Una nascita annunciata quella di FCA – Fiat Chrysler Automobiles – ed ora c’è l’ufficialità con i primi dettagli. Sede legale in Olanda e fiscale nel Regno Unito per quello che è il settimo gruppo automobilistico mondiale nato dall’unione di Fiat e Chrysler.
La riorganizzazione è stata approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione di Fiat SPA che ha dato vita a FCA, un costruttore automobilistico globale con sede in Olanda e quotata alle borse di Milano (MTE) e New York (NYSE). Gli azionisti Fiat riceveranno un'azione FCA per ognuna di quelle dell'azienda torinese posseduta, secondo la proposta del Consiglio di amministrazione Fiat, proposta che dovrà comunque essere votata dall'assemblea degli azionisti. La sede fiscale, invece, sarà nel Regno Unito ma fiscalmente il Gruppo pagherà tasse anche in ognuno dei paesi dove opera (qui il nostro sondaggio in cui vi chiedevamo un parere sullo spostamento della sede; potete ancora votare).
L'attuale struttura basata su quattro regioni operative continuerà ad esistere anche in FCA e stesso destino avranno gli stabilimenti produttivi in Italia e altrove nel Mondo senza alcun impatto sui lavoratori. Il piano industriale completo e dettagliato sarà presentato a maggio 2014.
"Inizia un nuovo capitolo della nostra storia con la creazione di Fiat Chrysler Automobiles. Un viaggio che è iniziato oltre un decennio fa, quando Fiat ha cercato la via per garantire il suo posto in un mercato sempre più complesso mettendo insieme due organizzazioni, ciascuna con una grande storia nel settore automobilistico e diversi ma complementari punti di forza geografici. FCA ci permette di affrontare il futuro con un rinnovato senso di scopo e vigore", ha detto John Elkann, presidente della Fiat .
Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e Presidente/CEO di Chrysler Group, ha dichiarato: "Oggi è uno dei giorni più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler. Cinque anni fa abbiamo iniziato a coltivare una visione che andava oltre la cooperazione industriale per raggiungere la piena integrazione culturale a tutti i livelli . Abbiamo lavorato con tenacia e in modo risoluto per trasformare le differenze in punti di forza e abbattere le barriere di resistenza nazionalista o culturale. Oggi possiamo dire che siamo riusciti a creare basi solide per una casa automobilistica globale con un mix di esperienza e know-how all’altezza del meglio dei nostri concorrenti. Una struttura di governance internazionale completerà questa visione e migliorerà l'accesso del Gruppo ai mercati globali portando benefici finanziari evidenti".
In una prima fase - spiegano - verranno mantenuti entrambi i marchi per mantenere l'identità e l'origine delle due Case automobilistiche, poi si darà spazio ad una nuova identità capace di rappresentare le due aziende unite in un nuovo gruppo dal respiro internazionale.
