Con la quinta generazione dello Sportage basato sulla stessa piattaforma della Sorento, la casa coreana punta su un design più audace anche se non mette mai in discussione la praticità, che è addirittura migliorata.
Lungo 452 cm, 3 in più del modello che sostituisce, lo Sportage ha un bagagliaio più ampio e offre perfino un aumento dello spazio per le gambe dietro che già in passato era uno dei punti di forza della precedente generazione. Tutte le versioni sono ibride su base 1.600 cc turbo.
Oltre alla full hybrid da 230 Cv della prova ci sono le mild hybrid sempre a benzina da 150 Cv o diesel da 136 Cv. Lo Sportage più potente è la plug-in, solo 4x4 e con 265 Cv di potenza che arriverà in primavera mentre le altre sono già nelle concessionaria dall’inizio dell’anno.
Sullo Sportage in allestimento GT-Line Plus della prova ci sono molto dotazione di serie incluso il portellone motorizzato, le sospensioni a controllo elettronico, il tetto in vetro, l’hi-fi, le telecamere perimetrali, il sistema che avanza e arretra l’auto comandandola dalla chiave, una soluzione comoda specie nei parcheggi stretti.
Ridotti all’osso gli optional, anche per non fare aumentare le variabili di produzione e assicurare tempi di consegna ridotti in tempi di scarsità di microchip: per 1.250 euro in più le GT-Line possono avere il tetto panoramico apribile, le luci interne a Led e la verniciatura bicolore.
Alla stessa cifra, le GT-Line Plus dispongono dei sedili anteriori ventilati e dei rivestimenti in pelle. Come tutte le Kia, anche lo Sportage è garantito 7 anni o 150.000 km. Anche all’interno gli stilisti di Kia hanno osato, ma senza penalizzare la praticità.
Pratica e funzionale
I due schermi affiancati e a sbalzo danno un’idea di modernità e si vedono bene, mentre i tasti nella consolle centrale, rialzata e vicina a chi guida, sono a portata di mano.
Nella plancia è presente una sola fascia di comandi, che servono in alternativa al climatizzatore o al sistema multimediale: si passa dall’uno all’altro toccando il comando touch evidenziato in arancione, ma le funzioni principali del climatizzatore rimangono comunque sempre visibili.
L’infotainment è quello conosciuto delle più recenti Kia: uno dei migliori, unisce facilità d’uso a ricchezza di contenuti e possibilità di personalizzazione. Comoda la possibilità di affiancare due funzioni, ad esempio navigatore e radio o Android Auto e Apple CarPlay; questi ultimi sono di serie, anche se non wireless: potrebbe comunque arrivare un aggiornamento del software.
Non mancano poi la piastra di ricarica per gli smartphone e il navigatore, che riporta le indicazioni anche nel molto ben leggibile cruscotto digitale. Numerose le soluzioni che accrescono il confort dello Sportage: i poggiatesta dei sedili sono disegnati per servire da appendigiacca e sul retro degli schienali, non mancano prese di ricarica e gancetti. Chi sta dietro dispone anche di un divano riscaldabile, di bocchette d’aerazione dedicate e di regolazione separata della temperatura.
Non manca poi la regolazione dell’inclinazione degli schienali che è utile per viaggiare più distesi o lasciare un po’ di spazio extra per le valigie. Inoltre, il divano è frazionato in tre parti e si può reclinare con una levetta nel bagagliaio: il vano, inoltre, dispone di un doppiofondo capace di accogliere anche il tendalino avvolgibile.
L’ibrida della prova offre 587 litri di capacità grazie alla batteria che è alloggiata sotto il divano e non ruba spazio mentre nelle mild hybrid, che occupa il doppiofondo, si va da 526 a 562 litri: infine il vano della plug-in è di 571 litri. In ogni caso, la capienza è molto migliore che nel precedente modello dove va da 439 a 503 litri.
Nella full hybrid che parte da 35.950 in versione Style, il quattro cilindri turbo è aiutato da un’unità elettrica da 61 Cv, alimentata da un accumulatore da 1,49 kWh. L’auto è disponibile anche con trazione integrale per 2.000 euro in più: una possibilità non comune fra le full hybrid.