Opel Zafira Tourer 2.0 CDTI, prova e rilevamenti
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Tecnica
Gli interni
A bordo, la nuova Zafira offre un ambiente che, pur non rinunciando a funzionalità e fruibilità, è equiparabile, per design e qualità di materiali e finiture, a quello di una berlina di prestigio, a cominciare dalla plancia bicolore e ben raccordata ai pannelli porte. La consolle, tuttavia, si rivela un po’ sovraffollata di comandi, che richiedono un minimo di apprendistato per poter gestire le funzioni di bordo senza correre il rischio di distrarsi durante la guida. Ricca la disponibilità di vani portaoggetti: sono più di 30, a cominciare da quelli ricavati nella FlexConsole a tre piani alloggiata sul tunnel e che prevede un vano inferiore con apertura a tendina, due portalattine scorrevoli centrali e un ulteriore bracciolo corredato di portaoggetti. I vari componenti della FlexConsole sono asportabili separatamente e scorrono su rotaie illuminate da una luce rossa. Come ci si aspetta da una monovolume compatta, lo spazio abbonda in tutte le direzioni. I posti sono sempre 7 e disposti su tre file.
Per accedere a quelli della terza fila, operazione che peraltro richiede qualche contorsione di troppo per i passeggeri di statura più alta, occorre sollevare e far avanzare quelli esterni della seconda. La fila centrale è stata riprogettata: non più un divanetto unico, ma tre sedili individuali e separati che è possibile abbattere e far scorrere di 21 cm. Sull’allestimento Cosmo, poi, è incluso di serie il Lounge Seating, che permette di ripiegare il sedile centrale della seconda fila trasformando il relativo schienale in un comodo bracciolo: in questo modo si libera più spazio per i due sedili laterali, che a loro volta si possono spostare di 5 cm verso l’interno e possono scorrere, anche in maniera indipendente, di 28 cm, 7 in più rispetto alla configurazione standard. Il bagagliaio, infine, offre una capacità di carico di 152 litri in configurazione 7 posti, che salgono a 710 litri (+65 litri rispetto al passato) con 5 sedili in posizione d’uso e fino a 1.860 litri (+40) abbattendo anche i tre sedili della fila centrale.
Su strada
Si guida con piacere, la nuova Zafira, per quanto votata alle esigenze della monovolume compatta per famiglia. Il td da 165 Cv, per parte sua, mostra buone doti di elasticità, frutto di una corretta distribuzione della coppia lungo l’arco di utilizzazione, garanzia di un’erogazione omogenea a tutto vantaggio della scioltezza di guida. Risponde sempre con prontezza ai comandi dell’acceleratore questo quattro cilindri, progressivo nell’erogazione della potenza e abbastanza silenzioso una volta raggiunta la temperatura di esercizio ideale. Il brio, insomma, non manca e non costa neppure troppo, visto che i consumi, complice l’adozione di una rapportatura lunga per il cambio, restano sempre contenuti e favoriti anche dalla buona autonomia garantita da percorrenze medie nell’ordine dei 14 km/litro nei tracciati autostradali a lungo raggio e a velocità stabilizzata. Il peso non trascurabile della vettura, per altro verso, non penalizza più di tanto i consumi in città, tanto che i 12,4 km/litro rilevati rappresentano un valore degno di nota per una vettura di questo segmento. In marcia, la Zafira sfoggia subito un’apprezzabile docilità e al tempo stesso sa rivelarsi piacevolmente brillante pur senza vantare, trattandosi pur sempre di una vettura multispazio, un assetto di intonazione sportiva.
E’ piuttosto precisa negli inserimenti in curva, non concede troppo rollio e si trova perfettamente a suo agio in autostrada dove, una volta scelto il giusto ritmo, si lascia guidare offrendo un comportamento convincente e sempre facile da assimilare in ogni frangente. Allo stesso modo la tenuta di strada è sempre sicura, con reazioni facilmente controllabili anche in caso di manovre improvvise. Lo sterzo vanta buona precisione, anche se al tempo stesso non denota una particolare prontezza. Il servocomando, però, è ben tarato, così da lasciare una buona percezione del contatto con la strada. Morbida quanto basta per offrire un molleggio efficace, la Zafira assorbe lo sconnesso e le imperfezioni dell’asfalto con un filtraggio sempre valido: ne esce un assetto che, senza eccedere in cedevolezze, convincente in termini di maneggevolezza e bilanciamento, cui si accompagnano limiti di buon livello nella tenuta laterale e la capacità di assorbire con naturalezza e senza scomporsi le correzioni di linea e i rapidi cambiamenti di carico.
Delle prestazioni, non ci si può lamentare, come testimoniano i nostri rilevamenti: per quanto un po’ penalizzata, in ripresa, dai rapporti lunghi, in velocità massima la Zafira Tourer manca di un soffio il dato dichiarato (207,9 km/h rilevati contro i 208 promessi dalla Casa) e scatta da 0 a 100 in 9,83”, un tempo pressoché coincidente con il dato ufficiale.
Rilevamenti Centro Prove
Principali Rilevamenti:
VELOCITÀ MASSIMA