Dpcm: nuove limitazioni agli spostamenti dal 7 gennaio

Introdotta la zona arancione in tutta Italia durante il weekend del 9 e 10 e istituita una zona gialla “rinforzata” sempre in tutta Italia per il giorni del 7 e 8 gennaio e si torna al sistema a zone per quelli dal 11 al 15 gennaio 2021. Cosa cambia per gli spostamenti? Scopriamolo!

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In attesa di vedere che cosa cambierà dopo il 15 gennaio quando Conte emanerà il nuovo Dpcm, l’Italia dal 7 gennaio torna alla regolamentazione con le Regioni suddivise tra zone gialle, arancioni e rosse. Viste però il rialzarsi delle curve epidemiologiche, l’esecutivo ha già emanato una nuova ordinanza che inasprisce leggermente le precedenti regole per i giorni che vanno dal 7 gennaio fino al 15 gennaio così da fare in modo di contenere quanto più possibile la diffusione del contagio di Coronavirus (Covid-19). Vediamo quindi insieme quali sono queste nuove norme e quali saranno le regole per gli spostamenti in vigore dal 7 al 15 gennaio 2021.

Nei giorni di zona gialla “rinforzata” ci sarà il via libera agli spostamenti, anche a quelli per motivi non di necessità, ma sarà comunque vietato spostarsi tra una Regione e l’altra anche se dello stesso colore, se non per motivi di lavoro e necessità. Verranno quindi aperti ma fino alle 18.00 bar e ristoranti che dopo tale ora potranno servirsi unicamente del servizio di asporto e consegne a domicilio. Resta il coprifuoco fra le ore 22.00 e 5.00. Nei giorni di zona arancione si potrà circolare liberamente solo all’interno del proprio Comune di residenza e non si potranno nemmeno raggiungere i Comuni limitrofi o andare nel capoluogo di provincia, se non per motivi di lavoro o necessità. Solo ci si trova in un piccolo Comune con meno di 5.000 abitanti potrà spostarsi in altri Comuni limitrofi nell’arco di 30 chilometri senza però raggiungere il capoluogo di provincia. Bar e ristoranti saranno aperti unicamente per l’attività di asporto o di consegna a domicilio, la prima con orario dalla 5:00 alle 22:00 mentre la seconda senza limiti di orario.

Rammentiamo che tanto in zona gialla quanto in zona arancione ma come anche in zona rossa rimangono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi ed è consentito recarsi in questi luoghi in caso di necessità. Dal 11 al 15 gennaio si tornerà al classico sistema a zone (gialle, arancioni e rosse) in base ai 21 indicatori delle curve epidemiologiche, tra i quali l’indice Rt di contagio, l’occupazione dei posti letto ordinari e delle terapie intensive e così via dicendo. Vi sarà però anche in questo caso un inasprimento importante delle regole perché se prima di Natale per finire in zona rossa serviva un Rt di 1,5, in zona arancione un Rt di 1,25 e in zona gialla un Rt 1,0 ora per finire nelle rispettive fasce basterà un Rt più basso di 0,25 punti cioè 1,25 per la rossa, 1,0 per l’arancione e 0,75 per la gialla.

Difficile almeno per ora che possa essere istituita la tanto attesa zona bianca per quelle regioni più virtuose in cui i numeri della pandemia preoccupano di meno. Zone in cui si potrebbero finalmente riaprire palestre, cinema, teatri, musei e impianti sciistici. Discorso ancora più controverso per le scuole che dovrebbero riprendere in presenza ma non per tutti il prossimo 11 gennaio anche se le Regioni potranno decidere in autonomia se far ulteriormente slittare questa data così da valutare più attentamente le curve epidemiologiche.

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