11 April 2013

Land Rover Freelander2 2.2 eD4 SE: fa bene il suo dovere

Abbiamo provato la nuova versione della Suv di Land Rover che guadagna un’estetica rinnovata, più vicina a quella della Range Rover Sport. Il modello con il motore da 2,2 litri da 150 Cv convince alla guida, nei limiti della trazione anteriore

AGGIORNATA DENTRO E FUORI

AGGIORNATA DENTRO E FUORI Su Automobilismo di aprilie, abbiamo provato l'ultima versione della Land Rover Freelander2. Le novità più rilevanti riguardano i paraurti, più avvolgenti, e il disegno dei fari anteriori, caratterizzati dalle più recenti tecnologie xeno/led. A un occhio più attento non sfuggiranno poi alcune modifiche minori, come la finitura lucida per le cornici dei fendinebbia o la griglia frontale, oltre alla differente verniciatura delle griglie laterali sui parafanghi.

 

Ora si possono scegliere tre nuovi colori che nei nomi del listino si chiamano: Aintree Green, Havana e Mauritius Blue. Sono disponibili anche i cerchi in lega da 17 pollici come optional per tutti i modelli, compresi gli entry level; a richiesta, si possono avere le ruote in lega da 19 pollici con finiture “Diamond Turned”. Gli interni sono stati rinfrescati con l’introduzione di tre nuove tinte per i rivestimenti e una consolle dal design differente, che ospita un nuovo schermo touch screen da 7 pollici con navigatore, sempre optional.

 

Semplificare è stata la parola d’ordine: sono diminuiti i pulsanti sulla consolle e sono stati razionalizzati alcuni comandi, prima di tutto il selettore del Terrain Response dei modelli 4WD, sostituito da due interruttori posti tra il selettore del cambio e il vano porta oggetti tra i sedili; è scomparsa la leva del freno a mano, ora elettrico e comandato da un pulsante.

 

Tutta la gamma Freelander ha un nuovo pannello strumenti, con un nitido schermo TFT da 5” inserito fra i quadranti principali che riporta le informazioni più importanti, quali la temperatura, il livello del carburante, i rapporti del cambio e la modalità del Terrain Response; si richiamano tramite il tasto collocato sul devioluci.

MODIFICHE TECNICHE

 

MODIFICHE TECNICHE Le novità tecniche riguardano la trazione anteriore e il cambio manuale per la eD4, accanto alla nuovissima motorizzazione: il quattro cilindri Si4 2.0 GTDi turbo a iniezione diretta di benzina di 2 litri e 240 Cv di derivazione Evoque.

 

La Freelander2 è proposta anche con il turbo diesel da 2,2 litri con 150 cavalli e l’SD4 da 190 Cv. Il turbocompressore è nuovo ed è caratterizzato da una migliore risposta, che offre una coppia massima di 42,8 kgm.

 

Altri affinamenti tecnici sono stati fatti per l’efficienza generale del veicolo: una diversa taratura delle trasmissioni automatiche, olii a bassa viscosità e riprogettazione dei cuscinetti, per diminuire la rumorosità. Anche l’elettronica è stata rivista, per adattare i sistemi di controllo della dinamica di guida alla trazione anteriore, al posto di quella integrale.

COME VA

COME VA La seduta di guida alta e la semplicità dei comandi consentono di trovarsi subito a proprio agio. Plancia, quadro comandi e cruscotto sono quelli di sempre e si presentano subito molto intuitivi e familiari. Il motore da 150 cavalli non è particolarmente brillante, ma spinge bene in considerazione del peso di 1.834 kg rilevati dal nostro Centro Prove.

 

La coppia massima dichiarata è in linea con quella rilevata al banco di 42,4 kgm reali e fa sì che ci si possa trarre facilmente d’impaccio anche in ripresa senza ricorrere troppo al cambio manuale a sei marce. Unici appunti, un certo ritardo di risposta del motore sotto i 1.800 giri e qualche pattinamento di troppo in partenza su fondi bagnati o a scarsa aderenza. Si apprezzano, invece, la prontezza dello sterzo, molto sensibile ai piccoli angoli, e la generosa gommatura dell’esemplare in prova (235/65 R 17) che consegnano alla Freelander2 del 2013 una buona tenuta di strada anche sui percorsi guidati.

 

Chiaramente, il baricentro alto, il notevole peso e il settaggio delle sospensioni votato al confort, impongono dei limiti congeniti e lasciano spazio all’emergere di discreti fenomeni di rollio alzando il ritmo. Nulla di preoccupante, ma è sempre meglio tenerne conto quando ci si lascia prendere la mano, visto anche che gli spazi di frenata restano un po’ troppo lunghi.

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