In un mercato dominato da crossover e SUV fa un certo effetto vedere una nuova station wagon, anche se la quarta generazione di Superb mostra un look sì più moderno e filante rispetto al passato, ma sempre nel rispetto della tradizione stilistica Skoda. Il design è stato curato in particolar modo per migliorare l’efficienza aerodinamica, come testimonia il CX di 0,25, che corrisponde a un miglioramento del 15%. Debuttano poi i gruppi ottici anteriori LED Matrix opzionali di seconda generazione, di serie per l’allestimento più ricco, caratterizzati da un totale di 36 singoli segmenti di matrice e capaci del 40% di luce in più rispetto alla prima generazione.

Il passo di 2.841 mm è rimasto invariato rispetto a quello della versione precedente, mentre la lunghezza è cresciuta di 40 mm, per un totale di 4.902 mm. Il tutto a favore dell’abitabilità, che è leggermente migliorata, mentre il vano bagagli raggiunge ora una capienza di 690 litri (+30 litri rispetto al modello precedente) con i sedili posteriori in posizione d’uso, mentre reclinandoli il volume dichiarato sale fino a 1.920 litri.

Se l’esterno non mostra uno stravolgimento nel confronto con il modello precedente, la plancia ha invece un look decisamente di rottura con il passato, essendo fortemente caratterizzato dal display da 10 o 13 pollici del sistema di infotainment. Con il display da 10 pollici di serie vengono offerti radio DAB+ e controllo gestuale e vocale, mentre la funzione di navigazione, inclusa la radio online, e lo schermo da 13 pollici, sono disponibili come pacchetto opzionale. Tra gli optional figura poi anche l'head-up display, un accessorio disponibile per la prima volta per Superb. Da segnalare anche le bocchette di aerazione ricavate nella griglia che percorre l’intera lunghezza della plancia, mentre in contrapposizione al sistema touchscreen di gestione del sistema multimediale si contrappongono i tre pomelli posizionati sotto lo schermo centrale, ognuno dei quali dotato di un display da 32 mm. Quello centrale piò essere configurato a piacimento per gestire fino a 4 funzioni come, per esempio, il volume dell'infotainment, velocità e direzione della ventilazione dell'impianto di climatizzazione, modalità di guida e zoom delle mappe. Per lasciare più spazio a livello della consolle centrale, il selettore del cambio DSG è stato poi spostato sul piantone di sterzo. Quattro pulsanti aggiuntivi tra i quadranti consentono poi di accedere direttamente alle funzioni di ventilazione del parabrezza, riscaldamento del lunotto, ricircolo dell'aria e climatizzatore automatico.

Tra le motorizzazioni, debutta la versione 1.5 TSI con tecnologia mild hybrid con 150 CV associato alla trazione anteriore, mentre la 2.0 TSI è offerta in due diverse declinazioni: 204 CV a trazione anteriore e 265 CV con la trazione integrale. Due invece i motori diesel di 2 litri, con potenze di 150 CV (trazione anteriore) e 193 CV (integrale). Il modello plug-in hybrid è anch’esso equipaggiato con l’1.5 TSI, ma associato a un motore elettrico in grado di innalzare la potenza combinata fino a 204 CV, con la possibilità di percorrere fino a circa 100 km in modalità elettrica grazie alla nuova batteria con capacità netta di 25,7 kWh, circa il doppio rispetto al modello precedente. Con una capacità di ricarica massima di 11 kW presso le wallbox domestiche e i punti di ricarica in corrente alternata, la batteria può essere ricaricata da zero al 100% in 2,30 ore, mentre utilizzando le stazioni di ricarica rapida in corrente continua si passa dal 10% akk’80% in 25 minuti grazie alla potenza di ricarica massima di 50 kW. Il cambio è per tutte le versioni è il classico automatico DSG a doppia frizione, con 7 rapporti per tutte le motorizzazioni, ad eccezione della versione plug-in hybrid, che ha invece 6 marce.