare sempre più il metano e l'elettrico" ha concluso poi Cattaneo.

Palazzo Marino, invece, approva

Completamente opposto il parere del Comune che con l'assessore alla Mobilità e all'Ambiente, Marco Granelli, ha nuovamente ribadito il suo parere favorevole ai blocchi del traffico in caso di ripetuto sforamento del limite concordato. Nello stesso tempo il Comune ha precisato di non ritenere corretto la verifica delle condizioni ambientali unicamente nelle giornate di lunedì e giovedì ma di preferire un cotrollo più preciso e mirato alla risoluzione del problema.

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