In totale soltanto 13 marchi sono migliorati, mentre 18 sono addirittura peggiorati. È la prima volta dal 2014 che, nella classifica IQS di JD Power, non ci sono miglioramenti generali rispetto all’anno precedente: le auto nuove del 2019 presentano praticamente “lo stesso numero di problemi” di quelle del 2018. A comandare questa classifica sono le sud coreane Genesis (63 PP100), Kia (70 PP100) e Hyundai (71 PP100); tutte e tre appartenenti al medesimo gruppo: il distacco tra le auto di Seoul e il resto del mondo si fa sempre più ampio con il passare degli anni. Ben 16 modelli Kia su 18 sono al vertice della propria categoria in termini di qualità costruttiva. I loro principali punti di forza sono relativi all’infotainment e alle parti elettroniche.

I marchi americani si confermano leggermente sopra la media, con un netto miglioramento da parte di Lincoln e Ford, quest’ultima al quarto posto assoluto e in continuo incremento nel corso degli anni. Anche altri brand come Buick, Dodge e Chevrolet performano al di sotto della media di 93 PP100. La migliore tra le giapponesi è Nissan che, con un punteggio di 86 PP100, fa meglio di Lexus e Toyota, entrambe con un punteggio di 90. Si “salvano” Mazda e Honda che riescono a stare al di sotto del “pareggio” di 100 problemi su 100 vetture.

I brand europei fanno fatica in questa particolare classifica: Mercedes-Benz è 14esima (94 PP100) davanti a Porsche (15esima) che, però, vince con la 911 il premio di “auto di più alta qualità” con appena 58 problemi per cento auto. In fondo alla classifica troviamo i due marchi inglesi Jaguar e Land Rover, la prima con 130 PP100 mentre Land Rover fa meglio con 123; Alfa Romeo non è molto lontana con un punteggio di 118: di poco migliori due brand come Volvo e Volkswagen che, rispetto alla Casa del Biscione, contano tra i 114 e i 113 problemi per centinaia di auto.