Con l’arrivo dell’inverno uno dei problemi più frequenti è il parabrezza ghiacciato al mattino, che per molti italiani rappresenta un problema quasi quotidiano. Contenitori di CD, carte di credito, nel corso degli anni ogni sorta di oggetto è stato utilizzato per eliminare ghiaccio e neve dai parabrezza. Molti conoscono quella sgradevole sensazione che si prova quando si esce di casa al freddo, magari con una certa fretta perché si è anche in ritardo per andare al lavoro, e si trova il parabrezza ricoperto di neve o ghiaccio.
In questo caso non è infrequente assistere a una serie di tentativi, più o meno riusciti, di eliminare il ghiaccio dal parabrezza, anche perché guidare con il parabrezza non perfettamente pulito rappresenta un rischio per la sicurezza. Ma quali sono le migliori soluzioni in caso di temperature sotto lo zero o abbondanti nevicate? Esistono in commercio deghiaccianti chimici, elettrici e meccanici, ognuno dotato di vantaggi e svantaggi. I riscaldatori elettrici (simili a phon per capelli, che si alimentano dalla presa accendisigari) sono un po’ lenti, ma sono una soluzione molto pulita.
Se avete fretta dimenticate l’aria calda dell’impianto di riscaldamento dell’auto indirizzata verso il parabrezza: oltre a dover aspettare che il motore sia ben caldo, l’aria calda spruzzata dall’interno impiega molto tempo a riscaldare il parabrezza, e può essere efficace solo nella parte inferiore. Gli spray invece sono più rapidi, ma oltre al costo, utilizzano spesso gas che possono essere dannosi per l’ambiente, inoltre può capitare di ritrovarsi la bomboletta esaurita proprio al momento del bisogno.