Matteo Di Lallo
22 December 2020

Guida autonoma: quali sono i livelli?

Sono sei i livelli che caratterizzano l’evoluzione dei sistemi di guida autonoma delle moderne autovetture. Ma come sono caratterizzati? Scopriamolo insieme.

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Per guida autonoma si intende l’insieme di soluzioni hardware e software che consentono ipoteticamente a una macchina di muoversi da sola, spostandosi da una destinazione all’altra senza l’intervento umano. Per muoversi sulla strada, un sistema di guida autonoma deve osservare, monitorare, convogliare immagini e dati in un unico flusso coerente di informazioni, le quali servono per prendere delle decisioni strategiche. Per farlo si avvale di un software e di un hardware. Il primo è caratterizzato dagli algoritmi di intelligenza artificiale e dal cosiddetto “deep learning” mentre il secondo è composto dai numerosi sensori (radar, laser, ultrasuoni, lidar e telecamere) sparsi per la vettura, dal computer di bordo e dalla cartografia digitale con connessione 4G o 5G e GPS. Ma quanti e quali sono i livelli della scala per la guida autonoma? Secondo la Society of automotive engineers (Sae) e l’Istituto Federale di Ricerca per i Trasporti e la Mobilità tedesco (Bundesanstalt für Straßenwesen), esistono ben 6 differenti livelli di guida autonoma che possono classificare il livello di automazione di un veicolo, partendo dallo 0 (nessuna automazione) per arrivare al livello 5, ovvero la vettura autonoma al 100%, priva di volante e di pedali. Ma vediamoli insieme per capire cosa identifica ogni livello.

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In questa situazione ad avere il completo controllo del veicolo è il guidatore che è l’unico in grado di gestire direzione e velocità dell'automobile senza alcuni minimo intervento a livello di sicurezza e/o assistenza alla guida. Sono di solito quelle vetture prodotte prima degli anni 2000 o particolarmente economiche cioè prive di supporti o ausili alla guida elettronici (non vi è nemmeno il cruise control passivo).

In questo caso la vettura viene equipaggiata con il Cruise Control o persino il più evoluto Cruise Control Adattivo. In questo moto il conducente può distogliere l’attenzione dal pedale dell’acceleratore così da far risposare la gamba, lasciando che la vettura si occupi di accelerare al posto suo fino a una velocità impostata e da li mantenerla fino a un nuovo ordine da parte del guidatore.

Con questo livello sulla vettura vengono introdotti anche la frenata automatica e il mantenimento della corsia. In questo modo il conducente potrà in alcuni contesti, come per esempio in autostrada o in zone in cui si verificano particolari rallentamenti a causa del traffico, non preoccuparsi di freno e volante pur mantenendo come nel primo livello un elevato livello di attenzione a ciò che succede davanti e intorno alla vettura. Ricordiamo che i sistemi in questo caso sanno semplicemente mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che precede e mantenere il veicolo al centro della corsia, non sono ancora in grado di effettuare delle vere e proprie manovre.

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Rispetto al Livello 2 il grado di automazione si fa ancora maggiore con la vettura che è ora in grado di gestire freno e acceleratore in modo adattivo, rispettando le distanze di sicurezza e leggendo i cartelli tramite telecamere o cartografia GPS, e di interagire in modo avanzato sullo sterzo in modo da mantenere il veicolo al centro della corsia, evitare uscite di strada, seguire il profilo del manto stradale, eseguire curve o cambi di direzione e persino sorpassare un veicolo che ci precede semplicemente azionando l’indicatore di direzione. Sono quindi auto capaci di guidare in maniera semi-autonoma in alcuni contesti, come per esempio in autostrada o in zone in cui si verificano particolari rallentamenti a causa del traffico o nelle aree in cui il traffico è intenso.

Con questo livello la vettura è in grado di guidare da sola per buona parte delle situazioni che gli si parano davanti nella vita reale. Le vetture con questo tipo di tecnologia sono anche capaci di comunicare fra di loro per meglio reagire e con maggiore tempestività a possibili imprevisti o situazioni pericolose. Il livello di attenzione del conducente cala enormemente e la vettura è in grado di gestire anche situazioni complesse. Non possiamo però ancora fidarci al 100% e per questo motivo il conducente si trova ancora seduto al posto di comando, pronto a intervenire in caso di necessità o pericolo.

Siamo così giunti al livello più alto di guida autonoma, quello nel quale la vettura è in grado di guidare in totale autonomia senza la presenza di un vero conducente e in tutte le condizioni reali quotidiane. Potrà persino sparire il volante e i relativi pedali di guida. Il conducente non dovrà più preoccuparsi di nulla, nemmeno di tenere un occhio vigile sulla vettura. Stiamo parlando di auto connesse, capaci di interagire e comunicare tanto tra di loro quanto con le infrastrutture. Sapranno quindi gestire qualsiasi tipo di situazione, anche la più pericoloso, in totale autonomia, prendendo loro stesse la giusta o la migliore decisione.

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