L'abitacolo di una concept car proiettata verso il futuro non può certo rinunciare agli schermi digitali e all'innovazione tecnologica tipica delle auto del futuro, ma in questo caso sono stati rispettati i capisaldi della GTI, a partire dai sedili, che mantengono una conformazione ergonomica e propongono una reinterpretazione del motivo a quadri GTI del tessuto denominato Jack-e (anziché Jacky nella Golf GTI di quarta generazione). La versatilità di un modello sì sportivo, ma anche sempre fruibile è poi sottolineata da particolari come il box portaoggetti supplementare sotto il doppio fondo del bagagliaio che può accogliere, ad esempio, diverse casse di bottiglie. Un ulteriore vano da 50 litri è disponibile sotto il divano posteriore, ribaltabile verso l’alto con una maniglia. Ribaltando il divano posteriore (rapporto 60:40) è infine possibile incrementare la capacità del bagagliaio fino a 1.330 litri.
Dato che i comandi della trasmissione sono affidati a una leva sul piantone dello sterzo, i designer degli interni hanno riproposto la forma della pallina da golf della prima leva del cambio GTI nella manopola multifunzione per l’esperienza GTI sulla consolle centrale. Il il Digital Cockpit (27,7 cm/10,9 pollici) davanti al pilota cambia configurazione a seconda dei gusti del guidatore: per esempio, in Vintage, replica gli strumenti della Golf GTI di prima generazione della seconda serie, impiegati anche nella leggendaria GTI Pirelli, perfettamente abbinati alla modalità Golf GTI I attivabile tramite la manopola per l’esperienza GTI. Il nuovo approccio di designer e ingegneri coinvolge anche il display head-up con realtà aumentata, che proietta sul parabrezza una nuova serie di dati destinati non solo al conducente, ma anche al passeggero anteriore