Ha un aspetto ancora più deciso che si abbina a delle lievi modifiche all’interno. Invariati i motori, tutti turbo: 1.2 a benzina con tre cilindri, 1.5 turbodiesel entrambi da 131 Cv e 1.6 con tecnologia ibrida plug-in da 181 Cv ma che, grazie al contributo del motore elettrico, arriva a 224 Cv combinati.
L’Ibrida è l’auto che abbiamo guidato e nella più completa versione Shine Pack da 46.100 euro: i prezzi delle plug-in partono dai 42.350 euro della Feel con una dotazione che è comunque molto generosa. Per una Citroën C5 Aircross con il 1.2 a benzina possono già bastare 28.700 euro e 30.200 per il diesel.
Ma attenzione: stiamo parlando della versione Live che dentro è rimasta come le C5 Aircross pre-restyling: con la stessa plancia, il sistema multimediale con schermo da 8 pollici e non 10, il cruscotto a lancette anziché digitale di 12,3 pollici e finiture che sono comunque piuttosto curate.
Consigliabile è dunque la versione Feel Pack da 31.700 euro per la 1.200 e da 33.200 per il 1.500 cc diesel e 43.100 per l’ibrida che hanno di serie i sedili Advanced Comfort che utilizzano un secondo strato più morbido e spesso 1,5 cm.
Il risultato è che la seduta è soffice in superficie e quindi più gradevole, senza risultare troppo cedevole. Invariato il resto dell’abitacolo, che è ricco di vani, profondo e ben refrigerato quello fra i sedili e arioso.
Rispetto alle versioni diesel e al benzina, la plug-in perde 120 litri di capacità carico a causa dell’ingombro delle batterie sistemate sotto il divano, della batteria dei servizi e poi delle più voluminose sospensioni multilink, mentre le non ibride montano il più semplice ponte torcente.
Lo spazio in meno è però solo nel doppiofondo che infatti si riduce ad appena 10 litri, mentre il vano principale di 450 litri è invariato. In ogni caso, facendo avanzare il divano si guadagnano altri 140 litri per arrivare a 600 totali o 720 sulle versioni non ibride.
Più in generale all’interno le modifiche alla Citroën C5 Aircross del restyling sono di dettaglio: le plastiche sono più scure, ci sono dei nuovi rivestimenti e un inedito sistema multimediale, con lo schermo di 10 pollici montato a sbalzo e dunque più vicino agli occupanti. Il display è brillante, reattivo e ben definito e offre di serie Apple CarPlay e Android Auto.
Dallo schermo si gestiscono anche i comandi del climatizzatore che si richiamano con un altro tasto a sfioramento sottostante. Col restyling è arrivata una seconda presa Usb in area anteriore mentre dietro ce n’è sempre una.
Alla guida della Citroën C5 Aircross 1.600 Hybrid, la prima cosa che si nota è il confort: le sospensioni assorbono con efficacia le irregolarità della strada, anche per merito dei tamponi di fondo corsa idraulici delle sospensioni, di serie su tutte le versioni: gli elementi in gomma sono in parte sostituiti da mini-ammortizzatori che assorbono in maniera progressiva le buche più profonde.
Guidando con brio in curva si nota un iniziale rollio ma poi l’auto si stabilizza e segue la traiettoria impostata. Anche i vetri stratificati, di serie sulle versioni Shine, aggiungono più confort, lasciando fuori dall’abitacolo gran parte dei rumori. Apprezzabile lo sterzo che è leggero, ma preciso.
La spinta dei motori è energica, progressiva e molto costante: perfino viaggiando in elettrico fino a 135 km/h e con un’autonomia media di 55 km lo scatto non manca. Il 1.600 è silenzioso e inoltre è ben accordato al cambio automatico 8 marce che è in grado di offrire delle cambiate davvero poco avvertibili. Alla guida della nuova generazione del Suv francese si apprezza soprattutto il confort: le sospensioni assorbono le irregolarità della strada, grazie ai tamponi di fondo corsa idraulici di serie su tutte le versioni.