25 August 2014

F1 2014 GP Belgio; vince Ricciardo, caos Mercedes

Con il duo della Mercedes impegnato a farsi i dispetti, la strada a Spa è stata spianata per Daniel Ricciardo e la Red Bull che hanno conquistato la loro terza vittoria della stagione seguiti sul podio da Nico Rosberg con la Mercedes e da Valtteri Bottas con la Williams....

F1 2014 gp belgio; vince ricciardo, caos mercedes

Con il duo della Mercedes impegnato a farsi i dispetti, la strada a Spa è stata spianata per Daniel Ricciardo e la Red Bull che hanno conquistato la loro terza vittoria della stagione seguiti sul podio da Nico Rosberg con la Mercedes e da Valtteri Bottas con la Williams. L'incidente al secondo giro tra Nico e Hamilton ha infatti penalizzato l'inglese che ha dovuto cambiare una gomma ed è stato poi costretto al ritiro.

LA GARA
Spa non tradisce e regala brividi e spettacolo.
Al momento di partire per il giro di ricognizione, la F14 T di Fernando non è andata in moto e i meccanici sono dovuti rimanere in griglia più del consentito per risolvere il problema. Al via Sebastian Vettel ha per un attimo diviso le Mercedes di Lewis Hamilton e di Nico Rosberg, scattato a rilento dalla pole position, ma alla fine del primo giro i primi due posti erano già nuvamente appannaggio delle frecce d’argento. La battaglia intestina alla Mercedes ha però portato Rosberg a pizzicare con la sua ala anteriore, danneggiata, la vettura di Hamilton forandogli la gomma posteriore sinistra e rovinando la gara dell’inglese. Il copertone, squarciato, costringe Lewis, in quel momento in testa, a fermarsi ai box per la foratura: ripartirà dal fondo dove galleggerà per tutta la gara fino alla decisione della squadra di fermarne la sua corsa.

Al giro 7, così, tra il leader Rosberg e Kimi, che era sesto, c’erano solo quattro secondi di distacco. Alla tornata successiva Bottas, con la Williams, superava Fernando e le due Ferrari occupavano la quinta e la sesta posizione. I commissari a quel punto punivano Alonso con lo stop&go di cinque secondi per la permanenza dei meccanici in griglia oltre il segnale dei 15 secondi al giro di ricognizione. Leader temporaneo della corsa, Bottas si fermava al giro 12, seguito da Fernando che osservava la penalità e montava un treno di gomme nuove.

Lo spagnolo usciva dai box in decima posizione ma presto aveva la meglio della Force India di Sergio Perez per il nono posto. Kimi intanto saliva fino alla seconda piazza grazie al fatto di avere anticipato il proprio pit stop ed effettuava il suo ultimo cambio gomme al giro 21 ripartendo con le Medium. Se la prima volta, tuttavia, il pit stop anticipato lo aveva aiutato, la seconda non era così, dal momento che nella parte finale di gara Rosberg e Bottas rimontavano su di lui e lo superavano forti di gomme più fresche, spingendolo giù dal podio.

Fernando effettuava il proprio secondo stop al giro 25, montando un treno di gomme Medium e rientrando nono e venendo coinvolto, nelle fasi finali di gara, in una lotta serratissima per il quinto posto, alle spalle di Kevin Magnussen (McLaren) e davanti a Jenson Button (McLaren) e a Vettel. Il quartetto lottava con il coltello fra i denti, aprendosi addirittura a quattro per un momento: lo spagnolo ad un certo punto cedeva la posizione a Button ma se la riprendeva in uno dei momenti più emozionanti della gara.

Poi però, il ferrarista perdeva terreno nell’ultimo giro quando, in battaglia alla curva 1 con Vettel, lo spagnolo vedeva saltar via una parte della propria ala anteriore e scivolava all’ottavo posto, alle spalle di Button. A fine gara, tuttavia, le manovre difensive di Magnussen su Fernando venivano ritenute non regolamentari e al danese veniva inflitta una penalità di venti secondi che restituiva al pilota della Scuderia Ferrari almeno il settimo posto.

 

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