In precedenza i tubi dovevano fare dei giri lunghissimi e troppo angolati per poi uscire al centro del paraurti posteriore a causa della presenza del serbatoio, ora invece lo saltiamo direttamente con uno scarico laterale che esce sotto la porta destra. Poi mi son messo all’opera sul retrotreno con una nuova barra stabilizzatrice, ho rinforzato i bracci originali Abarth e montato gli uniball, oltre a rifinire l’assetto modificandone la geometria.
Infine ho sistemato l’impianto frenante montando tubi aeronautici, l’impianto elettrico e giusto per sfizio ho fatto riverniciare tutto l’interno e il roll-bar, oltre a ripristinare i loghi originali”. Generalmente che gare disputi, qual è la tua preferita e quali sono i costi? “Quando tutto fila liscio faccio sempre la Malegno-Borno, il Nevegal e il Costo - sempre accompagnato dal mio carissimo amico Ermanno che tengo a ringraziare per la sua amicizia e il suo aiuto - ma quest’anno parteciperò anche alla Pedavena-Croce d’Aune per recuperare il tempo perso e vedere come si comporta la Ritmo dopo le modifiche effettuate.
Personalmente sono uno da gare veloci con tratti veloci, pertanto non posso che preferire la Malegno-Borno: in basso c’è un tratto misto ma in alto ci sono solo lunghi rettilinei e curvoni da quarta e quinta piena che fanno la differenza. Un’altra gara che mi piace molto è il Nevegal seppur completamente diversa dalla Malegno, con un rettilineo iniziale piuttosto lungo e poi solo tratti guidati con tornanti, tratti misti e una pendenza importante.
Per quanto riguarda i costi possiamo considerare circa 1.000 euro a gara: l’iscrizione della Malegno ad esempio sono 320-330 euro, a cui vanno aggiunti l’alloggio per due o tre notti, il trasferimento, i pasti, la benzina e il consumo delle gomme, visto che dopo due gare le anteriori iniziano già a decadere e mi tocca finirle in prova. Non sono prezzi esagerati ma nemmeno a buon mercato, soprattutto è meglio non contare i costi per avere una vettura messa a punto perfettamente…”. Vediamo numerose coppe nel tuo ufficio, qual è stata la soddisfazione più grande?
“Beh, di vittorie ce ne sono state tante, anche se bisogna dire che spesso la mia categoria è poco frequentata, un vero peccato perché sarebbe molto più avvincente. Al di là dei trofei però quello che mi ha sempre lasciato soddisfazioni è stato il fare ottimi tempi, specialmente alla Malegno-Borno, dove magari mettevo dietro avversari più forti di me e con vetture più competitive. A parte vincere la mia classe son sempre entusiasta quando termino secondo o terzo di raggruppamento, battendo Renault 5 GT Turbo (di classe superiore dato il coefficiente del turbo che porta la cilindrata sopra i 2.0, n.d.r.) o anche qualche Porsche.
La soddisfazione però maggiore è stata senza dubbio il Nevegal del 2019, dove sotto un diluvio torrenziale, con nebbia e condizioni proibitive sono riuscito ad arrivare quarto assoluto tra le storiche su una quarantina di partiti. Battei 911, Bmw M3 E30, R5 GT Turbo… e arrivai a soli 36 centesimi dal terzo classificato che guidava una Osella PA9, con una Ritmo!”.
Spiegaci bene in che categoria corri e quali sono le modifiche permesse “La mia categoria specifica è denominata A2000 J2. Come anno di immatricolazione la Ritmo rientrerebbe nella categoria J1, che va dal 1982 al 1985, ma le ultime migliorie fatte in fiche arrivano fino all’inizio del 1988. Quindi se - come ho fatto io - un pilota vuole sfruttare qualche modifica post-‘85 è libero di farlo, però ricadendo nella categoria J2, che permette sì più liberta ma ha anche ovviamente una concorrenza più ampia.
Ad esempio io ho montato il servosterzo, che uscì nel 1986, così ho dovuto rifare l’omologazione in categoria J2, categoria più tosta e anche più stimolante. In J2 hai una discreta libertà di elaborazione dell’auto, mantenendo però diversi componenti stock o comunque non rimpiazzabili: i pistoni si possono cambiare mentre bielle, albero motore e valvole devono restare originali anche se possono essere migliorati, i carburatori possono essere sostituiti con i Weber anziché i Solex, sempre però da 40 mm, è permesso rinforzare i bracci delle sospensioni, modificare gli ingranaggi del cambio con specifiche rapportature, montare il servosterzo, modificare i porta pinze e l’impianto frenante entro certe tolleranze, montare ovviamente un roll-bar, montare sospensioni regolabili e modificare lo scarico conservando tuttavia i diametri originali, più tante altre finezze che in gara possono fare la differenza. Vista la continua evoluzione della tua Ritmo, hai in serbo qualche altra modifica per il futuro?
Ho bancato di recente la vettura con buoni risultati e un’ottima erogazione ma una cosa assolutamente da fare sarà migliorare gli anticipi per guadagnare più cattiveria e potenza negli ultimi 6-700 giri dato che ora dopo i 6.400/6.500 c’è un calo abbastanza netto. Un’altra cosa che mi piacerebbe molto fare sarebbe montare un cambio ad innesti frontali, permesso dal regolamento, che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta di tutta la mole di passione e lavoro che ho messo in questa Ritmo! automobilismodepoca.it | NOVEMBRE 2021 Salite per molti Molto curata e dunque molto bella la Fiat Ritmo di questo servizio, in allestimento Gruppo A sprizza energia e competitività da tutti i pori.
L’allestimento alla fine ha richiesto molte risorse, ma le gare in Salita restano uno dei modi più economici di praticare l’automobilismo.