03 December 2012

Auto italiane, la volontà c'e'!?

Guardate l’immagine accanto: è una pubblicità dei primi anni ‘80, probabilmente 1981. E’ interessante notare come le cose siano insieme cambiate e rimaste uguali,o per meglio dire tornate indietro....

Auto italiane, la volontà c'e'!?

Guardate l’immagine sopra: è una pubblicità dei primi anni ‘80, probabilmente 1981. E’ interessante notare come le cose siano insieme cambiate e rimaste uguali, o per meglio dire tornate indietro. Le cose cambiate: delle otto marche qui presenti oggi ne sono rimaste cinque, una sta per subire eutanasia (Lancia) e un’altra è forte soltanto del suo Marchio (Alfa Romeo). Autobianchi, Innocenti e De Tomaso sono scomparse (benché qualcuno ogni tanto tenti di riportare in vita il ricordo di Alejandro).

Le cose rimaste uguali: la produzione. Si legge nella pubblicità che nel 1980 furono prodotte 1.450.000 auto italiane. Oggi, dopo anni di crescita continua, siamo tornati ai numeri di trent’anni fa. Vogliamo parlare del numero di modelli? All’epoca se ne contavano 132, oggi sono 33 (comprese le DR vendute nei supermercati e le Chrysler marchiate Lancia). L’automobile è la prima industria al mondo, e tale sarà ancora per un po’, perché da trent’anni in qui si sono aperti nuovi mercati, alcuni enormi come Cina e India. Dunque, se l’industria automobilistica di un paese declina, significa che tutto quel paese è in declino con danni evidenti, a cascata, per l'indotto e anche, spesso lo si sottovaluta, per le università e i centri di ricerca. Basta osservare in Germania come gli stabilimenti siano spesso legati con un doppio filo al tessuto sociale del territorio. La produzione porta con sé idee nuove e soluzioni ai problemi che man mano si presentano; delocalizzare equivale spesso a impoverire.   

Il concetto è banale e anche un po’ trito. Ma cosa si fa per cercare di sterzare? Poco o nulla. Il paradosso è che le auto d’epoca italiane vanno benissimo, si vendono a prezzi sempre più elevati nelle aste di tutto il mondo. E non soltanto le Ferrari: vogliamo parlare delle “spiaggine” a 25mila Euro? Il declino dell’auto italiana a noi pare il declino della volontà.

 

PS

Per non essere accusati di pessimismo o, peggio, di disfattismo segnaliamo una bella notizia di questi tempi.  Lo stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco si è aggiudicato recentemente il prestigioso premio internazionale “Automotive Lean Production 2012” (categoria OEM). L’importante riconoscimento è stato consegnato a Sebastiano Garofalo, Responsabile dell’impianto campano, in occasione della cerimonia di premiazione che si è svolta oggi presso il Centro Congressi di Lipsia, durante il 7° Congresso Internazionale organizzato da “Automobil Produktion” e Agamus Consult.

Sono più di 700 gli impianti di produzione in oltre 15 paesi tra cui Germania, Francia, Spagna, Benelux e Italia che, dal 2006, hanno partecipato alla selezione per ottenere l’ambito trofeo, uno dei più importanti a livello europeo. Il processo di valutazione ha analizzato il sistema di produzione e la sua applicazione nello stabilimento, verificando che i principi della Lean Production, soprattutto nell’ambito della qualità, della manutenzione, della logistica e dello sviluppo delle persone, siano stati effettivamente applicati con coerenza e costanza in modo da creare un ambiente di lavoro che supporti in modo strutturato ed efficace il processo di miglioramento continuo e l’eliminazione sistematica degli sprechi. 

Alla fine di questo rigoroso processo di valutazione una giuria specializzata di Agamus Consult ha selezionato i vincitori. Durante il Congresso, Michele Melchiorre, Global Manufacturing Engineering di Fiat Group Automobiles, ha illustrato la case-history dello stabilimento di Pomigliano, presentando le premesse (situazione e obiettivi), la metodologia (World Class Manufacturing) e i risultati ottenuti (elevata partecipazione dei lavoratori, crescita del consenso, aumento della flessibilità e della produttività).

Tutto questo rende oggi l’impianto un riferimento di eccellenza all’interno del Gruppo Fiat e, più in generale, nell’intero mondo automotive, come il premio ricevuto dimostra.

 

 

 

 

 

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