Il modello di accesso al mondo ibrido Toyota è stato di recente rivisto e affinato: in città consuma pochissimo, offre cinque posti, un buono spazio interno e un equipaggiamento completo in rapporto al prezzo di listino, comunque alto per l’esclusiva tecnologia presente. Il restyling di metà carriera l’ha resa più matura, anche per motivi di concorrenza interna con la sbarazzina Aygo. Così, con un nuovo frontale, finiture più curate e una maggiore efficienza dei suoi propulsori, si offre al pubblico europeo come vettura in grado di soddisfare le esigenze anche di una giovane famiglia.

Ed è il modello di maggiore successo in Europa della Casa giapponese, visto che pesa per circa un quarto di tutte le consegne Toyota nel Vecchio Continente. Passano gli anni, evolvono le tecnologie, ma l’ibrido Toyota rimane quindi sempre la prima scelta di chi cerca qualcosa di diverso dalla solita alternativa benzina o diesel. Tanto che le vetture Toyota e Lexus, insieme, valgono oltre il 90% del mercato italiano delle ibride mentre, parlando di Yaris, il powertrain ibrido pesa per un terzo sulle vendite globali italiane ed anche europee.

Nonostante la versione ibrida sia sempre un po’ cara, dal momento che, a parità di allestimento, il sovrapprezzo rispetto alla 1.3 a benzina è di 3.250 euro e quello rispetto alla 1.4 diesel di 1.600. Però, oltre alla soddisfazione di inquinare meno, anche il portafoglio ringrazia: in città e sui percorsi extraurbani si percorrerono fino a 20 chilometri con un litro senza particolare impegno. Con punte di oltre 25, in condizioni particolari.