11 May 2024

Opel GT 2007: genio incompreso

Nonostante il design gradevole, le prestazioni sportive e il prezzo appetibile, la versione europea della Pontiac Solstice non ebbe il successo auspicato. Oggi è un “pezzo” interessante nell’ottica del collezionismo

Quando si parla di Opel GT, il primo pensiero va alla coupé dal look sportivo di fine anni Sessanta, un’auto più appariscente che non capace di prestazioni coerenti con la sua immagine, ma comunque apprezzata dal mercato dell’epoca e dai collezionisti di oggi. La GT che debuttò nel 2007 non ebbe invece lo stesso apprezzamento dell’antenata nonostante le qualità per far breccia nel cuore degli appassionati non difettassero. Parliamo infatti di una spider dal muso lungo e con la coda corta che non passava certo inosservata, in questo caso assecondata da un motore all’altezza della situazione, nonché il 2 litri turbo del Gruppo GM capace di una potenza massima di 264 CV e accreditato di una coppia di 353 Nm.

Un'idea nata nel 2002

Il primo passo prima di arrivare alla Opel GT fu la presentazione del prototipo Pontiac Solstice nel 2002, al quale seguì, un anno dopo, la concept Vauxhall VX Lightning, concepita presso il GM Advanced Design Studio di Coventry, in Inghilterra. Questa spider era stata realizzata sulla base della piattaforma Kappa, concepita per le future spider compatte a motore anteriore e trazione posteriore del Gruppo GM. La prima realizzazione fu appunto la Pontiac Solstice, presentata come auto di produzione al Salone di Detroit del 2004 e commercializzata nell’estate dell’anno successivo. Alla prima versione fu aggiunta quella con carrozzeria coupé-targa nel 2008, anno in cui le vendite iniziarono a calare a causa della crisi economica del 2008. La Opel GT è stata invece adatta al linguaggio stilistico apprezzato dal pubblico europeo dal GM Studio di Detroit in collaborazione con GM Europe Design Studio di Russelsheim in Germania sotto la direzione di Bryan Nesbitt. Linee spigolose che si alternano a superfici tese, ampie carreggiate e sbalzi ridotte danno forma a un spider alla quale è difficile restare indifferenti, ma anche la meccanica non è da meno.

Turbo, iniezione diretta e autobloccante

Prodotta nello stesso stabilimento di Wilmington, nel Delaware (USA), proprio dove nascono le “gemelle” Pontiac Solstice e Saturn Sky, utilizzano lo stesso schema di sospensioni ma con taratura più adatta al pubblico europeo. Sotto il lungo cofano della GT si trova poi un 4 cilindri turbo di 1.998 cc associato a un turbocompressore azionato dai gas di scarico e capace di generare una pressione massima di 1,38 bar. L’alimentazione è a iniezione diretta, ma non mancano neppure il sistema di distribuzione a fasatura variabile e due contralberi di equilibratura per ridurre le vibrazioni. Al motore è associato un cambio manuale a 5 rapporti, mentre il differenziale posteriore è autobloccante per esaltare la guida sportiva.

Prestazioni inferiori alle aspettative

Insomma, sulla carta gli ingredienti per soddisfare la clientela più sensibile alle prestazioni e alle emozioni alla guida ci sono tutti, ma i primi dubbi sorgono durante il rilevamento delle prestazioni in occasione della prova pubblicata da Automobilismo nel settembre del 2007. Il tempo per scattare da 0 a 100 km/h di 5,7 secondi dichiarato ottimisticamente dalla Casa non viene infatti replicato, visto che il miglior risultato ottenuto durante i test prestazionali è stato di 6,48 secondi. Un valore tutto sommato allineato al rapporto peso/potenza di un’auto che sulla bilancia di precisione ha indicato un peso effettivo di 1.386,6 kg e sul banco a rulli ha erogato 262,3 CV di potenza massima, dovuto anche a un cambio non particolarmente veloce, dai rapporti piuttosto lunghi e associato a un motore generoso di coppia ai medi regimi ma non molto dotato in allungo, come testimonia la curva di potenza che “crolla” oltre i 5.500 giri.

Sportiva ma non estrema

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Anche dal punto dinamico la GT convince ma non esalta: il motore, come anticipato, mostra un comportamento più da berlina sportiva che non da spider per divertirsi alla guida, ma anche l’assetto, nonostante la taratura pensata per il pubblico europeo, è ancora piuttosto morbido quando ci si spinge alla ricerca del limite. Convince invece la prontezza di risposta dello sterzo a cui segue un altrettanto rapido inserimento dell’avantreno in traiettoria, ma in uscita manche quella grinta che ci si aspetta da un motore turbo. Insomma, è vero che nel 2007 trovare una spider di simili prestazioni a 33.100 euro era praticamente impossibile, ma la coeva Mazda MX-5 NC era comunque offerta a 27.640 euro con il 2 litri aspirato da 160 CV, sicuramente meno dotata in termini di prestazioni pure, ma caratterizzata da una guidabilità che è ancora un oggi un punto di riferimento per l’intero settore.

1/4

Le prestazioni rilevate (Automobilismo 9/2007)

Potenza massima al motore: 262,3 CV a 5.560 giri

Potenza massima alle ruote: 210,4 CV a 5.560 giri

Coppia massima al motore: 37,2 kgm a 2.730 giri

Accelerazione 0-100 kmh: 6,48 secondi

Accelerazione 0-400 metri: 14,45 secondi

Velocità d'uscita: 157,4 km/h

Accelerazione 0-1.000 metri: 26,20 secondi

Velocità d'uscita: 202,9 km/h

Velocità massima: 231,1 km/h

Peso in ordine di marcia: 1.386,6 kg

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