Tesla Model S e X: possibile magagna alle sospensioni

L’NHTSA ha avviato un’indagine dopo aver ricevuto le segnalazioni di 43 diretti proprietari della berlina e della Suv a batteria di Palo Alto.

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Negli Stati Uniti un possibile difetto alle sospensioni anteriori ha scatenato una vasta indagine da parte della National Highway Traffic Security Association che ha preso di mira la bellezza di 115 mila esemplari di Tesla. Dopo aver ricevuto le segnalazioni di 43 diretti proprietari l’agenzia federale per la sicurezza ha, infatti, avviato una valutazione preliminare sulle Model S costruite tra il 2015 e il 2017 e sulle Model X risalenti al biennio 2016-2017.

La problematica sarebbe riconducibile alle sospensioni anteriori e nello specifico ai bracci dell’avantreno che risulterebbero afflitti da alcune problematiche tanto alle basse velocità e nelle fasi di posteggio, quanto alle alte velocità. Un inconveniente in forte crescita che avrebbe oltremodo già provocato ben 3 incidenti, stando alle dichiarazioni della stessa agenzia federale statunitense. Precisiamo però che per ora non vi è stato l’avvio di alcun tipo di richiamo, ne volontario da parte della Casa californiana, ne tantomeno imposto dalla stessa Nhtsa. Le indagini però proseguono con l’avvio di ulteriori accertamenti in materia.

Intanto in California è scattata una vera e propria causa collettiva contro la Tesla mentre anche in Cina è stata aperta una indagine da parte della Samr, ovvero l’agenzia governativa che vigila sul mercato cinese, per il richiamo di circa 30.000 Model S e Model X per un presunto difetto di fabbricazione ai bracci delle sospensioni. Accuse prontamente respinte in questo caso dal Brand di Palo Alto.

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