Prestazioni più elevate, consumi invariati e miglior vita del motore. Questa
in sintesi la sfida lanciata da Shell con la sua nuova benzina senza piombo,
la V-Power. Elevato numero di ottano (99) e presenza di additivi scelti
sono le caratteristiche principali del nuovo carburante provato a fondo
dal nostro Centro Prove. Tutti i risultati sul numero di Automobilismo
di Agosto 2001
ll nostro test si è svolto in due diverse fasi: una mirata a verificare
un eventuale incremento delle prestazioni, la seconda per verificare la
riduzione della quantità di depositi della combustione presenti sui colli
delle valvole. Per il primo test abbiamo messo alla frusta due vetture
moderne ma dotate di propulsori di indole molto diversa: la
Honda
S2000
e l’
Audi A4 2.0. La prima è una spider sportiva dotata di un
propulsore
due litri aspirato, con un’elevata potenza specifica, ben 104,5 CV/litro
con la verde classica (N.O. pari a 95). La seconda è una brillante berlina,
sempre duemila di cilindrata, ma con un carattere molto meno esasperato
in termini di prestazioni; la sua potenza specifica è infatti dell’ordine
dei 65 CV/litro.
Per curve di potenza, dati e commenti rimandiamo al servizio sul giornale.
Per la seconda parte della prova la scelta è caduta su una Hyundai Lantra
1.5 con oltre 107.000 Km all’attivo e con la quale abbiamo effettuato
quasi 2.600 Km con la V-Power per poi controllare, smontata la testata,
le condizioni delle valvole. Una volta aperto il motore si è potuto constatare
come, nonostante i 107.076 km all’attivo, valvole e camera di scoppio
si presentavano in buone condizioni. Lo scopo è stato quello di verificare
se le incrostazioni vengano effettivamente rimosse utilizzando la neonata
del gruppo Shell.
E’ da notare come, superati i 2,200 Km circa, il motore ha evidenziato
sensibili miglioramenti in termini di ripresa ed elasticità, permettendo
riprese dalla quinta molto più fluide e decise. Resta da vedere la questione
costo. Trecento lire al litro non sono poche, ma è certo che questa benzina
è valida, sia per prestazioni offerte, che per miglior vita del motore.
L’unico consiglio che ci sentiamo di dare è di utilizzarla per qualche
migliaio di chilometri ogni 15 o 20 mila, in modo da pulire bene valvole
e relative sedi, ripristinando un’elevata efficienza.
Prestazioni
più elevate, consumi invariati e miglior vita del motore. Questa in
sintesi
la sfida lanciata da Shell con la sua nuova benzina senza piombo, la V-Power.
Elevato numero di ottano (99) e presenza di additivi scelti sono le
caratteristiche
principali del nuovo carburante provato a fondo dal nostro Centro Prove.
Tutti i risultati sul numero di Automobilismo di Agosto 2001
ll nostro test si è svolto in due diverse
fasi: una mirata a verificare un eventuale incremento delle prestazioni,
la seconda per verificare la riduzione della quantità di depositi della
combustione presenti sui colli delle valvole. Per il primo test abbiamo
messo alla frusta due vetture moderne ma dotate di propulsori di indole
molto diversa: la
Honda S2000 e l’
Audi A4
2.0. La prima
è una spider sportiva dotata di un propulsore due litri aspirato, con
un’elevata
potenza specifica, ben 104,5 CV/litro con la verde classica (N.O. pari
a 95). La seconda è una brillante berlina, sempre duemila di cilindrata,
ma con un carattere molto meno esasperato in termini di prestazioni; la
sua potenza specifica è infatti dell’ordine dei 65 CV/litro.
Per curve di potenza, dati e commenti rimandiamo
al servizio sul giornale.
Per
la seconda parte della prova la scelta è caduta su una Hyundai Lantra 1.5
con oltre 107.000 Km all’attivo e con la quale abbiamo effettuato quasi
2.600 Km con la V-Power per poi controllare, smontata la testata, le condizioni
delle valvole. Una volta aperto il motore si è potuto constatare come,
nonostante i 107.076 km all’attivo, valvole e camera di scoppio si
presentavano
in buone condizioni. Lo scopo è stato quello di verificare se le
incrostazioni vengano effettivamente rimosse utilizzando la neonata del
gruppo Shell.
Le foto parlano da sole
E’ da notare come, superati i 2,200 Km
circa, il motore ha evidenziato sensibili miglioramenti in termini di ripresa
ed elasticità, permettendo riprese dalla quinta molto più fluide
e decise.
Resta da vedere la questione costo. Trecento lire al litro non sono poche,
ma è certo che questa benzina è valida, sia per prestazioni
offerte, che
per miglior vita del motore. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare
è di utilizzarla per qualche migliaio di chilometri ogni 15 o 20 mila,
in modo da pulire bene valvole e relative sedi, ripristinando un’elevata
efficienza.