Più fruibile della Coupé da cui deriva, la nuova 4 Gran Coupé aggiunge la praticità tipica delle berline con il portellone riuscendo a conservare forme slanciate e l’immagine dinamica e molto elegante del modello di origine. Stile e funzionalità, quindi, non fanno difetto alla 4 Gran Coupé, ma altrettanto si può dire delle qualità dinamiche della vettura. Come abbiamo potuto verificare nella prova della 420d xDrive, equipaggiata con il turbodiesel quattro cilindri 2 litri nella variante più potente (da 184 Cv, contro i 143 Cv del td 2.0 in dotazione alla 418d) accoppiato alla trazione integrale permanente xDrive e alla trasmissione automatica a 8 rapporti completa di levette di comando replicate al volante e disponibile con un sovrapprezzo di 2.530 euro.
Un common rail, il 2,0 litri del modello provato, in grado di sostenere al meglio gli elevati ritmi di marcia di cui la Gran Coupé si rivela capace. Confort, sicurezza, comportamento intuitivo e facile da assimilare sono le caratteristiche che colpiscono maggiormente alla guida della Gran Coupé, una berlina sportiva che si rivela comunque agile nonostante il peso di oltre 1.700 kg. Note positive sul fronte dei consumi, come dimostrato da oltre 15 km/litro di media che, a velocità stabilizzata, salgono a 16,6 km/litro. Elevato, invece, il prezzo, soprattutto se si attinge dalla lunghissima lista degli accessori a pagamento disponibili.
COME È FATTA
Della Coupé, la Gran Coupé riprende al millimetro le misure di lunghezza, larghezza e passo. Cambia solo l’altezza, incrementata di 12 mm, per effetto del nuovo disegno del tetto, che scende dolcemente verso la coda. In comune anche l’elegante disegno del frontale, mentre posteriormente si accede al vano bagagli grazie un ampio portellone, equipaggiato di serie di apertura elettrica regolabile in altezza su cinque posizioni.
Rispetto alla Coupé, il bagagliaio offre una capacità di carico di 480 litri anziché 445 e incrementabili fino a 1.300 abbattendo lo schienale del divano, frazionato in tre parti. A bordo, come sulla Coupé, i sedili sportivi, insieme al volante a 3 razze dalla generosa imbottitura e alla pedaliera infulcrata verso il basso, ribadiscono la sportività della vettura, che può contare anche sui comandi del cambio replicati dietro le razze del volante, oltre alla leva sul tunnel che, per l’utilizzo manuale della trasmissione, prevede una logica ispirata al mondo delle corse: si tira in avanti per scalare e si spinge indietro per salire di rapporto.
L’omologazione della Gran Coupé è per cinque posti, ma posteriormente è preferibile viaggiare solo in due, perchè il posto centrale risulta po’ penalizzato a livello di spazio per le gambe. Rispetto alla Coupé il vantaggio è di fatto solo nell’accessibilità, che comunque rimane inferiore a quella di una qualunque Serie 3 berlina. Le porte posteriori della Gran Coupé, infatti, sono un po’ corte e caratterizzate da un angolo d’apertura che non risulta particolarmente elevato. Il tetto che declina rapidamente verso la coda, inoltre, costringe ad abbassare non di poco la testa quando si ha la necessità di entrare o uscire.