Basta Autovelox "vessatori": in arrivo un decreto per evitarlo

Un provvedimento necessario per disciplinare collocazione e uso dei dispositivi di rilevazione della velocità così da tutelare i cittadini dalla volontà degli enti locali di fare cassa.
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La commissione Trasporti della Camera, che sulla questione ha votato all'unanimità la risoluzione presentata dal deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, ha chiesto a gran voce al Governo un decreto attuativo per un "uso corretto e trasparente di autovelox e proventi delle multe". Insomma, regole chiare sulla collocazione e sull’uso degli autovelox per tutelare i cittadini dalla volontà degli enti locali di fare cassa.

Regole ferree e severe

In questo modo l'esecutivo si impegna ad inviare entro il 31 maggio il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in materia di utilizzo delle sanzioni irrogate per violazioni del codice della strada e collocazione e uso degli autovelox. Il fine ultimo? "Disciplinare in modo chiaro e definitivo, anche con riferimento agli anni passati, il tema della trasparenza e dell'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni irrogate per le violazioni del codice della strada da parte delle amministrazioni locali, nonché quello delle modalità di collocazione e corretto uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento".

Come dovrebbe essere?

Secondo la legge i proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità, attraverso l’impiego di apparecchi o di sistemi di rilevamento della velocità, andrebbero divisi al 50% tra l’ente proprietario della strada e l’ente accertatore. Queste somme andrebbero poi impiegate per la manutenzione e messa in sicurezza stradale e per il potenziamento del controllo e accertamento delle violazioni. Gli enti locali dovrebbero poi ogni anno inviare in via telematica una autocertificazione ai ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti e dell’Interno così da indicare loro l’ammontare dei proventi e gli interventi realizzati. Se questa relazione dovesse essere difforme da quanto previsto dalla legge, gli importi verrebbero immediatamente ridotti del 30%. Non ci resta quindi che attendere e sperare che questo provvedimento diventi operativo e in tempi brevi.

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