21 July 2012

Range Rover Sport 3.0 SDV6 HSE

Per la fortunata Range Sport arriva il model year 2102 che a un impercettibile maquillage abbina un nuovo turbodiesel a doppia sovralimentazione di tre litri e 255 Cv. In evidenza confort di marcia e qualità delle finiture...

Intro

La ricetta da cui scaturisce la generazione 2012 della Range Rover Sport è quella tipica di questo genere di operazioni. S’incentra, quindi, su un maquillage che non stravolge i lineamenti della vettura, che cela un arricchimento delle dotazioni e che, a volte, s’abbina a un aggiornamento della parte meccanica. Proprio quello che è capitato alla Range Rover Sport che, nella nuova interpretazione, cambia molto sotto le vesti ma non lo ostenta. Lo stesso capita anche alla Discovery4 e all’inossidabile Defender, come descriviamo nelle pagine seguenti, che s’allineano anch’esse alle normative Euro 5. Ma veniamo alla nuova edizione della Range Rover Sport che si presenta con una famiglia ridefinita, per il momento, in 5 versioni.

 

Infatti, la gamma affianca alle versioni che montano il V8 a benzina sovralimentato di 5 litri – proposte nell’allestimento Supercharged e Autobiography - quelle spinte da un nuovo turbodiesel V6 di 3 litri con 255 Cv abbinato al cambio automatico-sequenziale a 8 marce, più potente ma anche più sobrio e pulito del precedente da 245 Cv. Questa unità origina la variante 3.0 SDV6 che si declina negli allestimenti SE, HSE e Autobiography. Il nuovo schieramento è proposto a prezzi un po’ superiori a quelli del precedente, poiché spaziano da 66.138 a 92.162 euro.

Interni

Esteticamente la nuova Sport si distingue solo per alcuni affinamenti alle sovrastrutture. In sostanza, il maquillage adorna la fanaleria, la calandra e le prese d’aria laterali, che sono anche di nuovo disegno, di finiture di colore nero e prevede a partire dalla versione HSE cerchi in lega da 20” con 15 razze. Anche l’abitacolo della nuova stirpe propone alcune novità. Quella di maggiore rilievo è costituita dalla scomparsa della tradizionale leva di selezione del cambio, sostituita dal selettore rotativo piazzato sempre sulla consolle fra i sedili.

Una componente che, ormai, si può dire sta diventando patrimonio di tutte le più recenti vetture del gruppo Jaguar- Land Rover. Insieme con la possibilità di optare per inediti abbinamenti cromatici rappresenta, agli occhi di chi si accomoda nell’ampio e raffinato abitacolo, la punta dell’iceberg degli aggiornamenti formali della nuova Range Rover Sport. Che, tuttavia, propone anche primizie che risaltano meno alla vista ma che possono essere intriganti.

Dotazione

Come il nuovo sistema d’infotainment che è dotato di un potente hard-disk, permette una connettività più estesa, può essere integrato da display per i posti posteriori di ultima generazione e Dual View per quello principale (consente al guidatore di consultare il navigatore o altre informazioni e al passeggero di guardare un film) e, infine, prevede il collegamento delle cuffie via Wireless. Per concludere il capitolo dotazioni, o meglio per aprire quello degli optional, va aggiunto che anche per la Sport arriva il sistema di apertura elettrico per il portellone, che sono disponibili inedite finiture per la carrozzeria e, per l’HSE, anche un Luxury Pack che, tra l’altro, comprende anche impunture a contrasto sui rivestimenti, un esteso impiego di pellame pregiato nell’abitacolo, volante riscaldabile e cruise control attivo.

Motore

Reale punto di forza della Range Rover Sport 2012 è, però, l’impiego del nuovo V6 turbodiesel da 255 Cv e del cambio automatico a 8 marce a cui s’abbina anche la presenza di soluzioni, come l’attivazione intelligente degli organi accessori del motore, che hanno permesso di contrapporre all’incremento della potenza delle percorrenze migliori ed emissioni di CO2 più basse rispetto al passato. Dal punto di vista pratico il trapianto di…cuore della Range Sport turbodiesel, sebbene non si traduca in un’impennata del temperamento, sortisce buoni effetti nei confronti della guidabilità.

Infatti, il motore (utilizza un sistema di sovralimentazione che impiega una grossa turbina a geometria variabile ai bassi regimi e una un po’ più piccola ma con girante fissa a partire dagli intermedi sino ai più alti) eroga anche la cospicua coppia di 61,2 kgm già a 2.000 giri che con il contributo della corretta spaziatura del cambio automatico a 8 marce – azionabile nella modalità Manuale con i paddles dietro il volante - asseconda con disinvoltura sia l’elasticità di marcia sia il vigore che si pretende quando si affonda l’acceleratore assicurando, in questo caso, anche redditizi allunghi che si protraggono ben oltre i 4.000 giri. E, per di più, senza mai tradire il suo lavoro con fenomeni che riducono l’ottimo confort che si riscontra nell’abitacolo.

Su strada

Il temperamento ben si sposa con il comportamento della Range Rover Sport, specialmente se si opta per il pack opzionale Dynamic (include le sospensioni elettroniche a smorzamento continuo) che limita ai minimi termini il rollio e il beccheggio che, altrimenti, potrebbero essere innescati da una massa che s’aggira attorno ai 2.500 kg. Così corredata la Sport si comporta in maniera adeguata su ogni tipo di percorso, tanto più che le sospensioni esaltano gli effetti del settaggio stradale del Terrain Response.

Dispositivo che su strada ma soprattutto nella guida in fuoristrada, unitamente alle ridotte e alle variazioni dell’altezza da terra permessa dalle sospensioni pneumatiche oltre che dall’eventuale bloccaggio del differenziale posteriore, ottimizza su ogni tipo di fondo il rendimento della catena cinematica. In discesa e in condizioni di scarsa aderenza, la Range Sport può contare anche sul Gradient Release Control, che assicura in fase di rilascio dei freni in presenza di forti pendenze una graduale diminuzione della pressione nell’impianto frenante per evitare accenni d’accelerazione e sobbalzi sino al momento in cui non si stabilizza la velocità impostata.

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