Auto elettriche? Vanno considerate come fossero smartphone

Presto caricheremo le vetture elettriche come oggi già facciamo con gli smartphone, in modo semplice e veloce. A dirlo Francesco Venturini, l’ad di Enel X.

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Parliamoci chiaro, non saranno sicuramente gli ecoincentivi, seppur consistenti, a spingere un largo pubblico ad acquistare una nuova auto elettrica. Semmai una diffusa ed efficiente rete di ricarica, che renda il ripristino dello stato di carica dei pacchi batteria quanto mai semplice e veloce, potrebbe veramente fare la differenza. Dopotutto si sa che ancor’oggi i maggiori problemi delle auto a batteria sono l’elevato costo iniziale, la scarsa autonomia, la poca diffusione delle postazioni di ricarica e la eccessiva lentezza nel rifornimento di energia. Dello stesso parere è Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X, che vede nella ricarica il vero ostacolo alla diffusione delle auto a batteria. Una più diffusa e migliore infrastruttura di ricarica porterebbe, infatti, molte persone a smetterla di pensare di non poter vivere una vita normale con una macchina elettrica. Per questo Enel X si è impegnata in primis per coprire quanto più possibile tutto lo stivale con colonnine sulla viabilità ordinaria e in secondo luogo per offrire quante più colonnine di ricarica rapida possibile, facendo in modo che queste fossero accessibili a un numero sempre maggiore di modelli oggi sul mercato.

Ora Enel X si posta due nuovi obiettivi: da un lato rendere disponibile la ricarica anche all’interno delle autostrade con colonnine capaci di potenze fino a 350 kW e dall’altro incrementare in modo consistente il numero di colonnine anche rapide presenti all’interno dei centri urbani per fare in modo che gli automobilisti possano avere la stessa esperienza che ora hanno quando si devono rifornire da un comune benzinaio: ampia scelta e rapidità di rifornimento. Per questo punteremo su colonnine con potenze comprese tra i 100 e i 180 kW da affiancare alle ben note colonnine da 22 e 50 kW. Ultimo tassello sarà il miglioramento delle condizioni di ricarica in ambito domestico con colonnine e wallbox sempre più veloci ed efficienti e con un costo dell’energia che non diventi proibitivo con il crescere della potenza. Nello stesso tempo servirà una installazione di colonnine capillare e strategica per fare in modo che anche chi non necessiti di una ricarica veloce o di una ricarica completa del proprio pacco batteria possa comunque ricaricare in totale serenità, adoperando l’auto come se fosse uno qualunque smartphone con la batteria ormai a fine vita quindi collegandosi in ogni luogo anche solo per una piccola percentuale di ricarica. Anche se hai la batteria quasi carica, quando ne hai la possibilità, ti attacchi: vai al supermercato, ti colleghi e rifornisci di 20-30 km; poi, lo fai di nuovo alla prossima sosta. L’obiettivo è la capillarità: dovremo avere centinaia e centinaia di migliaia di prese elettriche, così caricare l'auto diventerà normale.

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