23 January 2023

PEUGEOT, dieci anni dopo l’i-Cockpit si rinnova

Il brand francese di Stellantis definisce così la sua posizione di guida molto particolare. L’obiettivo è ridurre le distrazioni e migliorare sicurezza e confort ieri e oggi. Non sembra, ma sono passati già dieci anni dal lancio della prima Peugeot di serie, una 208 equipaggiata dell’i-Cockpit. Con questa sigla....

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Non sembra, ma sono passati già dieci anni dal lancio della prima Peugeot di serie, una 208 equipaggiata dell’i-Cockpit. Con questa sigla, il brand francese di Stellantis indica gli elementi che definiscono una posizione di guida del tutto particolare che da allora ha caratterizzato gran parte dei suoi modelli, ma oggi siamo al 100%.

L’obiettivo di base è di ridurre le distrazioni, aumentando la sicurezza e migliorando il confort. Come, è presto detto: sistemando il cruscotto alla sommità della plancia, così da poterlo visualizzare sopra il volante che è di piccolo diametro in una posizione più in basso del solito.

Con il cruscotto in alto gli occhi devono spostarsi di meno dalla strada, e comunque riescono a percepire più agevolmente eventuali segnali di pericolo comunicati dal quadro strumenti. Il volante in basso, invece, comporta un carico minore sulle articolazioni delle braccia, dal momento che l’avambraccio è in posizione orizzontale invece che piegata verso l’alto.

Quando si resta a lungo alla guida, il minore affaticamento si apprezza. Per contro la posizione di guida va regolata con più attenzione del solito, per evitare che la corona del volante copra una parte del cruscotto.

Per limitare questo problema, i progettisti hanno modificato l’i-Cockpit, anche in base all’evoluzione della tecnologia. Ecco perché il volante è oggi appiattito nella parte superiore e anche in quella inferiore per dare più spazio alle gambe.

Nei modelli più recenti il quadro strumenti è digitale con la possibilità della visualizzazione in 3D così che le informazioni principali possano essere mostrate in zone meno a rischio di eventuali coperture del volante rispetto agli strumenti a lancette. Dalla prima generazione Peugeot ha continuato anno dopo anno ad evolvere l’i-Cockpit al pari dei nuovi modelli del brand pur mantenendo sostanzialmente le sue principali caratteristiche.

Dalla 208 di prima generazione si è fatto un passo in avanti con il quadro strumenti digitale che ha debuttato con la seconda generazione dei Suv 3008 e 5008, per poi arrivare ad offrire la tridimensionalità con la seconda generazione di 208, nel 2019. Più di recente un’ulteriore evoluzione è stata resa possibile con l’introduzione dell’i-Connect sulle nuove 308 e 408 col sistema multimediale ancor più personalizzabile e molto vicino all’uso di un tablet e con la novità degli i-toggles digitali e configurabili per permettere di personalizzare ancore più il posto guida.

Oggi l’i-Cockpit è disponibile di serie su tutti i modelli di Peugeot, incluso il commerciale più compatto della gamma, il Partner. Il sistema multimediale è ormai una parte fondamentale dell’auto e in questo caso i progettisti hanno posto il display touch leggermente rivolto verso il guidatore e hanno ideato gli i-toggles: una sorta di comandi tipo scorciatoia configurabili ai quali si possono abbinare funzioni che si usano sempre come l’indirizzo di casa, un numero di telefono, una qualche funzione del climatizzatore o una schermata particolare.

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