14 April 2022

KIA SPORTAGE 1.6 T-GDI AWD AT6 HEV

Ben equipaggiato e accessoriato, il nuovo Suv della Casa coreana dotato di powertrain ibrido e trazione 4x4 fa valere, rispetto al modello precedente doti dinamiche ancor più convincenti su ogni tracciato. Lodevoli confort e assorbimento delle sconnessioni...

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Con la quinta generazione dello Sportage basato sulla stessa piattaforma della Sorento, la casa coreana punta su un design più audace anche se non mette mai in discussione la praticità, che è addirittura migliorata.

Lungo 452 cm, 3 in più del modello che sostituisce, lo Sportage ha un bagagliaio più ampio e offre perfino un aumento dello spazio per le gambe dietro che già in passato era uno dei punti di forza della precedente generazione. Tutte le versioni sono ibride su base 1.600 cc turbo.

Oltre alla full hybrid da 230 Cv della prova ci sono le mild hybrid sempre a benzina da 150 Cv o diesel da 136 Cv. Lo Sportage più potente è la plug-in, solo 4x4 e con 265 Cv di potenza che arriverà in primavera mentre le altre sono già nelle concessionaria dall’inizio dell’anno.

Sullo Sportage in allestimento GT-Line Plus della prova ci sono molto dotazione di serie incluso il portellone motorizzato, le sospensioni a controllo elettronico, il tetto in vetro, l’hi-fi, le telecamere perimetrali, il sistema che avanza e arretra l’auto comandandola dalla chiave, una soluzione comoda specie nei parcheggi stretti.

Ridotti all’osso gli optional, anche per non fare aumentare le variabili di produzione e assicurare tempi di consegna ridotti in tempi di scarsità di microchip: per 1.250 euro in più le GT-Line possono avere il tetto panoramico apribile, le luci interne a Led e la verniciatura bicolore.

Alla stessa cifra, le GT-Line Plus dispongono dei sedili anteriori ventilati e dei rivestimenti in pelle. Come tutte le Kia, anche lo Sportage è garantito 7 anni o 150.000 km. Anche all’interno gli stilisti di Kia hanno osato, ma senza penalizzare la praticità.

Pratica e funzionale
I due schermi affiancati e a sbalzo danno un’idea di modernità e si vedono bene, mentre i tasti nella consolle centrale, rialzata e vicina a chi guida, sono a portata di mano.

Nella plancia è presente una sola fascia di comandi, che servono in alternativa al climatizzatore o al sistema multimediale: si passa dall’uno all’altro toccando il comando touch evidenziato in arancione, ma le funzioni principali del climatizzatore rimangono comunque sempre visibili.

L’infotainment è quello conosciuto delle più recenti Kia: uno dei migliori, unisce facilità d’uso a ricchezza di contenuti e possibilità di personalizzazione. Comoda la possibilità di affiancare due funzioni, ad esempio navigatore e radio o Android Auto e Apple CarPlay; questi ultimi sono di serie, anche se non wireless: potrebbe comunque arrivare un aggiornamento del software.

Non mancano poi la piastra di ricarica per gli smartphone e il navigatore, che riporta le indicazioni anche nel molto ben leggibile cruscotto digitale. Numerose le soluzioni che accrescono il confort dello Sportage: i poggiatesta dei sedili sono disegnati per servire da appendigiacca e sul retro degli schienali, non mancano prese di ricarica e gancetti. Chi sta dietro dispone anche di un divano riscaldabile, di bocchette d’aerazione dedicate e di regolazione separata della temperatura.

Non manca poi la regolazione dell’inclinazione degli schienali che è utile per viaggiare più distesi o lasciare un po’ di spazio extra per le valigie. Inoltre, il divano è frazionato in tre parti e si può reclinare con una levetta nel bagagliaio: il vano, inoltre, dispone di un doppiofondo capace di accogliere anche il tendalino avvolgibile.

L’ibrida della prova offre 587 litri di capacità grazie alla batteria che è alloggiata sotto il divano e non ruba spazio mentre nelle mild hybrid, che occupa il doppiofondo, si va da 526 a 562 litri: infine il vano della plug-in è di 571 litri. In ogni caso, la capienza è molto migliore che nel precedente modello dove va da 439 a 503 litri.

Nella full hybrid che parte da 35.950 in versione Style, il quattro cilindri turbo è aiutato da un’unità elettrica da 61 Cv, alimentata da un accumulatore da 1,49 kWh. L’auto è disponibile anche con trazione integrale per 2.000 euro in più: una possibilità non comune fra le full hybrid.

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Capace di tutto

Tramite la manopola con pulsante fra i sedili si può scegliere fra varie modalità di guida e ce ne sono tre per il fuori strada su neve, fango e sabbia. Se proprio non si hanno particolari esigenze in termini di motricità sui fondi viscidi, consigliamo però la variante a trazione anteriore, leggermente più scattante e meno assetata dal momento che è accreditata di 18,5 km con un litro in media.

Alla guida lo Sportage conferma la sensazione di essere cresciuta, cioè mostra la maturità di un’auto capace di avvolgere nel confort, con un abitacolo ben isolato, e di trasmettere una bella connessione con i vari comandi.

Buono l’assorbimento coi cerchi da 18 pollici in prova ma è grazie anche alle sospensioni a controllo elettronico in grado di adattarsi a seconda delle sollecitazioni stradali.

Quando si alza il ritmo poi contrastano rollio e beccheggio e donano, insieme alle doti telaistiche della piattaforma, una bella dinamica alla Sportage.

Un comportamento che emerge soprattutto tra le curve, complice anche la trazione integrale. In aggiunta si nota subito che lo sterzo è adeguato a un Suv da famiglia, sia per corposità che per precisione, mentre il molleggio è curato senza che ci siano noiose oscillazioni in fase di sterzata.

Abbiamo provato l’auto prevalentemente in autostrada, dove l’insonorizzazione curata e il cruise control adattativo ben tarato hanno influito positivamente sul confort di marcia; il giudizio su come si comporta l’auto su percorsi tortuosi o in città è però rimandato a una futura prova.

Il cambio è un automatico a 6 rapporti votato più alla morbidezza di utilizzo che alla velocità di cambiata. Bene la visibilità davanti, dietro invece si vede meno ma col sistema di telecamere così complesso e dalla risoluzione altissima, sono rare le volte in cui bisogna voltarsi.

Comoda in città la funzione auto hold e c’è anche la frenata controllata per le pendenze. In velocità, già da 100 km/h, i fruscii aerodinamici non si percepiscono se non di poco e dunque non rovinano l’alto confort di marcia.

Nuovo Terrain Mode
A proposito di trazione integrale, il nuovo Terrain Mode consente di regolare automaticamente i settaggi della vettura per ottenere il massimo di motricità su qualsiasi tracciato a precaria aderenza.

Niente da ridire, infine, sulle prestazioni: la riserva di potenza è davvero buona e i sorpassi anche quelli da fare all’ultimo momento si effettuano con rapidità e in sicurezza, senza che il rumore del quattro cilindri risulti invadente. Insomma le aspettative non sono state tradite. Insomma lo Sportage 2022 si conferma uno dei suv-crossover più completi nella categoria dei compatti grazie ad un mix molto ben riuscito tra il confort di marcia, la dinamica di guida e anche la tecnologia di bordo.

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