Ha cambiato pelle ed è cresciuta bene in tutto: immagine, abitabilità, versatilità degli interni. Si è fatta grande, la nuova Zafira e ora, pur trattandosi sempre di una monovolume, si fa pure notare per l’aspetto, valorizzato da linee meno rigorose e un po’ più ricercate. Più piacevole fuori la Zafira, cui Opel ha aggiunto la denominazione Tourer per differenziarla dal precedente modello, tuttora a listino, soddisfa molto anche a bordo, non tanto e non solo per l’incremento di spazio e di confort: è rifinita meglio e per versatilità e fruibilità degli interni mostra di avere ben poche rivali, nella sua classe.
L’abitacolo mantiene il noto schema Flex7 con 7 posti e la terza fila con 2 sedili a scomparsa, ma si è arricchito di nuove possibilità di configurazione: oltre a quella classica a 5 posti, se ne può avere infatti una a quattro, con il sedile centrale della seconda fila che può essere ripiegato e diventare una sorta di bracciolo a disposizione dei due passeggeri esterni. Questi ultimi, a loro volta, possono spostare i rispettivi sedili verso il centro e all’indietro per avere più spazio a disposizione per le spalle e le gambe.
Nata per viaggiare, la Zafira su strada non delude affatto con il td più potente della gamma, accreditato di 165 Cv. Un common rail che permette di sostenere decorosamente il ritmo e la risposta in accelerazione, ben supportato da una coppia più che sufficiente a garantire alla Zafira la mobilità che serve. Il peso e la rapportatura lunga del cambio penalizzano un po’ le riprese, in compenso si rivelano più che soddisfacenti i risultati ottenuti sul fronte dei consumi, con percorrenze medie di 14 chilometri con un litro e oltre 12 km/litro in città.
È cresciuta soprattutto in lunghezza (+19 cm)
Rispetto alla precedente Zafira, che in ogni caso è rimasta a listino, il nuovo modello è cresciuto soprattutto in lunghezza, di 19 cm, per un totale di 4,66 metri ma è da sottolineare anche l’incremento (+13 cm) della larghezza, salita a 1,93 metri. Il passo misura 2,76 metri (+5,7 cm), carreggiata anteriore e posteriore hanno rispettivamente guadagnato 9,6 e 7,8 cm per un totale di 1.584 mm e 1.588 mm. Le dimensioni maggiorate si associano a un design di carrozzeria che per l’occasione è stato rivisitato e non si tratta di un semplice restyling: il nuovo stile è molto più moderno e espressivo, oltre che meno rigoroso soprattutto nella vista frontale, dove si notano il cofano più spiovente e dettagli ricercati come il taglio allungato dei gruppi ottici, che tramite una piega formano un tutt’uno con i fari fendinebbia.
Una soluzione stilistica, quest’ultima, ripresa dalla Opel più ecologica della gamma, la berlina Ampera e che, piaccia o no, non manca di personalità. Di profilo, il design trae slancio dal parabrezza fortemente inclinato, dai montanti anteriori molto avanzati e dall’andamento a salire della linea di fiancata, mentre in coda la praticità ha prevalso sulla ricerca dell’effetto e il risultato finale è un portellone ampio e facilmente accessibile, cui l’allestimento Cosmo del modello in prova aggiunge i gruppi ottici con tecnologia di illuminazione a led.
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