Introduzione
Insert coin. E’ il messaggio, tipico dei
videogame da sala giochi, che ci si aspetterebbe di veder comparire sul
display del tachimetro digitale della nuova Honda Civic Type R. La media
sportiva nipponica punta infatti decisamente sul divertimento di guida
grazie al noto propulsore i-Vtec da 2,0 litri con doppio albero a camme
in testa, portato a 201 Cv a 7.800 giri/min (prima erano 200 a 7.400) e,
soprattutto, dotato di acceleratore elettronico con comando drive by wire
(ovvero privo di collegamenti meccanici) e volano alleggerito. Modifiche
che, in abbinamento al rinnovato sistema di aspirazione, consentono di
sfruttare sin da 5.400 giri l’azione del sistema di fasatura variabile
e modifica dell’alzata delle valvole Vtec, contrariamente a quanto
accadeva
con la versione precedente che richiedeva il raggiungimento dei 6.200 giri/min.
Tradotto in pratica, ciò significa che la Type R cambia radicalmente
tonalità di scarico e inizia a spingere con forza a un regime più basso,
o, come sarebbe meglio dire, meno elevato, risultando così più reattiva
ed efficace nel misto stretto anche grazie alla rapportatura accorciata
rispetto al vecchio modello. Il suo terreno d’elezione restano
però
i percorsi veloci, dove è possibile sfruttare l’incredibile allungo del
propulsore, molto simile nel
comportamento a un’unità da corsa, come
testimoniano il regime massimo di 8.200 giri/min e alcune
irregolarità
d’erogazione sotto i 3.000 giri, nonché il buon feeling instaurabile con
l’impianto frenante a quattro dischi (anteriori autoventilanti da 300
mm di diametro, posteriori pieni da 260 mm), caratterizzato dalla corsa
breve e poco cedevole del comando e dall’Abs tarato sportivamente.
Insert coin. E’ il messaggio, tipico dei
videogame da sala giochi, che ci si aspetterebbe di veder comparire sul
display del tachimetro digitale della nuova Honda Civic Type R. La media
sportiva nipponica punta infatti decisamente sul divertimento di guida
grazie al noto propulsore i-Vtec da 2,0 litri con doppio albero a camme
in testa, portato a 201 Cv a 7.800 giri/min (prima erano 200 a 7.400) e,
soprattutto, dotato di acceleratore elettronico con comando drive by wire
(ovvero privo di collegamenti meccanici) e volano alleggerito. Modifiche
che, in abbinamento al rinnovato sistema di aspirazione, consentono di
sfruttare sin da 5.400 giri l’azione del sistema di fasatura variabile
e modifica dell’alzata delle valvole Vtec, contrariamente a quanto
accadeva
con la versione precedente che richiedeva il raggiungimento dei 6.200 giri/min.
Tradotto in pratica, ciò significa che la Type R cambia radicalmente
tonalità di scarico e inizia a spingere con forza a un regime più basso,
o, come sarebbe meglio dire, meno elevato, risultando così più reattiva
ed efficace nel misto stretto anche grazie alla rapportatura accorciata
rispetto al vecchio modello. Il suo terreno d’elezione restano
però
i percorsi veloci, dove è possibile sfruttare l’incredibile allungo del
propulsore, molto simile nel
comportamento a un’unità da corsa, come
testimoniano il regime massimo di 8.200 giri/min e alcune
irregolarità
d’erogazione sotto i 3.000 giri, nonché il buon feeling instaurabile con
l’impianto frenante a quattro dischi (anteriori autoventilanti da 300
mm di diametro, posteriori pieni da 260 mm), caratterizzato dalla corsa
breve e poco cedevole del comando e dall’Abs tarato sportivamente.
Insert coin. E’ il messaggio, tipico dei
videogame da sala giochi, che ci si aspetterebbe di veder comparire sul
display del tachimetro digitale della nuova Honda Civic Type R. La media
sportiva nipponica punta infatti decisamente sul divertimento di guida
grazie al noto propulsore i-Vtec da 2,0 litri con doppio albero a camme
in testa, portato a 201 Cv a 7.800 giri/min (prima erano 200 a 7.400) e,
soprattutto, dotato di acceleratore elettronico con comando drive by wire
(ovvero privo di collegamenti meccanici) e volano alleggerito. Modifiche
che, in abbinamento al rinnovato sistema di aspirazione, consentono di
sfruttare sin da 5.400 giri l’azione del sistema di fasatura variabile
e modifica dell’alzata delle valvole Vtec, contrariamente a quanto
accadeva
con la versione precedente che richiedeva il raggiungimento dei 6.200 giri/min.
Tradotto in pratica, ciò significa che la Type R cambia radicalmente
tonalità di scarico e inizia a spingere con forza a un regime più basso,
o, come sarebbe meglio dire, meno elevato, risultando così più reattiva
ed efficace nel misto stretto anche grazie alla rapportatura accorciata
rispetto al vecchio modello. Il suo terreno d’elezione restano
però
i percorsi veloci, dove è possibile sfruttare l’incredibile allungo del
propulsore, molto simile nel
comportamento a un’unità da corsa, come
testimoniano il regime massimo di 8.200 giri/min e alcune
irregolarità
d’erogazione sotto i 3.000 giri, nonché il buon feeling instaurabile con
l’impianto frenante a quattro dischi (anteriori autoventilanti da 300
mm di diametro, posteriori pieni da 260 mm), caratterizzato dalla corsa
breve e poco cedevole del comando e dall’Abs tarato sportivamente.
Tecnica
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Tecnica
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Improntata alle corse, del resto, appare
sia la resistenza alla torsione del telaio, irrigidito del 44% rispetto
a quello della “sorella” a cinque porte, sia il comportamento della
frizione,
dalla corsa molto corta, sia del cambio manuale a 6 rapporti, caratterizzato
da innesti tanto ravvicinati quanto contrastati e che richiede un’azione
decisa alla leva, specie in scalata, per evitare sporadici
impuntamenti.
Rispetto al precedente modello, caratterizzato dall’assenza di
ausili
elettronici alla guida, da un peso dichiarato inferiore di 119 kg (1.205
contro gli attuali 1.324) e da un passo più corto (2.575 mm anziché 2.635),
la nuova Type R vanta, di serie, il controllo della stabilità e della trazione
Vsa e sospensioni la cui taratura è sì rigida, ma dichiaratamente meno
estrema, così da non compromettere eccessivamente il confort.Il quattro
cilindri 2.0 con doppio albero a camme, dotato della fasatura e
dell’alzata
variabile delle valvole di aspirazione, ha beneficiato di un nuovo contralbero
di bilanciamento e, soprattutto, dell’acceleratore elettronico drive by
wire, di un volano alleggerito fucinato
in cromo-molibdeno e di un rinnovato sistema
di aspirazione, che consentono alla fasatura variabile Vtec di entrare
in azione a un regime inferiore (5.400 giri anziché 6.200) e di avere a
disposizione circa il 90% della coppia massima sin da 2.500 giri/min. Il
guidatore viene avvertito del cambio di fase e di alzata delle valvole
grazie a una spia collocata accanto al
tachimetro digitale. La versione Race,
proposta per la prima volta, che sarà invece caratterizzata da un peso
inferiore di 40 kg grazie all’eliminazione dell’impianto stereo, del
climatizzatore, del telo copri-bagagli e di gran parte del materiale
fonoassorbente.
Interni
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
Interni
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
Improntati alla massima sportività anche
gli interni, caratterizzati da sedili avvolgenti in Alcantara che contengono
perfettamente il corpo, dalla pedaliera racing, nonché dalle cuciture rosse
del volante in pelle, dal pomello del cambio in alluminio ricavato dal
pieno e dalla targhetta riportante il numero di serie della vettura.
L’unica
incongruenza è rappresentata dalla posizione di guida rialzata, tipica
del modello a cinque porte da cui la Type R deriva e attribuibile alla
presenza sotto i sedili anteriori del serbatoio del carburante (50 litri),
che limita in parte il feeling con lo sterzo, più verticale rispetto alle
Civic della generazione precedente ma collocato, nonostante la possibilità
di regolazione in altezza e profondità, un po’ troppo vicino al piano
di seduta. Ottima, invece, l’accessibilità al divanetto e la
funzionalità
del bagagliaio, dotato di una capienza di 485 litri con tutti i passeggeri
a bordo, di un ulteriore sottofondo di 70 litri ed estendibile a 1.352
litri abbattendo il divanetto frazionato 60/40 con un unico gesto e senza
rimuovere i poggiatesta.
In pista
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
In pista
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
Nella guida più sportiva, nonostante
la presenza del controllo di stabilità restano ampi i margini di azione
da parte del guidatore, che anche a Vsa inserito ha la possibilità di sfruttare
i trasferimenti di carico in ingresso curva, ingenerando un moderato sovrasterzo
in rilascio così da favorire il raggiungimento della traiettoria ideale
per poter scaricare a terra quanto prima i 201 Cv a disposizione. Tanta
“tolleranza” da parte dell’elettronica, che in ogni caso
interviene
efficacemente quando il disallineamento del retrotreno diviene eccessivo,
si riflette però negativamente sulla trazione, dal momento che, specie
sui fondi viscidi, la perdita d’aderenza delle ruote motrici è frequente
e rende necessario dosare con perizia l’acceleratore. Agile ma non
fulminea
negli inserimenti, la nuova Type R evidenzia, rispetto al modello precedente,
un maggiore rigore direzionale in velocità e in frenata, dove è davvero
difficile, a meno di provocazioni volontarie, che il retrotreno manifesti
marcati alleggerimenti. Ciò anche grazie alla generosa impronta a terra
dei pneumatici 225/40 R18, all’allargamento di 20 mm della carreggiata
posteriore e all’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Civic a 5 porte
da cui deriva.
Scheda Tecnica
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
Scheda Tecnica
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
Honda Civic Type R 2.0 i-Vtec
MOTORE
Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro
4, 4 cilindri
in linea. Distribuzione doppio albero a
camme
in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura
variabile
i-Vtec. Cilindrata 1.998 cc, alesaggio
86 mm x
corsa 86 mm. Potenza max 201,3 Cv (148
kW) a
7.800 giri/min. Coppia max 19,7 kgm (193
Nm) a
5.600 giri/min.
TRASMISSIONE
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno a ruote indipendenti McPherson,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas.
Retrotreno a ruote indipendenti, barre
di torsione,
molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
a gas. Barra antirollio anteriore e posteriore.
Sterzo a servoassistenza elettrica variabile.
Freni
ant. a disco autoventilanti da 300 mm di
diametro,
post. a disco pieni da 260 mm, Abs. Cerchi
in
lega da 18” con pneumatici 225/40.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.635 mm, carreggiata ant. 1.506
mm,
post. 1.530 mm, lungh. 4.275 mm, largh.
1.785
mm, alt. 1.445 mm. Peso 1.324 kg. Capacità
bagagliaio 485/1.352 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 235 km/h. Accelerazione
0-100 km/h 6,6 secondi. Consumo medio 9,1
l/100 km (11 km/l).
TASSA DI POSSESSO
443,76 euro.
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