27 May 2003

Testata la V-Power

Testata la V-Power

Testata la v-power



Prestazioni più elevate, consumi invariati e miglior vita del motore. Questa in sintesi la sfida lanciata da Shell con la sua nuova benzina senza piombo, la V-Power. Elevato numero di ottano (99) e presenza di additivi scelti sono le caratteristiche principali del nuovo carburante provato a fondo dal nostro Centro Prove. Tutti i risultati sul numero di Automobilismo di Agosto 2001


ll nostro test si è svolto in due diverse fasi: una mirata a verificare un eventuale incremento delle prestazioni, la seconda per verificare la riduzione della quantità di depositi della combustione presenti sui colli delle valvole. Per il primo test abbiamo messo alla frusta due vetture moderne ma dotate di propulsori di indole molto diversa: la Honda S2000 e l’ Audi A4 2.0. La prima è una spider sportiva dotata di un propulsore due litri aspirato, con un’elevata potenza specifica, ben 104,5 CV/litro con la verde classica (N.O. pari a 95). La seconda è una brillante berlina, sempre duemila di cilindrata, ma con un carattere molto meno esasperato in termini di prestazioni; la sua potenza specifica è infatti dell’ordine dei 65 CV/litro.
Per curve di potenza, dati e commenti rimandiamo al servizio sul giornale.

Per la seconda parte della prova la scelta è caduta su una Hyundai Lantra 1.5 con oltre 107.000 Km all’attivo e con la quale abbiamo effettuato quasi 2.600 Km con la V-Power per poi controllare, smontata la testata, le condizioni delle valvole. Una volta aperto il motore si è potuto constatare come, nonostante i 107.076 km all’attivo, valvole e camera di scoppio si presentavano in buone condizioni. Lo scopo  è stato quello di verificare se le incrostazioni vengano effettivamente rimosse utilizzando la neonata del gruppo Shell.

E’ da notare come, superati i 2,200 Km circa, il motore ha evidenziato sensibili miglioramenti in termini di ripresa ed elasticità, permettendo riprese dalla quinta molto più fluide e decise. Resta da vedere la questione costo. Trecento lire al litro non sono poche, ma è certo che questa benzina è valida, sia per prestazioni offerte, che per miglior vita del motore. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare è di utilizzarla per qualche migliaio di chilometri ogni 15 o 20 mila, in modo da pulire bene valvole e relative sedi, ripristinando un’elevata efficienza.
Prestazioni più elevate, consumi invariati e miglior vita del motore. Questa in sintesi la sfida lanciata da Shell con la sua nuova benzina senza piombo, la V-Power. Elevato numero di ottano (99) e presenza di additivi scelti sono le caratteristiche principali del nuovo carburante provato a fondo dal nostro Centro Prove. Tutti i risultati sul numero di Automobilismo di Agosto 2001



ll nostro test si è svolto in due diverse fasi: una mirata a verificare un eventuale incremento delle prestazioni, la seconda per verificare la riduzione della quantità di depositi della combustione presenti sui colli delle valvole. Per il primo test abbiamo messo alla frusta due vetture moderne ma dotate di propulsori di indole molto diversa: la Honda S2000 e l’ Audi A4 2.0. La prima è una spider sportiva dotata di un propulsore due litri aspirato, con un’elevata potenza specifica, ben 104,5 CV/litro con la verde classica (N.O. pari a 95). La seconda è una brillante berlina, sempre duemila di cilindrata, ma con un carattere molto meno esasperato in termini di prestazioni; la sua potenza specifica è infatti dell’ordine dei 65 CV/litro.
Per curve di potenza, dati e commenti rimandiamo al servizio sul giornale.

Per la seconda parte della prova la scelta è caduta su una Hyundai Lantra 1.5 con oltre 107.000 Km all’attivo e con la quale abbiamo effettuato quasi 2.600 Km con la V-Power per poi controllare, smontata la testata, le condizioni delle valvole. Una volta aperto il motore si è potuto constatare come, nonostante i 107.076 km all’attivo, valvole e camera di scoppio si presentavano in buone condizioni. Lo scopo  è stato quello di verificare se le incrostazioni vengano effettivamente rimosse utilizzando la neonata del gruppo Shell.


Le foto parlano da sole

Prima
 Dopo






E’ da notare come, superati i 2,200 Km circa, il motore ha evidenziato sensibili miglioramenti in termini di ripresa ed elasticità, permettendo riprese dalla quinta molto più fluide e decise. Resta da vedere la questione costo. Trecento lire al litro non sono poche, ma è certo che questa benzina è valida, sia per prestazioni offerte, che per miglior vita del motore. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare è di utilizzarla per qualche migliaio di chilometri ogni 15 o 20 mila, in modo da pulire bene valvole e relative sedi, ripristinando un’elevata efficienza.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA