Alla guida, delle due portiere in più non vi è traccia. Né il leggero aggravio di peso, né gli ingombri leggermente maggiori, alterano il dna della compatta inglese. A bordo si respira un’aria decisamente familiare, con la seduta bassa, il volante sportivo verticale e l’acceleratore incernierato in basso. Bastano pochi km per accorgersi poi di come non si sia persa nulla della sua proverbiale maneggevolezza e sportività, complice oltre all’assetto, in questo caso, il motore.
E’ il vero piatto forte di questa SD e, se si esclude il timbro un po’ invadente a freddo, è quasi esente da difetti. Pronto, reattivo ai comandi del gas, vanta una coppia superiore alla più potente sorella a benzina, con 360 Nm disponibili già da 1.500 giri e costanti sino a 2.750 giri/ min. Quanto basta per avvantaggiarla nell’uso in città e garantire una progressione così vigorosa da consentire riprese degne di vetture di cilindrata e potenza sensibilmente superiori.
Divertente, dinamica, gustosa, la nuova Mini ferma il cronometro in tempi non troppo distanti dalla Cooper S a benzina della precedente generazione. In poco più di 7 secondi tocca i 100 km/h da fermo, in 28,55 secondi traguarda il km, sempre con partenza da fermo, e la corsa si arresta solo poco prima dei 220 km/h. Numeri di spessore, dunque, affiancati da intervalli di ripresa altrettanto incisivi, garantiti dalla generosa riserva di coppia sin dai bassi regimi e a un peso rimasto ancora accettabile: 1.365 kg rilevati dal nostro Centro Prove con il pieno di carburante.
Lo sterzo, che vanta una gran prontezza, l’assetto rigido e la generosa gommatura 205/45 sui cerchi da 17”, garantiscono inoltre inserimenti repentini e un gran maneggevolezza sul misto. Selezionando la modalità Sport, la nuova SD diviene ancora più pronta e reattiva, con un maggior carico al volante e una risposta quasi immediata ai comandi del gas. Degno di nota anche il funzionamento dell’impianto frenante, sia per quanto riguarda gli spazi di arresto, da 100 km/h bastano 36,8 metri per arrestarsi, sia in termini di modulabilità e resistenza alla fatica. Soltanto discreto invece il confort, non tanto per quel che concerne la rumorosità, quanto per la taratura rigida delle sospensioni che, abbinata alla spalla ribassata delle ruote da 17 pollici, penalizza la marcia sui fondi più accidentati. Ci si può comunque consolare con i consumi, dato che in città sfiora i 14 km/litro, un dato interessante soprattutto alla luce delle notevoli prestazioni di cui è capace, ed anche la marcia autostradale conferma l’ottimo rendimento del motore con 15,2 km/l rilevati.