26 September 2011

News: da Annozero un danno per la MiTo

Depositata la prima relazione dei consulenti tecnici del Tribunale di Torino che danno ragione a Fiat contro Annozero, ma contengono il danno di immagine...

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I consulenti tecnici del Tribunale di Torino danno ragione a Fiat contro Annozero, ma contengono il danno di immagine che il gruppo ha ritenuto di aver subito. Prima relazione di consulenza tecnica nel giudizio civile promosso da Fiat Group Automobiles contro Rai e Santoro per il servizio dedicato alla prova di velocità fra un’Alfa Romeo Mito, una Mini Cooper ed una Citroën DS3 organizzata nell’autunno 2010 dal mensile Topgear sul circuito di Varano.

In 63 pagine i consulenti rispondono agli otto quesiti posti loro dal tribunale e le conclusioni, punto per punto, sono chiare. Alla fine scrivono: «Per la ritenuta idoneità alla lesione di immagine, individuiamo quale valore economico coinvolto un importo pari a 1,75 milioni di euro». Gli avvocati di Fiat Group Automobiles, Michele Briamonte e Marco Carbonaro, sostennero nel ricorso presentato a dicembre che era stato del tutto inappropriato il commento dell’autore del servizio, Corrado Formigli: «La Mito si è beccata 3 secondi dalle altre». E contestarono la citazione «in forma di spezzatino» di un precedente servizio di Quattroruote: «La prova su strada condotta dalla rivista non era incentrata sulla velocità di percorrenza sul giro o, almeno, non solo. Era, infatti, finalizzata a confrontare, valutare e giudicare una vasta serie di parametri ed elementi delle tre auto, in base ai quali Mito ricevette il punteggio complessivo più alto. Si trattava delle prestazioni tecniche di ripresa e frenata, consumi, prezzi, comfort dell’abitacolo e del posto di guida, accessori, dotazioni di sicurezza». I legali conclusero chiedendo 20 milioni di danni.

 

Adesso i professori Francesco Profumo, Federico Cheli e Salvatore Vicari, esaminate le memorie delle parti, scrivono: «Il test di Annozero non può essere ritenuto tecnicamente valido per confrontare differenti vetture anche in considerazione della mancata indicazione di dati sulle motorizzazioni e sugli allestimenti delle stesse». Importante il quinto quesito: «Tenuto conto dei non contestati dati Auditel di un ascolto della trasmissione televisiva del 2 dicembre 2010 da parte di circa 5 milioni di spettatori... dicano i consulenti se i giudizi negativi espressi abbiano influito sull’immagine della Mito sul mercato italiano..».E ancora...«L’informazione ha generato un danno di immagine per l’Alfa Romeo Mito che si è manifestato in un cambiamento di percezione dei clienti, pari all’1,2% dei telespettatori, coerente con l’inversione nel trend di risultati in termini di minori immatricolazioni».

E precisano, in relazione al successivo quesito: «Non vi sono elementi che facciano ritenere che il contenuto tecnico della trasmissione Annozero sia stato idoneo a determinare una perdita di immagine di una casa produttrice come il Gruppo Fiat, se non nei limiti del danno sofferto dal marchio Alfa Romeo Mito». Aggiungono: ««Non vi sono riscontri per ritenere che l’Alfa Romeo e la Fiat Auto per estensione abbiano sofferto una perdita significativa d’immagine, se non - ribadiscono - nei limiti del danno sofferto dal marchio Alfa Romeo Mito».

 

fonte : http://www.lastampa.it/

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