30 July 2011

MASERATI GRANTURISMO MC Stradale

Nasce dall’esperienza del Trofeo Maserati la vettura più veloce, leggera e potente realizzata della Casa modenese. Efficace e sicura in pista, si adatta senza troppi sacrifici...

Intro

Nasce dall’esperienza del Trofeo Maserati la vettura più veloce, leggera e potente realizzata della Casa modenese. Efficace e sicura in pista, si adatta senza troppi sacrifici anche all’uso stradale.

L'ing. Ramaciotti, che ha coordinato anche il team di progettazione della GranTurismo, sa bene che esistono due modi per trasformare una GranTurismo in una sportiva estrema o, per così dire, "street legal": migliorare l’aerodinamica e ridurre il peso della vettura.

 

Ha quindi optato per una nuova minigonna e per l’aggiunta degli sfoghi per l’aria calda dell’impianto frenante su ciascuna fiancata, senza naturalmente sacrificare la calandra anteriore, quella "bocca" della vettura che è divenuto un po' il marchio di fabbrica. Con i nuovi pneumatici da corsa e le nuove prese d’aria, il risultato finale è una vettura più snella, più aggressiva e più atletica, ma sempre inequivocabilmente Maserati.

Interni

La combinazione di legni ed elementi cromati che caratterizza la GranTurismo è qui sostituita da materiali hi-tech superleggeri, cioè Alcantara e fibra di carbonio, per conferire alla vettura una estetica straordinariamente dinamica. Sul quadro strumenti, il tradizionale sfondo blu Maserati ha lasciato il posto al nero e a nuovi caratteri tipografici dall’impatto più grintoso. Sul contagiri, le cifre 8 e 9 sono in colore rosso a contrasto, così come rosso è il logo MC-R che compare quando il pilota seleziona la modalità Race. Anche i comandi sono stati semplificati eliminando il tasto Ice sulla console centrale.

 

Alcantara

L’Alcantara non è utilizzata solo per la plancia e i braccioli ma riveste anche l’intera lunghezza del cielo dell’abitacolo. Il logo Maserati è impunturato nei poggiatesta dei sedili anteriori e sulle cinture di sicurezza. Ogni sedile è meticolosamente rifinito a mano da abili artigiani. E naturalmente non poteva mancare il tradizionale orologio Maserati che fa bella mostra di sé sulla plancia, in posizione centrale.

 

Biposto

I sedili posteriori sono stati eliminati, trasformando così la MC Stradale nell’unica biposto dell’attuale gamma Maserati e sottolineandone l’aspetto e l’anima sportiva da vettura da competizione. Se l’aggiunta di un rollbar in acciaio – disponibile a richiesta - la rende ancora più aggressiva. La cappelliera è rivestita da una tappezzeria di soffice velluto da 500g, e al centro troneggia il logo Maserati impunturato su un cuscino in Alcantara

Motore

Il team di Giorgio Cinquetti ha innanzitutto preso a prestito da Maserati Corse una serie di accorgimenti con l’obiettivo di ridurre le perdite di energia del motore. Grazie all’aggiunta di valvole monodirezionali all’interno della coppa dell’olio del motore e grazie all’utilizzo del rivestimento DLC (Diamond-Like Coating) sulle punterie e sui lobi dell’albero a camme, ha ridotto gli attriti e ha aumentato la potenza del motore V8 da 4,7 litri. La MC Stradale sviluppa infatti una potenza di 331 kW a 7.000 giri/min, cioè 8 kW (10 CV) in più rispetto alla GranTurismo S, e una coppia di 510 Nm a 4.750 giri/min, cioè 20 Nm in più.

Il calore...

Sviluppare più potenza significa però sviluppare più calore. Per risolvere il problema, Cinquetti si è ancora una volta ispirato alla GranTurismo MC Trofeo, installando due bocchette sul cofano per favorire il flusso di aria attraverso il vano motore. «Abbiamo ottimizzato il raffreddamento del motore, migliorando nel contempo l’aerodinamica», osserva Cinquetti.

Freni

Ma non è solo il motore ad aver bisogno di un maggiore raffreddamento. Alle alte velocità, infatti, anche i freni possono raggiungere temperature fino a 500 °C. Cinquetti ha riproposto le due presed’aria, già presenti sulla Trofeo, sul paraurti anteriore della MC Stradale, in modo da convogliare l’aria fresca direttamente sui dischi carboceramici dell’impianto Brembo. Altre due bocchette sul retro del passaruota anteriore contribuiscono ulteriormente ad allontanare l’aria calda dai freni. I dischi dei freni sono però diversi da quelli della vettura utilizzata per il Trofeo Maserati, in quanto il regolamento stabilisce obbligatoriamente l’utilizzo di dischi in metallo «Sotto certi aspetti, i freni della GranTurismo MC Stradale sono più sofisticati», afferma Cinquetti. I dischi ceramici vengono utilizzati perché non si surriscaldano quanto i dischi in metallo e sono molto più leggeri, riducendo così il peso della MC Stradale di circa 14 kg.

Sospensioni

Le sospensioni della MC Stradale sono state completamente ridisegnate, sfruttando la tecnologia utilizzata per la pista. Le molle sono state irrigidite dell’8% nella parte sia anteriore che posteriore e il diametro della barra antirollio è stato aumentato da 24 a 25 mm nella parte anteriore e da 21 a 23 mm nella parte posteriore per ridurre l’angolo di rollio e ottimizzare l’handling.

Modalità Race..

Nella modalità Race (la GranTurismo MC Stradale è la sola Maserati ad averla), i tempi di cambiata sono di appena 60 millisecondi e il pilota può utilizzare il cambio sequenziale in scalata (un’altra esclusiva di questa Maserati). È sufficiente tenere premuta la paletta del cambio mentre si aziona il freno: l’auto scalerà progressivamente le marce al momento giusto, via via che la velocità diminuisce, e continuerà a farlo fino a quando il pilota non rilascerà la paletta. Nella modalità Race, il sistema elettronico antislittamento MSP (Maserati Stability Program) interviene più tardi e solo in una situazione limite, consentendo al pilota di affrontare le curve in derapata. Nella modalità Sport oltre i 4.000 giri e nella modalità Race a tutti i regimi, le valvole di bypass dello scarico si aprono, creando un’intonazione ancora più intensa.

Pneumatici

I PZero Corsa da 20” della MC Stradale sono più larghi rispetto agli pneumatici tradizionali della GranTurismo S e sono realizzati con una mescola completamente nuova. «La mescola è più dura e ulteriormente rinforzata con fili di nylon per gestire meglio la dinamica della marcia», precisa il responsabile Pirelli Bizzi. Inoltre le gomme sono più sottili, per favorire la velocità in pista. La resistenza al rotolamento dei nuovi pneumatici è ridotta del 6% rispetto a quelli montati sugli altri modelli GranTurismo.

Le gomme posteriori “PZero Corsa Asimmetrico” presentano uno spessore del battistrada ulteriormente ridotto, a cui però Bizzi ha aggiunto delle scanalature lungo l’intera circonferenza della gomma per espellere l’acqua e ridurre il rischio di aquaplaning, un difetto comune degli pneumatici sportivi con design semi-slick. I robusti tasselli delle spalle delle gomme posteriori incrementano al massimo le prestazioni su pista. Il nuovo pneumatico posteriore non è più asimmetrico/ direzionale, ma solo asimmetrico.

 

Ciò significa che non c’è più bisogno di montare una combinazione sinistra/ destra per assicurare il corretto bilanciamento della vettura. Le gomme posteriori sono inoltre più morbide del 10% rispetto a quelle degli altri modelli GranTurismo, migliorando l’aderenza su pista. Complessivamente, grazie a tutti i nuovi materiali impiegati e al design inedito, la gommatura della MC Stradale offre un handling migliorato del 20% sul bagnato, una stabilità laterale aumentata del 10% e uno spazio di frenata diminuito del 5-10% sull’asciutto.

In pista

Abbiamo effettuato una lunga sessione di giri presso il circuito di Varano de’ Melegari, una pista piuttosto lenta e tortuosa che teoricamente potrebbe mettere in crisi una vettura lunga quasi 5 metri e dal passo di oltre 2,9. Partiamo selezionando il programma Sport, il sound del motore è gradevole ma non assordante, la cambiate veloci, ma la taratura del controllo di stabilità è molto conservativa, assicura una sicurezza di marcia pressoché totale, ma sacrifica un po’ troppo la guida, con tagli di potenza molto netti, che lasciano libero sfogo ai 450 Cv solo a ruote perfettamente dritte.

In modalità race...

Al secondo giro passiamo in Race, la musica cambia, ma non solo la melodia del V8 che aumenta parecchio il coinvolgimento emotivo ogni volta che si affonda il pedale del gas. L’elettronica meno invasiva ci permette ora di apprezzare un assetto molto efficace, contrariamente alle previsioni, anche sui tratti più lenti il sottosterzo non diviene mai fastidioso, la trazione è sempre elevata, anche per merito della progressività con cui il motore eroga la potenza. Il cambio è superlativo, ci ricorda molto da vicino l’eccellente F1 della Ferrari 430 Scuderia tanto è immediato nei passaggi di marcia, così come non deludono i freni carboceramici, ad eccezione della corsa un po’ lunga del pedale nelle staccate più energiche.

Alziamo il ritmo...

Proviamo a forzare il ritmo ma la MC Stradale non si tira certo indietro, al massimo diviene più sottosterzante in ingresso di curva, ma come ogni sportiva che si rispetti, è sensibile al pedale del gas, quindi basta alleggerirlo un attimo per farla rientrare nei ranghi. L’appoggio è notevole, così come la stabilità, ma dopo qualche giro i pneumatici iniziano a scaldarsi e il retrotreno diviene un po’ più nervoso. E’ vero che la MC è stata alleggerita rispetto alla GranTurismo S, ma stiamo pur sempre parlando di una vettura che in ordine di marcia supera i 1.700 kg, quindi è inevitabile che su una pista lenta come Varano i pneumatici siano costretti a un lavoro straordinario.

Non estrema

Ad ogni modo la macchina ci ha convinto: non è estrema come una Porsche 911 GT3 RS, ma è anche decisamente più fruibile su strada, non solo per la presenza del cambio elettroattuato, ma anche in virtù di uno sterzo più leggero, fin troppo per i nostri gusti, soprattutto nell’impiego sportivo, ma più agevole da azionare fuori dalla pista. Le sospensioni sono sempre molto rigide, questo è vero, ma non al punto da rendere la vettura inadatta alla guida di tutti i giorni, dove basta avere l’accortezza di selezionare il programma Sport per non soffrire troppo. Volendo c’è anche l’opzione Auto, quella che si attiva automaticamente ad ogni avviamento del motore, ma l’utilizzo solo automatico della trasmissione è quasi frustrante per una vettura così piacevole da guidare in manuale. Che rappresenta la massima evoluzione della GranTurismo, differenziandosi appunto dalla versione S per la riduzione di 110 kg del peso, ottenuta anche rinunciando ai sedili posteriori, oltre che adottando quelli anteriori a guscio in fibra di carbonio, per l’utilizzo di freni carbo-ceramici, oltre che per l’estetica modificata con appendici aerodinamiche più pronunciate per aumentare il carico verticale.

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