27 October 2013

Nuovo Codice della Strada 2014

Il nuovo Codice della Strada, più snello e chiaro, potrebbe vedere la luce a metà del prossimo anno e portare diverse novità, da un inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l'effetto di alcol e droghe, al patentino....

Nuovo codice della strada 2014

Il nuovo Codice della Strada, più snello e chiaro, potrebbe vedere la luce a metà del prossimo anno e portare diverse novità, da un inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l'effetto di alcol e droghe, al patentino a punti per responsabilizzare i giovani, fino all'obbligo anche per i ciclisti di conoscere le norme che regolano la circolazione.

E per sostenere economicamente la mobilità e la sicurezza stradale si potrebbe attingere alle multe, destinandone metà degli introiti a questi scopi.

Lo hanno annunciato, alla 68/ma 'Conferenza del traffico e della circolazione' organizzata oggi a Roma dall'Aci, il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis e il presidente della commissione Trasporti della Camera Michele Meta.

I due rappresentati delle istituzioni hanno accolto la richiesta dell'Aci: arrivare al varo del nuovo Codice entro il 2014, semplificando l'attuale ''garbuglio''. 

 

 

“L’Italia è una repubblica fondata sull’automobile. La vita reale lo dimostra in modo inconfutabile: l’auto è usata quotidianamente da 34 milioni di persone solo nel nostro Paese, che è primo in Europa nel rapporto auto/abitanti con 60 veicoli ogni 100 persone; l’auto dà lavoro a 1.200.000 italiani, produce più dell’11% del Pil e contribuisce per oltre il 16% al gettito fiscale nazionale con quasi 60 miliardi di euro”. Con queste parole il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha aperto proprio a Roma i lavori della 68a Conferenza del Traffico e della Circolazione.

 

 Il principale testo di riferimento è il Codice della Strada, in vigore dal 30 aprile 1992: in 7.826 giorni è stato modificato 70 volte (una variazione ogni 4 mesi!) e oggi è composto da 245 articoli, a cui si aggiungono i 408 del regolamento di esecuzione e 19 appendici. Gli automobilisti ormai lo ignorano, giudicandolo “troppo tecnico” e “confuso”.

 

 

Non è solo un problema di infrazioni (gli automobilisti hanno speso nel 2012 oltre 2,5 miliardi di euro in multe), ma più in generale un’emergenza culturale che deve trovare soluzione: i comportamenti scorretti al volante hanno provocato oltre 184.500 incidenti stradali solo l’anno scorso, per un totale di 3.650 morti e 260.500 feriti.

L’appello dell’ACI per la semplificazione ha trovato risposte concrete nell’azione del Governo e del Parlamento che negli ultimi tempi si sono attivati per una rivisitazione omogenea delle regole della strada. Il 26 luglio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge delega per varare entro 18 mesi la riforma del Codice della Strada e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, si è impegnato in prima persona nello studio di un testo che porti innovazione e chiarezza sulla rete viaria nazionale.

Il nuovo “Codice 2.0” della Strada porterà vantaggi a 360° sulla mobilità: non solo perché detterà regole più chiare di comportamento, ma soprattutto perché costituirà l’ossatura di una semplificazione più cospicua nel comparto dei trasporti e della circolazione stradale. Il settore dell’auto è già stato pioniere di ammodernamento per la pubblica amministrazione negli ultimi anni, con la nascita dello Sportello Telematico dell’Automobilista che ha ridotto da 5 a 1 gli accessi ad uffici diversi per il completamento di una pratica automobilistica.

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