21 March 2014

Range Rover Evoque a 9 marce, preferisce la guida tranquilla

Siamo finalmente giunti a raccontarvi come va su strada il suv compatto Range Rover con la nuova trasmissione a nove rapporti. Ecco tutti i dati strumentali

Range rover evoque a 9 marce, preferisce la guida tranquilla

Quello che si apprezza immediatamente alla guida della Range Rover Evoque 2014 è la sua capacità di infondere sicurezza, una caratteristica che deriva da un insieme di fattori, tra i quali spiccano la leggerezza dello sterzo, la prontezza con cui l’avantreno raggiunge la traiettoria e una gradevole sensazione di pieno controllo del mezzo anche in presenza di fondo stradale a bassa aderenza. Le reazioni sono sempre molto composte, così come la risposta del motore ai comandi dell’acceleratore è pronta; solo in partenza si avverte un lievissimo ritardo, poi la considerevole spinta del 4 cilindri turbodiesel contrasta senza difficoltà una massa di quasi 1.900 kg, non pochi per una sport utility che misura poco più di 4,3 metri di lunghezza. D’altro canto, anche una delle rivali più accreditate, la Bmw X3 20d, ha fatto registrare 1.867 kg sulle bilance di precisione del nostro Centro Prove, che ha rilevato tempi di accelerazione leggermente migliori rispetto a quelli della precedente Evoque equipaggiata con cambio automatico a 6 marce: 8,69 secondi sullo 0-100 km/h in luogo dei precedenti 8,89 secondi.

 

Cresce di pochissimo anche la velocità massima, da 196,4 a 196,8 km/h, mentre miglioramenti più consistenti si riscontrano sui consumi, con una percorrenza media cresciuta da 10,4 a 11,9 km/litro. Merito dei rapporti meglio spaziati del cambio, sempre confortevole in automatico, un po’ più rapido in manuale, ma fin troppo incline alla scalata, nel senso che anche a una piccola pressione sul pedale dell’acceleratore corrisponde il passaggio a una marcia inferiore, non sempre indispensabile alla luce della quantità di coppia erogata dal motore fin dai regimi più bassi. E’ vero che i cambi di marcia rapidi non generano fastidiose inerzie, ma tenere il motore alto di giri ha senso solo quando si richiedono le massime prestazioni, non quando si preme solo di poco il pedale del gas per riprendere velocità un po’ più rapidamente. In compenso, la nona marcia molto lunga (circa 1.800 giri a 130 km/h) riduce ulteriormente rumorosità meccanica e consumi, con questi ultimi che indicano una percorrenza autostradale di 11,6 km/litro, un valore migliore in rapporto ai 10,4 km/litro della precedente Evoque con cambio automatico a 6 marce ma un ancora comparabile con i 13,8 km/litro della Bmw X3 20d, che ha stabilito un vero e proprio record tra le sport utility di classe media. Rispetto alla rivale tedesca, la Evoque presenta una migliore capacità di assorbimento delle sospensioni sui fondi accidentati ma anche un comportamento meno sportivo: forzando il ritmo, il rollio in curva diviene infatti piuttosto marcato, al pari della tendenza del muso ad allargare la traiettoria.

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