Suzuki S-Cross Hybrid: la prova

Dimensioni compatte, trazione integrale, equipaggiamento molto completo (tutto è di serie) e consumi irrisori per una comoda tuttofare

Quella che ho di fronte è un auto razionale, semplice, che fa di sostanza e praticità i suoi punti di forza. Sia fuori che dentro non si perde in scelte stilistiche fuori dal coro: la Casa di Hamamatzu punta sulla semplicità. Si tratta di una vettura costruita con razionalità ed intelligenza: offrire agli automobilisti un prodotto che rappresenti al meglio la filosofia Zen, fatta di equilibrio ed armonia. Forse non farà girare le teste quando la si incontra per strada, ma la S-Cross è vincente per la sua capacità di adeguarsi ad ogni tipo di situazione, anche quando l’asfalto finisce.

Un gradevole tocco off-road

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La S-Cross è un crossover di taglia media dal look concreto. Lunga 4,3 metri, larga 1,78 m e alta 1,59 m, ha dimensioni adatte per essere utilizzata sia in città, sia per i viaggi con famiglia al seguito. Buona la capienza del bagagliaio, caratterizzata da un volume che spazia da 293 fino a 1.111 litri quando vengono reclinati gli schienali posteriori. Tuttavia c’è da segnale che la batteria del motore elettrico, collocata sotto il pavimento, limita lo spazio in altezza del vano bagagli, riducendo di conseguenza anche la capacità di carico rispetto alla sorella con lo stesso motore ma mild-hybrid. Si tratta di un’auto che alla vista si presenta con forme squadrate e muscolose tali da conferire una bella impronta a terra. Un merito che è da attribuire anche ai passaruota e alla parte bassa del paraurti a contrasto (sono in plastica), in pieno stile fuoristradistico. A questo proposito a listino è disponibile anche un’altra versione con la sola trazione anteriore, accreditata di consumi ancora più bassi. Pochi ma buoni i dettagli che impreziosiscono lo stile: nella parte anteriore si notano la generosa mascherina nera, con dettagli cromati, e i grandi proiettori full LED di forma geometrica. Anche il posteriore ha un aspetto piuttosto solido, con i caratteristici gruppi ottici a LED che riprendono lo stile del frontale.

Sistema ibrido a 140V e trazione integrale

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Sotto il cofano della versione Hybrid si trova un parsimonioso motore di 1,5 litri benzina aspirato associato a un’unità elettrica da 33,5 CV e 60 Nm montata sull’asse posteriore. La potenza complessiva di sistema raggiunge i 114 CV, di cui 102 CV e 138 Nm erogati dal motore endotermico. La tecnologia a 140V sfrutta una batteria da 0,8 kWh che riesce a far muovere la S-Cross a zero emissioni per qualche chilometro, circa 4,5 km secondo i tecnici Suzuki. Personalmente, quando utilizzo un auto con tecnologia full-hybrid di alto livello come questa, ritengo che sia la scelta migliore per gli automobilisti che vogliono approcciare il complicato mondo dell’elettrificazione, senza rinunciare alla parte termica del motore e alle rare soste dal benzinaio. Il cambio è automatico robotizzato a sei rapporti, con leve al volante: fluido e morbido quando si guida in città, poco reattivo e meno puntuale quando si preme più a fondo il pedale del gas per avere le massime prestazioni.

La trazione integrale All Grip Select consente di muoversi agevolmente anche quando l’asfalto finisce. S- Cross propone quattro Drive Mode: Auto, Sport, Snow e Lock per adattare il comportamento alle varie situazioni. In Lock viene ripartita la motricità equamente fra i due assi fino a un massimo di 60 km/h proprio come sui veri fuoristrada. L’altezza da terra di 17,5 cm permette inoltre di affrontare percorsi in offroad senza paura di danneggiare l'auto, soprattutto le parti più esposte e delicate.

Abitacolo razionale, semplice e spazioso

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Nell’abitacolo si respira un’aria razionale in un ambiente curato, completato da una ricchissima dotazione di bordo (tutto è di serie). Ho apprezzato i comandi con tasti fisici per il controllo del climatizzatore, oltre ad alcune funzioni rapide, fruibili attraverso una serie di pulsanti facilmente raggiungibili e posti alla sinistra del volante. L’impianto multimediale sfrutta invece uno schermo da 9 pollici: è intuitivo anche se non particolarmente ricco di funzioni e con una grafica fin troppo semplice. Oltre al navigatore integrato, sono offerti di serie Android Auto e Apple CarPlay (senza cavo), mentre il cruscotto è convenzionale: due indicatori analogici con al centro uno schermo digitale da 4.2 pollici. Il grande tetto apribile in cristallo, anch’esso di serie, assicura tanta luminosità all’abitacolo, mentre la posizione di guida rialzata fa percepire di dominare la strada.

Guida rilassata, consumi contenuti

Nel corso di questa prova ho guidato la S-Cross in tutte le situazioni possibili ed immaginabili: dal traffico caotico di Milano, a leggeri sterrati in provincia, ma senza trascurare l’autostrada. Il sistema ibrido di Suzuki, se sfruttato come si deve, è in grado di replicare senza problemi i 5,8 litri/100 km promessi dalla Casa. A questo proposito, il passaggio dal motore elettrico a quello termico è quasi impercettibile, un dettaglio che migliora il comfort di guida e che rende la marcia sempre molto fluida. Bene anche lo sterzo, che è leggero in città ma resta comunque abbastanza preciso a velocità autostradali. La taratura piuttosto rigida delle sospensioni, però, non filtra nel migliore dei modi le imperfezioni della strada. Nonostante i cerchi in lega siano da 17 pollici e gli pneumatici misurino 215/55, l’assetto non è cedevole come mi sarei aspettato, soprattutto quando si incontrano buche o rotaie. Il cambio automatico invece, di tipo robotizzato a sei rapporti, non è particolarmente pronto quando si preme a fondo sul gas: meglio quindi sfruttare le leve al volante per scalare o salire di marcia in tempi brevi. Da prima della classe sono invece i consumi: con una guida attenta si riescono tranquillamente a percorrere in media 19 km/litro, un risultato da non sottovalutare per un SUV a trazione integrale.

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