a cura di Redazione Automobilismo - 03 May 2019

Basta Autovelox "vessatori": in arrivo un decreto per evitarlo

Un provvedimento necessario per disciplinare collocazione e uso dei dispositivi di rilevazione della velocità così da tutelare i cittadini dalla volontà degli enti locali di fare cassa.

La commissione Trasporti della Camera, che sulla questione ha votato all'unanimità la risoluzione presentata dal deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, ha chiesto a gran voce al Governo un decreto attuativo per un "uso corretto e trasparente di autovelox e proventi delle multe". Insomma, regole chiare sulla collocazione e sull’uso degli autovelox per tutelare i cittadini dalla volontà degli enti locali di fare cassa.

Regole ferree e severe

In questo modo l'esecutivo si impegna ad inviare entro il 31 maggio il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in materia di utilizzo delle sanzioni irrogate per violazioni del codice della strada e collocazione e uso degli autovelox. Il fine ultimo? "Disciplinare in modo chiaro e definitivo, anche con riferimento agli anni passati, il tema della trasparenza e dell'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni irrogate per le violazioni del codice della strada da parte delle amministrazioni locali, nonché quello delle modalità di collocazione e corretto uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento".

Come dovrebbe essere?

Secondo la legge i proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità, attraverso l’impiego di apparecchi o di sistemi di rilevamento della velocità, andrebbero divisi al 50% tra l’ente proprietario della strada e l’ente accertatore. Queste somme andrebbero poi impiegate per la manutenzione e messa in sicurezza stradale e per il potenziamento del controllo e accertamento delle violazioni. Gli enti locali dovrebbero poi ogni anno inviare in via telematica una autocertificazione ai ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti e dell’Interno così da indicare loro l’ammontare dei proventi e gli interventi realizzati. Se questa relazione dovesse essere difforme da quanto previsto dalla legge, gli importi verrebbero immediatamente ridotti del 30%. Non ci resta quindi che attendere e sperare che questo provvedimento diventi operativo e in tempi brevi.

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