L'agenzia americana per la protezione dell'ambiente ha tuonato a gran voce: “E’ uno scandalo peggio del dieselgate”. Nello specifico l’Epa si sta riferendo al nuovo scandalo sulle emissioni che è venuto alla luce negli Usa. A essere coinvolti questa volta vi sarebbero almeno 500 mila pick-up diesel commercializzati negli Usa e truccati per incrementare le prestazioni del proprio motore.

Tali modelli sarebbero, infatti, dotati di un defeat device, un dispositivo che inibisce i sistemi di trattamento dei gas di scarico per migliorare le prestazioni, che però non sarebbe stato installato direttamente in fabbrica dai costruttori, bensì dai proprietari che, affidandosi a officine specializzate, avrebbero fatto modificare l'elettronica di gestione del propulsore al fine di incrementarne le performance.

Stando alle prime indagini, condotte negli ultimi cinque anni, sembra proprio che la pratica di manipolare l’elettronica dei motori diesel specie dei pick-up di maggiori dimensioni e potenze sia quanto mai all’ordine del giorno e largamente diffusa in tutto il Paese. Solo negli States esisterebbero, infatti, almeno 28 aziende attive nella realizzazione di almeno 45 differenti defeat device per pick-up diesel.

Questa indagine avrebbe quindi spinto la stessa Epa ad affermare che questo scandalo avrebbe proporzioni persino superiori rispetto a quelle del dieselgate del 2015. Seppur, infatti, l'effettiva portata ambientale di tali pratiche illegali risulti a oggi incalcolabile, dalle prime indagini solo sui pick-up di maggiori dimensioni sarebbe emerso come le modifiche comporterebbero un incremento di circa 570.000 tonnellate delle emissioni complessive di diossido di azoto (NO2) e un incremento dio circa 5.000 tonnellate delle emissioni complessive di particolato (PM).