Due approcci tecnici, due comportamenti,
ma una grande dote in comune: il piacere di guida. Su strada, le
berline
Alfa e Bmw non deludono le attese, anche se poi mantengono quel che promettono
in maniera differente. A cominciare dalla qualità di
erogazione
dei
motori: il Twin Spark Alfa è più grintoso ai bassi regimi, il due
litri
Bmw è invece più fluido. Il primo si fa sentire subito,
il quattro
cilindri tedesco risponde con relativa pigrizia fino ai 3.000-3.500 giri,
per poi acquisire uno spunto soddisfacente, con il risultato di penalizzare
la prontezza di risposta.
Ciò
non significa, è bene precisarlo, che la 120i manchi di verve. Che i 150
cavalli (
161,5 Cv rilevati dal nostro Centro Prove)
sappiano,
in ultima analisi, spingere come si deve lo dimostra lo stesso valore della
velocità di punta: 215,1 km/h rilevati, sia pure a
fronte dei 217
km/h che sono dichiarati dal costruttore, in ogni caso un valore considerevole
per una due litri.
Bene anche lo 0-100 km/h, che viene raggiunto in
8,46", tempo di 2,4 decimi inferiore a quello ufficiale.
Nonostante i risultati prestazionali che,
nei valori assoluti, sono più favorevoli alla vettura tedesca,
il
feeling
di guida più sportivo e dinamico si respira al volante della berlina Alfa
che, pur senza far ricorso a un assetto particolarmente rigido, fa sfoggio
di una tenuta di strada prossima all'impeccabile, con un rollio poco
pronunciato e un assetto sempre ben controllato e facile da gestire.
Doti
che consentono velocità di percorrenza in curva insospettate e una
rapidità
altrettanto apprezzabile nei cambi di direzione.
Sia
sul misto, sia sul veloce, il frontale della 147 chiude prontamente la
traiettoria senza per questo mandare in crisi il retrotreno, così
come
l'appoggio laterale è sempre efficace, mai compromesso da trasferimenti
di carico improvvisi. Ne esce un comportamento gradevole e spigliato, che
permette di guidare la 147 con poco impegno ma al tempo stesso con buon
brio e senza sbavature: l'azione dello sterzo è sempre molto precisa e
con un grado di prontezza apprezzabile.
Se
poi parliamo di
prestazioni assolute, va da sè che quelle della 147
non sfigurano al cospetto dei risultati cronometrici ottenuti dalla Bmw,
con particolare riferimento all'accelerazione da 0 a 100 km/h, dove l'Alfa
ha ottenuto un tempo di 8,67", migliorando i 9,3" dichiarati
dalla Casa. Il divario fra la 147 e la compatta Bmw, in definitiva,
è misurabile soprattutto con gli strumenti: quanto a emozioni, invece,
siamo lì.
Risultato: la cinque porte Bmw, validamente
appoggiata a terra su cerchi in lega da 17" con pneumatici 205/50
(disponibili come optional) ed equipaggiata di serie con l'assetto sportivo,
si adatta a una guida sportiva e performante ma, diversamente dall'Alfa,
paga dazio a un motore che offre il meglio di sé solo ai regimi
più alti
e alla rapportatura piuttosto lunga del cambio a sei marce, che, da
un lato privilegia il contenimento dei consumi senza penalizzare le prestazioni
assolute, ma dall'altro pregiudica in maniera non irrilevante le riprese,
costringendo un po' troppo spesso a scalare una o più marce per ottenere
un'accelerazione adeguata.
Per
quanto riguarda il confort, sia l’Alfa 147 sia la Serie 1 garantiscono
un apprezzabile assorbimento della strada ma la tedesca, complice l'assetto
rigido, offre risposte più secche sulle sconnessioni brevi, mentre
sulla 147 l’assetto Comfort, che equipaggia di serie la 147 in
allestimento
Distinctive, non risulta particolarmente sportivo ma garantisce un assorbimento
più che adeguato delle imperfezioni del terreno: un compromesso, tutto
sommato, accettabile.
Due approcci tecnici, due comportamenti,
ma una grande dote in comune: il piacere di guida. Su strada, le
berline
Alfa e Bmw non deludono le attese, anche se poi mantengono quel che promettono
in maniera differente. A cominciare dalla qualità di
erogazione
dei
motori: il Twin Spark Alfa è più grintoso ai bassi regimi, il due
litri
Bmw è invece più fluido. Il primo si fa sentire subito,
il quattro
cilindri tedesco risponde con relativa pigrizia fino ai 3.000-3.500 giri,
per poi acquisire uno spunto soddisfacente, con il risultato di penalizzare
la prontezza di risposta.
Ciò
non significa, è bene precisarlo, che la 120i manchi di verve. Che i 150
cavalli (
161,5 Cv rilevati dal nostro Centro Prove)
sappiano,
in ultima analisi, spingere come si deve lo dimostra lo stesso valore della
velocità di punta: 215,1 km/h rilevati, sia pure a
fronte dei 217
km/h che sono dichiarati dal costruttore, in ogni caso un valore considerevole
per una due litri.
Bene anche lo 0-100 km/h, che viene raggiunto in
8,46", tempo di 2,4 decimi inferiore a quello ufficiale.
Nonostante i risultati prestazionali che,
nei valori assoluti, sono più favorevoli alla vettura tedesca,
il
feeling
di guida più sportivo e dinamico si respira al volante della berlina Alfa
che, pur senza far ricorso a un assetto particolarmente rigido, fa sfoggio
di una tenuta di strada prossima all'impeccabile, con un rollio poco
pronunciato e un assetto sempre ben controllato e facile da gestire.
Doti
che consentono velocità di percorrenza in curva insospettate e una
rapidità
altrettanto apprezzabile nei cambi di direzione.
Sia
sul misto, sia sul veloce, il frontale della 147 chiude prontamente la
traiettoria senza per questo mandare in crisi il retrotreno, così
come
l'appoggio laterale è sempre efficace, mai compromesso da trasferimenti
di carico improvvisi. Ne esce un comportamento gradevole e spigliato, che
permette di guidare la 147 con poco impegno ma al tempo stesso con buon
brio e senza sbavature: l'azione dello sterzo è sempre molto precisa e
con un grado di prontezza apprezzabile.
Se
poi parliamo di
prestazioni assolute, va da sè che quelle della 147
non sfigurano al cospetto dei risultati cronometrici ottenuti dalla Bmw,
con particolare riferimento all'accelerazione da 0 a 100 km/h, dove l'Alfa
ha ottenuto un tempo di 8,67", migliorando i 9,3" dichiarati
dalla Casa. Il divario fra la 147 e la compatta Bmw, in definitiva,
è misurabile soprattutto con gli strumenti: quanto a emozioni, invece,
siamo lì.
Risultato: la cinque porte Bmw, validamente
appoggiata a terra su cerchi in lega da 17" con pneumatici 205/50
(disponibili come optional) ed equipaggiata di serie con l'assetto sportivo,
si adatta a una guida sportiva e performante ma, diversamente dall'Alfa,
paga dazio a un motore che offre il meglio di sé solo ai regimi
più alti
e alla rapportatura piuttosto lunga del cambio a sei marce, che, da
un lato privilegia il contenimento dei consumi senza penalizzare le prestazioni
assolute, ma dall'altro pregiudica in maniera non irrilevante le riprese,
costringendo un po' troppo spesso a scalare una o più marce per ottenere
un'accelerazione adeguata.
Per
quanto riguarda il confort, sia l’Alfa 147 sia la Serie 1 garantiscono
un apprezzabile assorbimento della strada ma la tedesca, complice l'assetto
rigido, offre risposte più secche sulle sconnessioni brevi, mentre
sulla 147 l’assetto Comfort, che equipaggia di serie la 147 in
allestimento
Distinctive, non risulta particolarmente sportivo ma garantisce un assorbimento
più che adeguato delle imperfezioni del terreno: un compromesso, tutto
sommato, accettabile.