Auto elettriche: freddo e caldo non fanno bene

Sia climi troppo rigidi che ambienti particolarmente caldi non giovano al bon funzionamento del pacco batteria di un’auto elettrica. Per questo necessitano di un efficiente impianto di condizionamento.

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Secondo uno studio, condotto dalla statunitense American Automobile Association sulle batterie dei veicoli elettrici, l'autonomia chilometrica delle moderne vetture elettriche sarebbe fortemente influenzabile dalle basse o alte temperature dell'ambiente esterno. Insomma, secondo quanto appurato dalla recedente analisi americana, gli accumulatori dei veicoli elettrici lavorerebbero bene ai climi temperati mentre soffrirebbero non poco le temperature estreme, con una maggiore sofferenza dal punto di vista prestazionale per quelle basse mentre con un maggior pericolo dal punto di vista della sicurezza per quelle alte.

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Se da un lato però basterebbe una temperatura esterna di circa 7 gradi centigradi per far perdere fino al 41% l’autonomia del pacco batteria, fenomeno che normalmente avviene anche sui nostri smartphone quando trascorriamo una intera giornata in montagna d’inverno e lo lasciamo esposto a rigide temperature, dall’altro lato non va dimenticato che anche il forte caldo esterno o le elevate temperature all’interno della vettura (nella zona del pacco batteria o dell’elettronica di potenza) possono determinare qualche problemino al livello di prestazioni e persino qualche problemone a livello di sicurezza e funzionalità del pacco batteria. Seppur più semplice dal punto di vista meccanico di un comune motore endotermico, anche i motori elettrici, i pacchi batteria e le centraline elettroniche producono calore durante il loro funzionamento o durante la ricarica degli stessi accumulatori. Calore che deve essere smaltito o che deve comunque essere mantenuto sotto controllo per evitare surriscaldamenti, possibili danni ai circuiti elettrici o alle celle contenenti i componenti chimici e persino incendi agli elementi infiammabili come gli acidi e i solventi che compongono gli elettroliti.

Ecco perché le moderne auto elettriche si avvalgono di un particolare sistema di condizionamento a liquido che, grazie a scambiatori, ventole e circuito di condizionamento, è in grado di raffreddare o riscaldare il pacco batteria, il motore e l’elettronica di bordo in base alle necessità in modo da scongiurare per quanto possibile i problemi di cui abbiamo appena parlato. Per questo motivo, tanto in fase di utilizzo quanto in quella di carica, il sistema di condizionamento deve cercare di mantenere il più possibile il sistema all’interno di un range di temperatura ben determinato.

La American Automobile Association ha voluto però mettere alla prova ben cinque moderni modelli di auto elettriche, tutte di costruttori diversi, per valutare gli effetti che la temperatura potesse avere su gli accumulatori di queste auto. Le vetture, oggetto della prova, erano: BMW i3, Chevrolet Volt, Nissan Leaf, Tesla Model S 75D e una Volkswagen e-Golf del 2017. Tutte queste vetture del 2017 e 2018 disponevano di almeno 100 miglia di autonomia e sono state messe alla prova su un banco in ambiente climatizzato in tre diverse condizioni climatiche: 20°F (-6,6°C), 75°F (24°C circa) e 95°F (35°C). I risultati sono quanto mai chiari e inequivocabili. A -7°C l'autonomia delle auto è diminuita del 12% e questo senza nemmeno attivare il riscaldamento. Attivando il riscaldamento dell'abitacolo il degrado è ancora maggiore con un calo di ben il 41% dell'autonomia totale. Discorso simile ma con minori effetti a temperature elevate sopra lo zero. A 35°C l’autonomia è calata del 4% senza attivare la climatizzazione e fino al 17% quando si attiva il climatizzatore. Cali non di certo trascurabili che vanificano non poco il potenziale o autonomia chilometrica di queste vetture elettriche, creando non pochi disagi agli stessi proprietari.

Naturalmente le Case sono già all'opera per cercare di porre rimedio a questo fastidioso inconveniente. In prima istanza si stanno attuando sempre più test specifici in condizioni climatiche davvero proibitive così da progettare apposite soluzioni isolanti per le batterie. In attesa però di una soluzione o di migliori tecnologie che non soffrino di questi shock termici, i conducenti possono però attuare qualche piccolo trucchetto. I consigli arrivano dagli stessi finlandesi, automobilisti ormai esperti di veicoli a batteria. Se si vuole preservare la carica si deve preriscaldare la propria auto elettrica durante la ricarica, tenere l'auto al riparo in garage per evitarle sbalzi termici e tenere a mente la diversa autonomia in caso di spostamenti lunghi.

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