14 December 2013

Suzuki S-CROSS 1.6 DDIS 4WD, le nostre impressioni

Accogliente come una Suv, su strada la nuova S-Cross si guida come una berlina compatta grazie all’avantreno preciso e alla taratura non troppo morbida delle sospensioni. Su sterrati e fondi a precaria aderenza nessun problema grazie alla trazione integrale....

Suzuki s-cross 1.6 ddis 4wd, le nostre impressioni

La nuova Suzuki S-Cross è l’erede della SX4, ma non vuole sostituirla del tutto, perchè è più lunga e più grande, oltre che più crossover da famiglia. Mentre la SX4 che resta comunque ancora a listino pur con un solo allestimento, ha come concorrenti le crossover di taglia piccola, Juke e Mokka per intenderci, la S-Cross vuole sfidare la Qashqai e tutte quelle nella fascia media, che sono parecchie. Presentata in anteprima mondiale al Salone di Ginevra nel marzo scorso, è lunga 4,3 metri con un passo di 2,6 metri e un bagagliaio da 430 litri, oltre a dichiarare un peso totale di soli 1.160 kg, ben 55 kg in meno della SX4, rispetto alla quale è più lunga di 18 centimetri. Il merito va soprattutto alla tecnologia TECT che sta per Total Effective Control Technology adottata per la scocca e costruita con acciai ad alta resistenza che offrono anche una migliore protezione in caso di incidente oltre che una maggiore rigidità, a vantaggio dell’handling e del confort.

 

La gamma propulsori è composta da due unità di 1,6 litri da 120 Cv: il propulsore a benzina eroga 15,9 kgm di coppia massima e può essere equipaggiato con cambio manuale o CVT a variazione continua, mentre il turbodiesel raggiunge i 32,6 kgm e offre soltanto varianti equipaggiate con cambio manuale. Il motore a benzina dichiara una media di consumi variabile da 5,4 a 5,9 l/100 km e 124-135 g/km di CO2 in base al sistema di trazione e alla trasmissione, mentre il turbodiesel non va oltre un valore compreso tra 4,2 e 4,6 l/100 km e tra 110 e 120 g/km. Alcuni allestimenti, infatti, adottano di serie lo Start&Stop, a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni. Inoltre alla trazione anteriore può essere scelta in alternativa quella integrale All- Grip.

 

 

Avviato il motore, si apprezza subito la buona insonorizzazione, anche a freddo. Ottimo il cambio, con innesti precisi e veloci, ma buona anche la progressione del motore sin dai regimi più bassi. L’assetto è molto più votato al confort rispetto alla SX4, che, invece, era sportiva e piuttosto rigida. La tenuta di strada è buona tanto che la S-Cross è stabile nella conduzione delle curva, anche in velocità e soprattutto, in accelerazione. Passiamo alla 4WD, ma prima è bene capire come funziona il nuovo sistema 4WD All Grip. Realizzato con un giunto con frizioni a controllo elettronico, il sistema offre quattro modalità di funzionamento: Auto, Sport, Snow e Lock.

 

Non esiste più la funzione che esclude totalmente il giunto, quella che sulla vecchia SX4 lasciava tutta la trazione alle ruote anteriori, anche se pare che la percentuale di coppia normalmente inviata al retrotreno nella modalità Auto sia molto bassa. Nella modalità Sport, il giunto agisce con maggior prontezza alle richieste sull’acceleratore, anch’esso più pronto. In Sport aumenta, in modo dinamico, la percentuale di coppia inviata al retrotreno e anche il servosterzo è meno morbido. La modalità Snow si adatta a tutti i terreni a scarsa aderenza, non soltanto alla neve: la trazione è sempre sulle quattro ruote ma la ripartizione avviene in modo dinamico. Su Lock, invece, il giunto resta bloccato, ripartendo pariteticamente tra i due assi; il blocco si sblocca quando si supera una certa velocità ma avviene così progressivamente da non risultare percettibile.

 

La S-Cross 4WD, nell’impiego normale, non è particolarmente diversa dalla 2WD, ma il suo comportamento cambia se si comincia a chiedere di più. Anche su Auto, ma soprattutto su Sport, la S-Cross nei tracciati più guidati mette in mostra un’apprezzabile precisione negli inserimenti. Si può guidare anche con un bel po’ di grinta in più, senza peraltro mettere in difficoltà il sistema di trazione che ha dimostrato sullo sterrato, una buona rapidità nel trasferire, quando occorre, più coppia al retrotreno. Benché sia il momento delle crossover più piccole, le compatte vanno sempre bene. Il settore, fra l’altro, è l’unico che registra dati positivi, quindi ben venga una nuova crossover media, anche da parte di chi da anni è “paladina” delle 4x4 compatte come Suzuki.

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