Dazi auto Usa: una mannaia da 700 miliardi di euro

La guerra commerciale, scatenata da Donald Trump, tra gli Stati Uniti e gli altri continenti potrebbe costare caro al settore automotive del Vecchio Continente.

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Stando ai dati elaborati dal Center for Automotive Research, un centro di ricerca tedesco dell’università di Duisburg-Essen, la guerra dei dazi doganali, portata avanti da Donald Trump soprattutto nei confronti della Cina ma anche nei riguardi di tutta l’Unione Europea, potrebbe danneggiare pesantemente l’intero settore automotive con pesanti ripercussioni anche per gli anni a venire. Proprio in un periodo di già per nulla florido per il settore automobilistico e per tutta la sua filiera, le perdite che queste nuove limitazioni al libero scambio e alle esportazioni/importazioni potrebbero comportare potrebbero avere dei risvolti per nulla positivi anzi estremamente pesanti anche per gli anni a venire. Stando, infatti, ai calcoli del Center for Automotive Research, se la situazione dovesse rimanere immutata o addirittura peggiorare, le perdite globali per questo settore si quantificherebbero in circa 700 miliardi di euro per i prossimi anni.

Un vero e proprio tracollo che sarebbe riconducibile in parte al mancato introito dato dalle minori vendite, riduzione che sarebbe quantificabile in circa 35 milioni di autoveicoli da qui al 2024. Questa chiusura “protezionistica” nei confronti dei prodotti esteri non potrà che portare a un sempre maggiore calo negli scambi tra Usa, Europa e Cina. Non dimenticando oltremodo che il mercato cinese risulti fondamentale per l’industria automobilistica tedesca.

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