Pneumatici online: farle montare potrebbe diventare più macchinoso

Far montare gli pneumatici comparti online potrebbe presto non essere più così facile e conveniente. Vi spieghiamo le nuove norme per chi le acquista in rete e le porta in officina per farsele montare.

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Le associazioni di categoria non ci stanno più e hanno chiesto un freno all’acquisto di pneumatici online per poi farli montare in officina, così da arginare l’accumulo di Pneumatici Fuori Uso non tracciabili e mettersi al riparo da possibili problematiche successive. Ad oggi, infatti, non tutti i gommisti o autoriparatori accettano pneumatici o pezzi di ricambio acquistati in rete. Molti si rifiutano a priori per motivi di garanzia e trasparenza, altri accettano il lavoro ma a fronte di un rincaro sul costo classico dell’intervento e altri ancora chiudono un occhio e accettano senza problema ma non ne vuole sapere di garanzia o responsabilità in caso di guasti, componente difettoso o sbagliato o ancora precoce usura.

Però è meglio chiarire fin da subito come non sia vietato comprare gli pneumatici online e poi farli montare in officina. C’è bisogno però di alcune piccole accortezze per fare in modo che sia voi che il gommista possiate dormire sogni tranquilli. Ecco perché le associazioni di categoria, come Federpneus e CNA, sono insorte, chiedendo alle officine che applichino determinati protocolli di azione per fare in modo, per esempio, che diventi eccessivo l’accumulo di Pneumatici Fuori Uso non tracciabili. Secondo quanto riportato da Pneurama, il gommista potrebbe essere tenuto a chiedervi di esibire copia della ricevuta fiscale di acquisto così da poter gestire il carico e scarico di PFU, mostrare l’avvenuto pagamento del contributo PFU e consentire una gestione più trasparente del Centro di montaggio.

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