05 September 2022

PORSCHE TAYCAN TURBO S CROSS TURISMO

Rispetto alla classica Taycan, è una full electric super sportiva più versatile e accogliente, capace di disimpegnarsi anche sugli sterrati. Eccezionali le prestazioni, come sottolineato dai 2,9” nello 0-100, eccellente il comportamento sui tracciati misti, caratterizzato da inserimenti in traiettoria rapidissimi e da uno straordinario grip in appoggio...

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Berlina, nel senso che ha effettivamente quattro porte, sportiva, per la linea filante, lo stemma che porta sul cofano e, naturalmente, le prestazioni. Ecco il Dna delle Taycan che ha segnato il debutto tra le vetture a zero emissioni della Casa di Zuffenhausen e non poteva che farlo nell’unico modo possibile: con un modello inedito ma estremamente fedele a quel che il brand rappresenta da sempre.

Ma se la Taycan ha rappresentato la svolta verso l’elettrificazione del futuro le varianti che ne sono seguite hanno consentito a Porsche di definire una vera e propria gamma con la diversa interpretazione dell’elettrica sportiva. Porsche infatti con la versione Cross Turismo, consente alla Taycan di avventurarsi anche oltre l’asfalto.

Sì, avete capito bene: la più performante delle elettriche si approccia all’off-road. Si tratta certo di un fuoristrada leggero, visto che è vietato ipotizzarne di fare dei twist, dei guadi e di tentare anche le situazioni estreme. Nel caso della Cross Turismo l’off-road serve ad allargare gli orizzonti del mondo dell’elettrico, a esplorare un nuovo modo di intendere la Taycan.

Che poi è quello che succede quando la guardi: la somiglianza con la 911 sulla Cross Turismo è meno evidente. Infatti è più alta, ci sono in aggiunta dettagli stilistici per così dire avventurosi e, soprattutto, prevede un finale dell’auto molto diverso rispetto al solito. La coda, infatti, non scende come sulla più Porsche di tutte le Porsche, la 911, ed è ciò che, soprattutto, dà vita a un altro modo di intendere la Taycan.

In una parola, qualcosa che la rende decisamente più versatile. Senza, però, farle perdere nulla del suo dinamismo che, invece, semplicemente trova nuove frontiere. Con il portellone, infatti, si carica quello che si vuole e per chi siede dietro c’è un più spazio anche sopra la testa.

Alla Porsche parlano di 47 millimetri che sono tantissimi nel mondo delle automobili. E in effetti, se si ripensa alla Taycan normale, qui è tutta un’altra storia. Per le gambe, invece lo spazio a disposizione è sempre lo stesso. Non moltissimo, ma si tratta pur sempre di una Porsche. Seduti al posto di guida, invece, non ci sono differenze di rilievo. L’eccellente capacità di unire tradizione e modernità tipica di tutte le Porsche è ancora lì, al suo posto.

L’abitacolo, invece, è un trionfo di schermi, come sempre: 16,8 pollici per la strumentazione, due touch tra console e tunnel e a richiesta anche un quarto schermo dedicato al passeggero. E poi sono stati aggiunti dettagli che suggeriscono l’anima Cross di questa Taycan: una bussola in alto nel quadro strumenti e tra le modalità di guida il Gravel Mode. L’auto si alza di 20 millimetri o 30 mm nella modalità Lift, i sistemi legati alla dinamica di guida si preparano alla bassa aderenza così come pure il pedale dell’acceleratore modifica la sua erogazione.

Il tutto sotto lo sguardo vigile del 4D Chassis Control che anche su strada lavora come una sorta di direttore d’orchestra, perché amalgama e sincronizza le risposte di tutti i sistemi del telaio: le sospensioni pneumatiche a tripla camera e la regolazione elettronica degli ammortizzatori, il Pasm come ribattezzato in casa Porsche, tanto per cominciare. E sempre sulla Cross Turismo debutta pure la funzione Smart Lift. Significa che geolocalizzi una volta un dosso o l’ingresso del garage e la macchina, in automatico, ogni volta si alza sulle ruote.

Zero patemi, insomma. Il resto di questa nuova Porsche per tutti è sintetizzato dall’architettura a 800 Volt, dai motori e dalla batteria che riprende quel capitolo di letteratura elettrica che la Taycan ha scritto fin dal debutto. Sulla Turbo S della prova i 625 Cv di potenza massima per qualche secondo possono diventare addirittura 761 al punto che lo 0-100 km/h che si realizza è di soli 2,9 secondi: la Porsche Cross ha una smodata capacità di trasformare i Volt in accelerazione e velocità. Numeri che, a volte, travalicano i confini della letteratura, come nel caso dei tempi di ricarica: in corrente alternata si arriva fino a 22 kW, ma in corrente continua si scivola quasi nell’epica. Alla colonnina giusta, ovvero quelle ad altissima potenza, bastano infatti 5 minuti per caricare 100 chilometri di autonomia.

E per il classico 20-80%, di minuti, ne servono meno di 20 minuti. Ed ora la classica domanda per una elettrica: che autonomia ha la Cross Turismo? La Casa tedesca dichiara tra i 428 e i 459 chilometri, calcolati secondo il ciclo WLTP, mentre in città il valore oscilla fra 519 e 564 km. Nella pratica di ogni giorno secondo noi significa poter contare su circa 350 chilometri. Per il resto, il modo di porsi della Cross rispetto all’asfalto è uguale e diverso rispetto alla Taycan berlina. Uguale perché il senso di dominio è lo stesso: la Cross Turismo la strada la gestisce e non la subisce. Ma anche diverso perché bisogna tenere conto che qui c’è un baricentro poco più alto rispetto alla berlina e che anche la spalla degli pneumatici è un poco più alta.

Eccellente, in ogni caso, il comportamento sui tracciati misti, caratterizzato da inserimenti in traiettoria rapidissimi e da uno straordinario grip in appoggio. Mettete insieme tutto e se si è già guidato la berlina, può sembrare che la Cross Turismo sia appena più filtrata e meno immediata. Ma ci sta. Anche perché è la quattro porte berlina ad essere pazzesca e senza alcun tipo di confronto. Con il peso siamo ben oltre le due tonnellate, ma poi ci sono quelle percepite, come per la temperatura.

E quelle X sembrano meno di due. E con uno sterzo come quello della Cross che è appena meno ottimale rispetto alla berlina, l’auto la inserisci dove vuoi. Insomma la Cross Turismo è lo strumento perfetto per mettere in crisi le certezze di chi ancora si ostina a dividere il mondo tra elettriche e termiche. Il tutto a prezzi compresi fra meno di 100 mila euro per arrivare a quasi 200 mila euro.

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