07 December 2011

Alfa Romeo 159 SW 1750 TBi Ti, prova su strada

L’allestimento Ti esalta il dinamismo della station wagon del Biscione, con un look più audace e un assetto più rigido, ma i consumi...(listino)

Intro

Non cambia in modo sostanziale, ma la 159 model year 2011 si ripresenta ai nastri di partenza con tessuti interni più pregiati e dotazioni più complete, offrendo inoltre nuovi pacchetti tra cui quello denominato Ti dell’esemplare in prova che, pur non snaturando l’indole della station wagon del Biscione, ne esalta la sportività sia dal punto di vista estetico sia da quello dinamico. Esteticamente non è più modernissima, ma è comunque ancora piacevole e caratterizzata da una notevole grinta sportiva sottolineata, nell’allestimento in prova, dai cerchi bruniti e da numerosi particolari rivisti in chiave “racing”.

Ancora attuale...

Il frontale, sviluppato orizzontalmente, è la parte che più risente degli anni, anche perché nel frattempo il nuovo corso stilistico Alfa prevede fari a goccia e preponderanza di lamiera rispetto a griglie o altri particolari invece qui ancora presenti. L’impostazione della carrozzeria bassa e allargata è invece ancora moderna, e permette alla 159 di non sfigurare anche di fronte a concorrenti ben più giovani, soprattutto grazie al notevole equilibrio dei volumi e alle linee nel contempo eleganti e sportive.

Gli interni...

Se l’esterno è quindi ancora piacevole, dentro la plancia mostra qualche ruga soprattutto in termini di funzionalità. Il quadro di comando del climatizzatore, dal funzionamento comunque efficace, è troppo vicino alla leva del cambio, i pulsanti di radio e navigatore non sono molto intuitivi da azionare e i numerosi comandi sulle levette dietro al volante richiedono notevole pratica per poterli utilizzare efficacemente. In compenso il posto di guida è quasi perfetto per guidatori di corporatura normale, con sedile basso e avvolgente, ampie regolazioni per cuscino e schienale e volante facilmente adattabile alle esigenze di tutti. Una volta al volante, si apprezza la buona visibilità anteriore, mentre dietro è consigliabile affidarsi ai sensori di parcheggio proposti a richiesta insieme ai meno indispensabili anteriori.

Abitabilità

Lo spazio è buono per quattro adulti, che trovano qualche limite solo nell’altezza del padiglione posteriore, mentre per quanto riguarda il bagagliaio, la forma regolare e la facilità di accesso compensano ampiamente una capacità non certo da record. I materiali di finitura sono abbastanza curati, e in alcuni casi persino lussuosi pur considerando che questa versione rappresenta il top di gamma.

Sono però presenti anche alcune piccole imperfezioni di realizzazione che, pur non gravi in assoluto, restituiscono un’impressione talvolta poco positiva vista comunque la validità complessiva della vettura. Per quanto riguarda gli accessori, la 159 è ben equipaggiata già dall’allestimento Progression, che prevede di serie tra l’altro air bag fino ai sedili posteriori e anche a protezione delle ginocchia del guidatore, clima automatico, cerchi in lega da 16” e autoradio. La Distinctive aggiunge tra l’altro fendinebbia, cruise control e specchi ribaltabili elettricamente, mentre se si sceglie anche il Pack Ti della versione in prova l’allestimento è completato da cerchi da 18” con assetto specifico, sedili riscaldati in pelle e alcantara e numerosi particolari con finitura in carbonio. Il tutto a un prezzo vicino ai 35.000 euro, comunque piuttosto negoziabile in fase di trattativa finale vista la preferenza del mercato, in questo segmento, per le versioni a gasolio.

Su strada

Al di là dell’aspetto estetico, è comunque il motore l’aspetto più interessante di questa versione. Si tratta di un quattro cilindri a iniezione diretta e doppio variatore di fase, con turbina a bassa inerzia e flusso ottimizzato dei flussi in ingresso e uscita dalla camera di scoppio grazie alla tecnologia denominata “scavenging”. Sul banco a rulli ha superato facilmente i 200 Cv dichiarati, ma è soprattutto su strada che mostra ottima disponibilità fin dai giri più bassi, spingendo poi con costanza fino a ben oltre il regime di potenza massima. Solo l’inserimento della turbina avviene con poca gradualità, tanto che la coppia arriva quasi all’improvviso provocando, nelle accelerazioni più impegnate soprattutto su fondi ad aderenza non ottimale, fastidiosi accenni di pattinamento con frustrante inserimento del controllo elettronico della trazione.

 

Prestazioni

Le prestazioni sono comunque notevoli sia in accelerazione sia in ripresa anche grazie ai rapporti del cambio piuttosto corti, tanto da rendere in pratica inutile il ricorso al cambio, perlomeno se ci si trova al di sopra del regime di coppia massima. Nelle condizioni opposte, i freni mostrano buona sensibilità al comando con spazi di arresto nel complesso ridotti e buona resistenza alla fatica anche in condizioni di pieno carico. Per quanto riguarda lo sterzo, i più sportivi vorrebbero un comando ancora più diretto e sensibile ai piccoli angoli  del volante, anche perché l’efficacia del telaio e la validità dell’assetto assicurano eccellente agilità su tutti i percorsi con rapidi inserimenti in curva e valido comportamento anche del retrotreno in fase di appoggio.

Consumi

Tutto bene dunque? Quasi, visto che il cambio, un sei marce manuale unica scelta disponibile, appare afflitto da difficile manovrabilità ed eccessiva escursione della leva, che arriva a penalizzare, nelle condizioni di guida più impegnate, le ottime prestazioni generali assicurate dalla meccanica. Che non si ripercuotono neppure sul confort interno, perlomeno a livello acustico, visto che in abitacolo filtra solo il rumore di rotolamento dei pneumatici essendo il motore molto ben insonorizzato. Ultimo sguardo ai consumi, che risentono inevitabilmente della brillantezza della meccanica, con percorrenze nell’ordine dei 10 km/litro. Ma in città non siamo andati oltre i 7,4 km/l.

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