Rispetto a un anno fa, questa Monza è un mondo alla rovescia. A partire dalla Ferrari, grande protagonista nel 2019 con pole position e vittoria, fino ad arrivare alla Mercedes; da sempre abbonata ai fischi del podio brianzolo. Quest’anno, però, nessun araldo delle due squadre è stato in grado di conquistare i primi tre posti del Tempio della Velocità e, a sorpresa, a guastare la festa non è stata nemmeno la Red Bull di Max Verstappen.
A eliminare i sogni di gloria della Rossa ci ha pensato la SF1000 stessa; una vettura che rimane ancora carente in ogni angolo della performance e, per non farsi mancare nulla, vulnerabile anche sul fronte dell’affidabilità. Date queste premesse, è stato forse un bene che non sia arrivata al traguardo nemmeno una delle due monoposto. Anche l’inedita mancanza di pubblico, dovuta ancora alle misure restrittive anti-COVID, è da vedersi paradossalmente come un aiuto al morale della squadra. Risparmiata, da un colpo di grazia mortale che altrimenti sarebbe arrivato da parte dei Tifosi, incolpevoli spettatori del peggior risultato di sempre della Ferrari a Monza nella storia della Formula 1.
C’è da dire che, se il gruppo di Mattia Binotto non può sorridere, lo stesso vale anche per quello di Toto Wolff. La Mercedes a Monza si è vista vulnerabile per la prima volta in stagione. Ancora imprendibile nel giro secco di sabato, la W11 ha però mostrato serie difficoltà, soprattutto con Bottas, nell’adattarsi in gara alle nuove normative anti-partymode. Relegata alle spalle di monoposto del midfield, la Freccia Nera del finlandese non è mai stata in grado di rimontare ed effettuare sorpassi. A differenza di quella di Lewis Hamilton, il quale è stato costretto a una rimonta disperata dall’ultima posizione dopo la severa penalità incorsa per essere entrato in pit-lane quando non era consentito. Il sei volte campione del mondo si è dovuto rimboccare le maniche per raggiungere la settima piazza, mentre il compagno non è mai riuscito a scrollarsi di dosso una deludente quinta posizione. Un piccolo passo falso, in una stagione che finora è stata quasi perfetta.