La rivista tedesca AutoBild punta il dito contro la Golf VII. Nel test di durata di 100.000 km è emerso infatti un difetto all’impianto di climatizzazione. Il tubo dell’impianto di scarico dell’acqua infatti è montato in maniera errata, con il risultato che l’acqua si accumula nel vano gambe del lato passeggero, sotto il tappetino. Il risultato? Vetri appannati, tappetino inzuppato e alla lunga anche possibili danni ai cablaggi elettrici.
L’acqua condensata generata dall’impianto di climatizzazione si accumula sull'evaporatore e la parte restante normalmente viene scaricata attraverso un tubo verso l'esterno della vettura. Un difetto al montaggio del tubo di scolo avrebbe sulla Golf 7 come conseguenza infiltrazioni nell'abitacolo.
Sempre secondo AutoBild, le concessionarie ufficiali in Germania avrebbero già registrato 50 casi ci infiltrazioni nell’abitacolo e il medesimo difetto è stato riscontrato sulla VW Golf 1.4 TSI in prova impegnata in un test di lunga durata (100.000 km).
Anche nei modelli Audi A3 e Seat Leon, che nascono sulla medesima piattaforma MQB, se lo scarico della condensa non è stato installato correttamente possono sorgere i medesimi problemi. Sino a giugno 2013, sono state assemblate in totale 300.000 vetture, tutte potenzialmente suscettibili dello stesso problema.
Una fase della produzione della Golf VII nell'impianto di Wolfsburg
Volkswagen ha accelerato non poco negli ultimi anni con l’impiego di piattaforme comuni per la realizzazione di modelli Audi , Skoda, VW e Seat. I vantaggi sono indiscutibili: minori costi, tempi di assemblaggio ridotti e la possibilità di rifornire prima i ricambi.
Il rovescio della medaglia è una fragilità notevole in caso di difetti. Espone infatti il gigante tedesco a potenziali e costosi richiami su larga scala, come è successo nei tempi recenti alla rivale Toyota.
La Golf VII impegnata nei test (sospensioni, acustici, consumi..) a Wolfsburg in alcuni nostri video.